Quali sono i doni preziosi che una Gmg lascia nel cuore? I giovani e i 18enni del gruppo della Comunità pastorale Madonna del Carmine, con Lesmo e la Parrocchia di Bellano, fissano le parole e i momenti che più li hanno colpiti e li guideranno, invitandoli ad avere più coraggio, per camminare insieme verso il Signore.
Giovani e diciottenni
Comunità pastorale Madonna del Carmine (Ronco Briantino, Carnate, Usmate, Velate), Lesmo e la Parrocchia di Bellano.
Cosa rimane dell’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, vissuta anche da 29 giovani della nostra Comunità pastorale, insieme a un milione e mezzo di giovani da tutto il mondo?
-Anzitutto il viaggio, o meglio il pellegrinaggio, fatto di qualche sacrificio nei lunghi spostamenti in pullman, nell’adattarsi ogni giorno a nuovi alloggi più o meno “confortevoli”, nel sopportare il caldo e la fatica; viaggio che ci ha ricordato che ogni meta va conquistata con pazienza, come la meta dell’incontro con il Signore nel nostro cammino di Fede. E che è bello camminare insieme: tra noi della Comunità pastorale, con gli amici della Parrocchia di Lesmo e di quella di Bellano che hanno viaggiato con noi e con i quali si è creato un clima di sincera amicizia e fraternità, e con tutti gli altri gruppi di giovani che man mano incontravamo sempre più numerosi, fino alla grande folla della Veglia e Messa con il Papa.
-La bellezza della Chiesa, una nella sua universalità: giovani da tutto il mondo si incontravano e salutavano pur non capendo le rispettive lingue, si scambiavano sorrisi, bandiere e magliette; da ogni angolo del mondo uniti dalla stessa Fede e dallo stesso desiderio di incontrare Cristo, scoprendosi veramente fratelli.
-La testimonianza gioiosa della nostra Fede: ovunque i giovani erano accolti con simpatia e disponibilità: dai volontari, dalle forze dell’ordine e della sicurezza, dagli stremati autisti dei mezzi pubblici, dai singoli cittadini che salutavano festosi questa folla ordinata e piena di entusiasmo, che non stava portando caos e disordine, come spesso avviene con le folle, ma la gioia dell’essere Chiesa radunata lì dal Signore Gesù.
-Il silenzio carico di preghiera durante la Veglia del sabato sera, nel momento dell’Adorazione eucaristica: un milione e mezzo di giovani in ginocchio sulla nuda terra, in silenzio, davanti al Santissimo; in quel silenzio il Signore ha parlato al cuore di ognuno di loro!
-I luoghi di Fede che abbiamo incontrato lungo il viaggio: la Madonna del Pilar a Saragozza, luogo della prima apparizione mariana della storia; Fatima, altro luogo benedetto da Maria Santissima, che ha accompagnato il cammino dei giovani del mondo; Valencia, dove abbiamo avuto l’onore e il privilegio di celebrare la Messa davanti al Santo Caliz, il Calice usato dal Signore Gesù nell’Ultima Cena… e tanti altri luoghi, che ci hanno toccato e invitato a camminare più spediti verso il Signore.
E fra tutte, queste parole del Papa, che ci guideranno nel non aver paura di seguire Cristo ed essere suoi testimoni nella nostra quotidianità:
“Gesù stesso ora vi guarda e qui in questa Giornata Mondiale della Gioventù vi dice ‘non temete, non abbiate paura’”.