Un gruppo di giovani del cammino GIM (Giovani Impegno Missionario) di Venegono Superiore, cammino spirituale missionario organizzato dalla Famiglia missionaria comboniana, hanno raccolto alcuni pensieri su questo "particolare momento" che stiamo vivendo e sul "nuovo che sta per iniziare", li hanno ordinati secondo i quattro sogni indicati da Papa Francesco nell'esortazione apostolica "Querida Amazonia" e hanno deciso di condividerli come aiuto alla riflessione comune: il tutto attraverso un vero e proprio percorso di scrittura collettiva.
Ciao a tutte e tutti!
Siamo un gruppo di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che sta partecipando o ha partecipato al cammino GIM (Giovani Impegno Missionario) organizzato dalla famiglia missionaria comboniana. Si tratta di un cammino di formazione spirituale e umana che viene portato avanti da più di 50 anni in diverse parti di Italia. Visto che la maggior parte di noi proviene dalla Lombardia o dal Piemonte ci siamo appoggiati alle iniziative proposte dalla comunità di Venegono Superiore (per sapere qualcosa di più sul GIM visitate la pagina www.giovaniemissione.it).
Come tutti e tutte stiamo vivendo il tempo della quarantena e dell’inizio della “fase due”; insomma, il tempo del coronavirus. Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante raccogliere alcuni pensieri su questo “particolare momento” e sul “nuovo che sta per iniziare”.
Ci siamo così avventurati in un percorso di scrittura collettiva, lasciandoci guidare da due hashtag: #HOSCOPERTOCHE e #UNASTORIANUOVA. A questa prima fase della riflessione ne è seguita una seconda di “sistematizzazione”, in cui abbiamo ordinato i nostri pensieri richiamandoci ai quattro sogni indicati da Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Querida Amazonia”: il sogno culturale, il sogno sociale, il sogno ecologico ed il sogno ecclesiale.
Ed ora eccoci qui, a presentare il “prodotto finito”: scarica il documento.
Beh in realtà non è proprio giusto dire che quanto segue è il prodotto finito: forse è finita la prima fase! Ora inizia, anche per questo testo, la mitica “fase due”: abbiamo deciso di giocare in rete i nostri pensieri, di renderli pubblici perché pensiamo che magari possono aiutare altri a riflettere e perché pensiamo che il documento abbia bisogno dell’apporto di tutti e di tutte.
“Siamo tutti sulla stessa barca!” ci siamo detti più volte in questi giorni e allora… continuiamo a navigare insieme!