Il racconto di Elisa, una giovane della nostra diocesi, a proposito dell'esperienza di gemellaggio e servizio vissuta a Napoli dal 25 luglio al 1° agosto. Su questo stesso sito (sezione "Estate giovani") e sul blog dei giovani ambrosiani ("What's better?") altre testimonianze e riflessioni.
di Elisa
Govoni
Cosa è stata l’esperienza di Napoli per me?
Accoglienza: il calore con cui siamo stati accolti è stato insuperabile. Quel calore che passa attraverso l’abbondanza di parole, sorrisi, voglia di confrontarsi e di…cibo! (Buonissimo!)
Fratellanza: ho prestato servizio alla mensa dei poveri della Madonna del Carmine e porgere un pasto caldo preparato con estrema cura a quei volti segnati dalle fatiche della vita è stato per me come sentirmi parte di qualcosa di più grande, come se fossimo tutti figli dello stesso Padre, come poter dare un contributo infinitesimale per contrastare tutto il male che c’è.
Cura: è stato bellissimo vedere una cura diffusa. Cura nei pasti preparati, cura delle relazioni, quelle che abbiamo cercato di costruire tra di noi del gruppo di Milano e quelle con i ragazzi e i preti della Diocesi di Napoli, cura con la quale i ragazzi delle parrocchie hanno preparato le testimonianze, cura con la quale Don Federico ha pensato questo gemellaggio e ha fatto di tutto perché potessimo immergerci nel loro stile di fare pastorale giovanile.
Ho incontrato tanti volti, tante storie, tanta voglia di riscatto, di fare qualcosa e farla bene nel proprio territorio non sempre facile, anzi in alcune zone davvero difficile.
E così si torna a casa con nuove consapevolezze e anche con nuova energia da portare nella propria realtà, quell’energia e quelle nuove idee che solo l’incontro con la differenza fanno nascere.