La guerra non lascia indifferenti. Il conflitto in Ucraina ci mette in gioco anche come educatori in oratorio, soprattutto nei confronti di preadolescenti e adolescenti. Dopo il lancio dell'Oratorio estivo sul tema delle emozioni, dedichiamo una serata formativa online per capire come i ragazzi siano emotivamente coinvolti dagli eventi di questo ultimo mese e come proporre loro opportunità per guardare la guerra in una prospettiva differente, per coltivare sentimenti di accoglienza e di pace ed esercitare un giudizio critico secondo la logica del Vangelo. Invitiamo dunque responsabili degli oratori, coordinatori ed educatori, soprattutto della fascia dei preado e ado, a questo webinar formativo su piattaforma Zoom che si terrà nella serata di giovedì 7 aprile 2022 dalle ore 20.45 alle ore 22.00 ca. Occorre iscriversi per ricevere le credenziali di accesso.
Non vogliamo semplicemente parlare di pace, ma vogliamo offrire strumenti, anche semplici e immediati, per accompagnare i ragazzi, soprattutto i preadolescenti e gli adolescenti, a vivere questo tempo di conflitto, sapendo leggere il proprio coinvolgimento emotivo e assumendo i criteri che ci vengono dal Vangelo, per vivere l’accoglienza verso l’altro, per avere sentimenti di pace, per vivere questo tempo ancora una volta come opportunità.
Per questo abbiamo fissato un webinar formativo che si terrà
giovedì prossimo, 7 aprile,
dalle ore 20.45 alle ore 22.00, su piattaforma Zoom
(iscrizioni qui)
Invitati sono: tutti i membri delle comunità educanti; i responsabili e coordinatori degli oratori; gli educatori, soprattutto dei preadolescenti e adolescenti; i referenti che avranno la responsabilità degli animatori durante il prossimo Oratorio estivo.
Negli oratori ci stiamo muovendo, anche per affrontare questa situazione di conflitto, aiutando ragazzi e ragazze a stare dalla parte della pace, a pregare perché la guerra si arresti, a riflettere insieme su quanto possiamo fare, raccogliendo fondi per l’emergenza ucraina e investendo sull’accoglienza dei bambini e dei ragazzi profughi che vengono dall’Ucraina e da altre situazioni di conflitto.
Anche durante il prossimo Oratorio estivo, dedicato alle emozioni, ci sarà da chiarirsi sul tipo di impostazione da dare ai discorsi, ai dialoghi fra animatori e ragazzi, all’eventuale accoglienza che in molti oratori si farà di bambini e ragazzi profughi, provenienti dalle zone di guerra.
La guerra suscita in ciascuno emozioni e vissuti differenti e mai come in questo momento, soprattutto con adolescenti e preadolescenti, è essenziale valorizzare, orientarsi e narrare valori positivi, quali il rispetto e l’accoglienza per se stessi e per il prossimo.
Con l’intervento della psicoterapeuta Marta Rizzi si proverà a guardare alla guerra con una prospettiva differente per non aver paura del diverso né dell’incognita né di ciò che sentiamo in noi. Si volgerà lo sguardo verso ciò che di costruttivo si può fare, accogliendo senza giudizio, legittimando ciò che sentiamo e trovando i modi per gestire i conflitti interiori che questo particolare momento può suscitare anche nei ragazzi e nelle ragazze, pensando in particolare a preado e ado.
Non mancheranno, in tal senso, suggerimenti pratici.
Con l’intervento a cura di Caritas ambrosiana, approfondiremo il tema dell’educare alla pace, in tempo di guerra, con un chiaro riferimento al messaggio evangelico. Soprattutto con preadolescenti e adolescenti, si può andare alla radice e al cuore della proposta cristiana, per comprendere che il credente è colui che sta “in mezzo” al conflitto, intercedendo con l’una e l’altra parte, proponendo percorsi di riconciliazione e offrendo il senso vero di ciò che è giusto. Il cristiano è poi colui che accoglie la sofferenza dell’altro e se ne prende cura.
Quello che faremo sarà continuare a proporre nelle prossime settimane percorsi che vadano in tre direzioni: pregare perché la guerra si arresti, accogliere e farsi carico della sofferenza, educarci reciprocamente alla pace. Il webinar di giovedì 7 aprile ci aiuterà a raccogliere le idee e ad accogliere suggerimenti su come coinvolgere i ragazzi in tutto questo.