Il coordinamento degli oratori delle diocesi lombarde (ODL) ha accolto l'invito a partecipare alla manifestazione nazionale contro la 'ndrangheta che si terrà martedì 5 luglio davanti alla Stazione Centrale di Milano (ore 19.00), insieme ad altre realtà della società civile e del mondo ecclesiale, fra le quali anche Caritas ambrosiana, Centro Sportivo Italiano e Azione Cattolica. Le pastorali giovanili della Lombardia invitano i giovani e i ragazzi e animatori degli oratori a scendere in piazza per promuovere una "scorta civica" a favore di chi opera per la legalità e il bene di tutti.
Don Stefano
Guidi
Coordinatore regionale Oratori Diocesi Lombarde
Anche gli oratori della Lombardia (ODL) sono stati invitati a partecipare alla manifestazione nazionale contro la ‘ndrangheta #Maipiùstragi che si terrà in piazza Duca d’Aosta presso la Stazione Centrale di Milano martedì 5 luglio a partire dalle ore 19.00.
Questo evento vuole manifestare un forte sostegno all’operato del magistrato Nicola Gratteri e a tutti coloro che si battono da anni per il rispetto della legalità e contro il sistema mafioso che da sempre cerca di infiltrarsi e radicarsi tra le pieghe del sistema economico e imprenditoriale. Da mesi ci sono forti evidenze che si stia architettando un attentato alla vita di Gratteri. È il momento di fare squadra con tutti i soggetti che animano la vita sociale del nostro territorio, perché chi combatte per la giustizia non sia lasciato solo ma senta e veda la solidarietà di tutti.
Per questo motivo, anche gli oratori della Lombardia scendono in piazza. Insieme con gli adolescenti e i giovani delle nostre comunità locali, insieme a tanti amici del mondo ecclesiale e a tanti del mondo sociale più ampio. Insieme, per sostenere il bene comune di tutti e non le sporche convenienze di qualcuno.
Scendiamo in piazza, insieme, per dire ancora una volta che l’oratorio non è un corpo estraneo alla vita sociale, ma è impegnato quotidianamente per il bene di tutti, senza eccezioni, nessuno escluso. In oratorio tutto ci interessa e tutto ci riguarda: dal breve contatto di un momento fino al percorso del mondo. Come insegnava san Paolo VI, l’oratorio non è una tana ma è un osservatorio, che domina la vita e da cui potete guardare tutto quello che vi circonda.
Scendiamo in piazza e accendiamo la luce! Insieme vinciamo il buio della solitudine. Insieme, aiutiamo i ragazzi e gli adolescenti a non abitare nelle zone d’ombra del compromesso e della convenienza ma a scegliere la luce della verità e della legalità. Queste sono le condizioni indispensabili per la costruzione della civiltà dell’amore. Per il bene di tutti.