Sabato 11 dicembre la chiesa di S. Maria delle Grazie al Naviglio è rimasta aperta fino a mezzanotte e ha accolto giovani (e non solo) di passaggio nella zona: vi invitiamo a leggere alcune riflessioni a seguito della serata, durante la quale molti hanno scritto e portato all'altare una preghiera personale, depositandola concretamente in un cestino e spiritualmente ai piedi di Gesù.
A cura del Servizio per i Giovani e l'Università
Si può esprimere sinteticamente la serata ai Navigli di sabato 11 dicembre 2021 (“Prenditi il tempo: la Chiesa di S. Maria delle Grazie al Naviglio accoglie i giovani”) attraverso alcune parole.
STUPORE
Molte persone, giovani e adulti, si sorprendono che la chiesa sia aperta al sabato anche fino a mezzanotte e chiedono perché. Camminando tra bar e ristoranti, molti girano lo sguardo verso quel portone aperto e vengono incuriositi dalla bellezza che li attira e li chiama ad entrare, almeno ad affacciarsi timidamente alla porta per un’occhiata, un pensiero, un istante di contemplazione. C’è la meraviglia poi dell’incontro, la sorpresa di un approccio a persone sconosciute che per alcuni attimi di gratuità si accostano per un saluto, per chiedere il nome, per una accoglienza previa. Un volto, seppure mascherato per la pandemia o incappucciato per il freddo, si rivela comunque nel suo mistero e nel suo fascino. La chiesa aperta, accogliente, in ascolto, offre e condivide bellezza. Il canto di Lorenzo e Andrea Giulio, insieme alle poesie di Paolo, esprimono il mistero e mettono il cuore in movimento.
UNIVERSALITÀ
La bellezza è per tutti e Milano è città che sta nel mezzo a tanti popoli. Sappiamo come sia capace di attirare tanta gente da tutto il mondo. Rimanendo in chiesa ad accogliere, ti capita di incontrare giovani musulmani e cristiani che arrivano dallo Yemen e dalla Tunisia definendosi “fratelli”, giovani olandesi (persino cattoliche) turiste per qualche giorno, Elias (non credente di Lourdes) e Lilou cattolica ovvero due giovani francesi che si fermano a lungo e volentieri a dialogare in inglese con il seminarista Edoardo, una famiglia da Monaco di Baviera che racconta di monasteri tedeschi pieni di fede e tradizione… insomma per le strade di Milano convergono tutti i popoli e nelle nostra chiesa transita il mondo. Non mancano una famiglia da Vicenza e una dal lago di Garda, tre giovani da Nicosia in Cyprus e tanti altri.
DIALOGO
Dall’accoglienza gratuita e personale di ciascuno che varca la porta della chiesa si passa delicatamente, con “dolcezza”, a proporre di scrivere una preghiera personale da portare all’altare, depositandola concretamente in un cestino e spiritualmente ai piedi di Gesù. Molti con disponibilità compiono questo gesto, si affidano a chi li ha invitati e poi al Signore, con il quale si sta in dialogo. La vita è preghiera, dialogo con il Signore della vita, per domandare, ringraziare, invocare per sé e per altri. Qualcuno esprime questo rapporto vivo chiedendo perdono, accostandosi al sacramento della riconciliazione, accolti da don Fabrizio concretamente disponibile a quel ministero, segno del perdono di Cristo.
In questa serata semplice e gratuita custodiamo e condividiamo qualche preghiera che viene elevata da qualcuno ma, vogliamo pensare, esprimendo invocazioni a nome di tutti:
“Signore, ti ringrazio per il dono dell’amicizia. La loro presenza nella mia vita è una grande ricchezza. Grazie per la famiglia, fonte di vita. Grazie per l’amicizia con te, gioia e speranza per me”.
“Caro Gesù, se posso avere l’onore di chiederti la grazia, ti chiedo un figlio, un amore piccolo da custodire con tutto l’amore del mondo”.
“Grazie Dio per i tuoi doni, donaci la pazienza di comprendere anche quelli che ci sembrano difficili e duri”.
“Dio Padre, aiutaci a rendere tuoi figli i figli che ci hai donato”.
Ogni sabato, dalle ore 21 alle ore 24, la Chiesa di santa Maria al Naviglio è aperta per la preghiera e per le confessioni.