Nella domenica all'inizio di Quaresima "tutto ricomincia", ri-inizia una nuova Quaresima, che quest'anno è da vivere con un'intensità particolare, perché è la Quaresima del Giubileo 2025. Il messaggio che desideriamo consegnare ai ragazzi è di imparare dal Signore Gesù a ritornare al Padre ogni giorno, di riferirsi al Signore ogni volta che iniziano qualcosa di nuovo, di abituarsi nella routine quotidiana a inserire qualcosa di straordinario che è l'amicizia con Gesù, imparando a pregare ogni giorno e svolgere i propri impegni con una forza che viene dall'Alto. Si può sempre ricominciare se sappiamo ritornare al Padre, se sappiamo chiedergli perdono quando sbagliamo, se riaccogliamo ogni giorno il messaggio di amore che ci viene da suo Figlio Gesù.


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Leggi la proposta per la Quaresima in oratorio

Possiamo sempre ricominciare! È la speranza che abbiamo riconoscendo la misericordia del Padre che ci viene incontro ed è pronto a camminare al nostro fianco nel deserto della vita.

Diamo ai ragazzi questo messaggio: Tutto cambia perché tutto ricomincia! Possiamo sempre ripartire con uno slancio nuovo e ogni giorno lo possiamo vivere con la gioia di saperci amati e accompagnati dalla presenza del Signore Gesù.

Lui si è fatto compagno di viaggio, nel pellegrinaggio che è la vita ed è pronto a condividere con noi tutte le difficoltà del viaggio. Anche se ci sembra che nulla cambi in realtà tutto cambia, proprio perché non siamo appesantiti dal male che ci abbatte e ci scoraggia, ma sempre, grazie al perdono e all’amore che Dio ci dona, possiamo ricominciare!

In questa domenica siamo vicini a Papa Francesco, lo ricordiamo nella sua malattia ma nello stesso tempo ci facciamo spronare dal suo messaggio e dalla sua “provocazione”. All’inizio del Giubileo 2025 ci ha chiesto: «Ho dentro di me un vero desiderio di ricominciare? Pensateci, ognuno di voi: dentro di me, voglio ricominciare?» (Prima Udienza Giubilare 2025).

Quali saranno quei gesti, quelle parole, quelle azioni buone che voglio vivere? Posso farlo proprio perché tutto ricomincia e tutto può essere nuovo se lo desideriamo con il cuore!

Questa Quaresima non è non può essere come le altre. Facciamo qualcosa di nuovo! E di nuovo innanzitutto decidiamo di prendere la Croce del Ritornare che consiste nel decidere di rivolgere il nostro sguardo verso il Padre che è nei cieli, decidendo il più possibile di non fare niente contro la sua volontà, anzi di fare tutto dicendo: “sia fatta la tua volontà!”, come diciamo nel Padre nostro.

Va benissimo se invitiamo bambini e ragazzi a fare buoni propositi di bene, a partire da quello che potranno fare in casa, con i loro familiari (vedi i messaggi del Segnaporta di Quaresima per questa settimana).

Invitiamoli poi a pregare come non hanno mai fatto prima. Diamo loro dei suggerimenti concreti per come pregare, invitiamoli a parlare con il Signore Gesù come si parla a un amico, di farlo spesso durante la giornata, oltre a dire le preghiere appena ci si sveglia o si va a letto, facendo il segno della croce. Si può pregare semplicemente dicendo al Signore come si sta o chiedendogli aiuto, invocando lo Spirito Santo: “Spirito Santo aiutami! Gesù stammi vicino!”

Ogni volta che si fa il segno della croce invitiamo i ragazzi di ricordarsi della parola “ritornare” che significa ritornare a Dio ogni volta, soprattutto se ci stiamo allontanando, non lo stiamo pensando abbastanza, ci stiamo dimenticando di Lui. E allora, come se dovessimo ricominciare da capo, ritorniamo a Lui! Questo è il significato della Croce del Ritornare!

La Croce del Ritornare possiamo farla vedere stampandola in grande (ce l’hanno i ragazzi come primo adesivo del Segnaporta): scarica qui le immagini delle Croci del RI in alta risoluzione.

 

Possiamo proporre ai ragazzi di fare il gesto coraggioso di ritornare in chiesa durante la settimana, per pregare un attimo davanti all’Eucaristia, come faceva Carlo Acutis, che in chiesa ci ritornava tutti i giorni. A ciascuno possiamo fare dunque la proposta di ritornare in chiesa, rientrandoci almeno un’altra volta durante la settimana. Si può pensare anche di ritornare davanti all’Eucaristia nella cappellina dell’oratorio. Potremmo pensare anche di esporre l’Eucaristia nella cappella dell’oratorio durante la prima settimana di Quaresima (dal lunedì al giovedì e poi sabato), con accanto l’immagine della Croce del ritornare.

 

Prega ogni giorno TUTTO RICOMINCIA

 

 

Tutto ricomincia con la carità
e realizzando segni di speranza

Troviamo insieme occasioni straordinarie per fare il bene con i ragazzi, secondo i segni di speranza che il Papa ci suggerisce per questo Giubileo:
 promuovere la pace a partire dai nostri ambienti di vita e interessarsi delle vicende del mondo (proposte per educare alla pace in oratorio);
 incoraggiare gli amici e ritrovare insieme la gioia di vivere (vigilare sulla gioia del prossimo e continuare a riaccendere la vita in oratorio);
 cancellare ogni forma di rancore e risentimento anche nei ragazzi (esercitarsi nel perdono reciproco);
 stare vicino alle persone ammalate, visitandole e prendendosi a cuore la loro salute o aiutandole se non sono autonome;
 incentivare prossimità e inclusione con i ragazzi con disabilità (perché l’oratorio sia per tutti);
 trovare forme di “missionarietà” e amicizia e ricontatto con i ragazzi che abbiamo perso di vista;
 educare alla difesa dei diritti dei più deboli (con campagne di sensibilizzazione, ragionevolezza, informazione, anche, raccolte fondi);
 trovare azioni di vicinanza verso gli anziani soli e chiedere di non trascurare i propri nonni, ma di farsi loro accanto più spesso;
 occuparsi di situazioni di povertà che conosciamo sul nostro territorio o in terra di “missione” (procuriamo il cibo per chi è in difficoltà ad esempio, chiedendo ai ragazzi di mettersi in movimento). Guarda le proposte della Quaresima di fraternità 2025  

 

 

Sarà importante che gli educatori accompagnino i ragazzi in questo cammino, aiutandoli a riconoscere i segni della speranza che incontreranno e a lasciarsi trasformare da essi. La Quaresima è un tempo favorevole per far maturare domande profonde, per ascoltare il Vangelo con un cuore aperto e per scoprire che la fede non è un’idea, ma un incontro che cambia la vita. Sta agli educatori sforzarsi di essere testimoni credibili di questo cammino, vivendo con i ragazzi e per primi l’esperienza del ritorno a Dio e della gioia di ricominciare.

 

 

Un cammino per incontrare il volto di Dio

La Quaresima è l’immagine della nostra vita: un invito continuo a rinnovarsi, a crescere, a cambiare, sapendo che sempre si può ricominciare! Gesù cammina con noi e ci dona la sua luce, ci aiuta a riscoprire il suo amore e a ritrovare il senso più profondo del nostro esistere. I ragazzi devono poter sperimentare che, con Gesù al loro fianco, ogni cosa acquista un significato nuovo.

In questo tempo di grazia siamo chiamati a educare i ragazzi all’incontro con Gesù, aiutandoli a riconoscerlo nella vita di ogni giorno e a cercarlo nella preghiera quotidiana, nella messa domenicale, nel sacramento della riconciliazione e poi sempre nell’amore fraterno: il volto del Signore si rende visibile in coloro che ci vogliono bene, nei poveri a cui tendiamo la mano, nelle persone che ci sono accanto e che siamo chiamati ad amare come noi stessi.

Ogni giorno, alzando lo sguardo al Cielo, i ragazzi potranno incontrare davvero il volto di Dio, un volto che alla fine vedremo “faccia a faccia”, risorti con Gesù. Questo è il Mistero della Pasqua che dobbiamo annunciare e far comprendere, soprattutto durante questa Quaresima, affinché sia accolto nel cuore di chi vive l’esperienza dell’oratorio e in ciascuno cresca la speranza.

 

 

La Quaresima del Giubileo:
Domeniche con le Croci del RI

La Quaresima è il tempo del cammino per eccellenza, il tempo in cui attraversiamo le nostre croci quotidiane e ci lasciamo educare dalla Croce di Gesù. Ogni domenica vivremo il segno della Croce del RI, un invito a cambiare e a ricominciare con Gesù, lasciandoci incontrare da Lui.

In ogni domenica di Quaresima la Croce del RI è accompagnata da una parola chiave che inizia con il prefisso “RI”, perché ci richiama il significato del “ritornare di nuovo” e del “rimettere le cose a posto”. Ogni verbo rappresenta il dono della vita nuova che riceviamo con il Battesimo e con il perdono di Dio.

La Domenica all’inizio di Quaresima, che è dedicata alle tentazioni di Gesù nel deserto, ci porta alla Croce del RI-TORNARE. Il Signore ci insegna a ritornare a Dio, a riferirsi sempre a Lui in ogni momento della nostra vita, a ricercarlo nella preghiera soprattutto ogni volta che dobbiamo decidere che cosa fare e da che parte stare. Ritorniamo ad avere fiducia nel Padre misericordioso che sempre ci accoglie, per prendere in mano la nostra vita. Ritorniamo a sentirci amati da Dio! Così TUTTO CAMBIA e TUTTO RICOMINCIA!

Nella Domenica della Samaritana, la Croce del RI-CORDARE ci guida alla consapevolezza della nostra identità profonda. Gesù aiuta la Samaritana a rientrare in sé stessa, a riconoscere la propria verità senza paura e a scoprire che la sua vita è un dono di Dio. Ricordiamoci di chi siamo davvero, di essere stati chiamati e voluti da Dio non solo per vivere ma per essere discepoli del Signore. Ricordiamoci ogni giorno di seguirlo.

La Domenica di Abramo è la domenica della Croce del RI-CONOSCERE. Il Vangelo ci invita a riconoscere Gesù, a seguirlo con fiducia e a lasciarci guidare dalla sua Parola, che illumina ogni passo del nostro cammino. La sua Parola ci fa riconoscere che siamo amati da Dio. Riconosciamo così che, con il Signore, siamo liberi davvero. Vinciamo ogni schiavitù e ogni nostra omologazione: con Lui riconosciamo che siamo “originali”, unici, amati, voluti, liberi (a circa un mese dalla canonizzazione di Carlo Acutis, in questa domenica e in quella successiva possiamo fare riferimento alla sua spiritualità e al suo legame forte con il Signore, per cui con libertà si è messo in gioco e ha dimostrato tutta la sua “originalità”).
N.B. Questa è la domenica in cui i Cresimandi sono attesi a San Siro per l’Incontro diocesano con l’Arcivescovo. 

Nella Domenica del Cieco, la Croce del RI-SCOPRIRE ci richiama alla luce che Gesù dona a chi crede in Lui. Come il cieco nato, siamo chiamati a risvegliarci da ogni buio che ci tiene bloccati e a riscoprire ogni giorno la presenza viva del Signore nella nostra vita. Riscopriamo chi è Gesù e chi è Gesù per noi. Ancora ci può venire incontro l’esempio di Carlo Acutis che nella sua vita fin da bambino si è interrogato si chi fosse Gesù per lui. Carlo ha scelto di stare di fronte a Gesù per riscoprire se stesso. Questa è una domenica “giubilare” soprattutto per i preadolescenti e adolescenti che hanno partecipato sabato 29 marzo all’Incontro diocesano a Milano in Duomo (chiesa giubilare), ri-scoprendo i segni di speranza presenti nella città.

La Domenica di Lazzaro ci pone davanti alla Croce del RI-NASCERE. Gesù è la Risurrezione e la Vita, e con Lui ogni cosa può rinascere. Noi possiamo rinascere e ricominciare ogni volta. Il suo amore ci permette di rialzarci dalle nostre cadute e di riprendere il cammino con speranza rinnovata. Basta credere in Lui e nel destino nel quale ci ha immersi, riempiendoci della sua vita divina, per mezzo del Battesimo che abbiamo ricevuto e che continuamente si rinnova.

Nella Domenica delle Palme, la Croce del RI-VIVERE ci invita a rivivere i giorni della Passione con il cuore aperto all’incontro con il Signore Gesù, morto e risorto. Entriamo nella Settimana Autentica per stare con Gesù e lasciarci trasformare dalla sua Pasqua. Certe cose vanno rivissute per poter vivere meglio. Tutto ricomincia se riviviamo anche noi i gesti con i quali siamo stati salvati da Dio, se riviviamo l’amore più grande che abbiamo mai potuto ricevere, quello di Gesù per noi! In questa domenica diamo appuntamento ai ragazzi per ri-vivere intensamente i giorni del Triduo Pasquale, preannunciando la gioia della Pasqua nella celebrazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

La Domenica di Pasqua, tutto ricomincia! L’annuncio della Risurrezione di Gesù è l’annuncio che cambia la vita: Lui è veramente risorto! Con questa certezza e questa gioia possiamo ricominciare a vivere con slancio e fiducia e tenere fisso lo sguardo su Gesù che ci sta aprendo la porta del Cielo dove vivremo per sempre. Ripetiamo l’annuncio della Pasqua e spieghiamolo ai ragazzi perché possano accogliere il dono della vita eterna e meravigliarsi per essere anche loro “risorti” con Cristo.

 

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