Questo Avvento apre le porte! È il tempo prossimo di preparazione al Giubileo 2025 che inizia a Natale. Nell'ultima domenica prima di Natale, che chiamiamo Domenica dell'Incarnazione, ci viene chiesto: Apri la porta del cuore! Dopo tutte le porte che abbiamo aperto, questa è quella decisiva per accogliere il Signore Gesù che nasce. Solo spalancando la porta del cuore possiamo davvero incontrarlo e attraversare quella "Porta Santa" che verrà aperta e che è Gesù stesso. Stiamo anticipando la gioia del Giubileo e stiamo facendo nascere la speranza dentro di noi, proprio perché il cuore sa metterci in azione, per praticare tutto il bene che possiamo, cercare Gesù nella preghiera e chiedendogli il perdono che ci serve per ricominciare!


avvento-2-2024

«Beato il grembo che ti ha portato, o Cristo,
e beato il seno che ti ha nutrito,
o Signore del mondo
che per salvare gli uomini
ti sei degnato assumere la natura mortale.»

(Dal Messale ambrosiano per la Domenica dell’Incarnazione).

 

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Domenica dell’Incarnazione
Divina Maternità di Maria


Apri la porta del cuore

TUTTO CAMBIA

 

«Gesù bussa per entrare nella tua vita. Tu di’ solo: “Eccomi!”» (Dal Calendario dell’Avvento ambrosiano).

Apri la porta del cuore

Gesù bussa. Non smette mai di farlo. Non si stanca di chiamarci, perché desidera entrare nella nostra vita, trasformarla, abitarla. E ora, in quest’ultima domenica di Avvento, prima che papa Francesco, nella notte di Natale, apra la Porta Santa di San Pietro, Gesù ci chiede solo una cosa: aprire la porta del nostro cuore e dire con semplicità e fiducia: «Eccomi».

Maria ci ha mostrato come fare. Davanti all’annuncio dell’angelo, non si è lasciata bloccare dalla paura, ma ha scelto di affidarsi a Dio. Il suo «Eccomi» ha spalancato le porte all’amore più grande che il mondo abbia mai conosciuto. Quel gesto umile e coraggioso ha cambiato tutto: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

Abbiamo attraversato settimane di attesa, preparazione e speranza, e ora siamo all’ultima domenica prima di Natale, la Domenica dell’Incarnazione. Dopo tutte le porte che abbiamo aperto, arriva quella decisiva: la porta del cuore.

Sta a noi spalancare questa porta, lasciando nascere dentro di noi la presenza viva di Gesù. Con Lui TUTTO CAMBIA per davvero.

 

Un’anticipazione del Giubileo:
il tempo della gioia e delle scelte personali

Con il Natale alle porte, ci prepariamo non solo a celebrare la nascita di Gesù, ma anche l’inizio del Giubileo 2025.
Questo tempo straordinario ci invita a vivere la gioia della presenza di Dio che viene ad abitare in mezzo a noi.
La Porta Santa che si aprirà nella notte di Natale, a San Pietro, non è solo un simbolo: è un invito concreto a lasciarci trasformare dall’amore di Dio, che ci rinnova e ci rende capaci di portare speranza agli altri, con gesti concreti, da vivere ogni giorno in modo speciale, sentendo forte il compito di diffondere gioia e speranza. Lasciamoci attraversare dalla luce che il Signore vuole far entrare nel nostro cuore! Non chiudiamogli il cuore, apriamolo!

Dall’apertura del Giubileo, sentiamoci ufficialmente “animatori di speranza” con le persone che incontriamo: i nostri amici, i nostri familiari e compagni di classe e di squadra…
Attenzione! Potremo esserlo insieme, ma anche da soli. Oggi ci viene chiesto di fare una scelta personale, unica e originale, come ha fatto Maria. Lei non si è lasciata condizionare da quello che gli altri avrebbero potuto pensare di lei. Sarebbe potuta essere persino lapidata, per la scelta di rimanere incinta in questo modo. Ma ha voluto fidarsi completamente di Dio. Ha aperto il suo cuore. E ora il Figlio di Dio abita in mezzo a noi, perché è nato a Betlemme di Giudea 2025 anni fa… Le nostre scelte per Dio, fanno la differenza perché attraverso il nostro cuore, il Signore può passare, il suo amore può passare attraverso il nostro cuore. Per questo c’è bisogno della nostra amabilità, che si possa sentire, ascoltare, vedere! «La vostra amabilità sia nota a tutti».

 

Cerca la pace che custodisce il cuore

San Paolo ci invita a vivere nella gioia: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti». Ma come possiamo essere davvero lieti, soprattutto quando le cose non vanno come vorremmo? La gioia vera nasce da un cuore che si lascia amare da Dio. Lasciamoci amare dunque e poi traduciamo e trasformiamo questo amore, donando agli altri: amore di Dio e amore per il prossimo vanno allo stesso ritmo e allo stesso passo.

Non dobbiamo dividere il cuore fra Dio e le persone, ma nemmeno escludere Dio o le persone dal nostro cuore. Apriamo il cuore, perché c’è posto per tutti!

L’amore del cuore si alimenta poi a piccoli passi ma decisi: fermarsi a pregare, anche solo per dire “Grazie” o “Aiutami”; fare un gesto di gentilezza verso qualcuno che ne ha bisogno; scegliere parole e azioni che diffondano pace, eliminare la rabbia o la divisione.

San Paolo ci dà una chiave importante per aprire il cuore: la vostra amabilità sia nota a tutti. Essere amabili non significa essere perfetti, ma lasciare trasparire, nel nostro modo di parlare e di vivere, che abbiamo un cuore aperto agli altri, un cuore che cerca il bene, che sa perdonare e accogliere e fidarsi delle altre persone.
Proveremo, un passo alla volta, la pace vera, quella pace che, come dice l’apostolo, «supera ogni intelligenza». Questa pace custodisce il cuore, ci rende più forti e capaci di fare scelte buone, di riempire la mente e il cuore di ciò che è vero, puro e meritevole di lode.

 

Fate spazio al Signore che viene

«Passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate la strada, liberatela dalle pietre». Le parole del profeta Isaia ci raggiungono come un appello urgente: è il momento di fare spazio al Signore che viene. Non possiamo accogliere Gesù senza prima liberare il nostro cuore dai pesi che lo ingombrano: la paura, il rancore, la distrazione, la mancanza di fiducia. Ogni pietra che togliamo apre un varco per far passare l’amore di Dio, per farlo nascere davvero dentro di noi.

Non è solo il Signore che ci attende: siamo anche noi, quelli attesi da Dio, scelti e amati, per attraversare la porta che ci offre. È la porta della sua salvezza, il dono di sé stesso per amore. Questa è la promessa: il Signore verrà davvero e non tarderà. E la sua venuta porta con sé la certezza che la nostra vita può essere rinnovata, che c’è sempre un nuovo inizio possibile.

 

Allora, in questi giorni che ci separano dal Natale, non rimandiamo più. Prepariamo il nostro cuore. Apriamo quella porta decisiva e lasciamo che il suo amore entri e illumini tutto.

 

Ecco il tempo della speranza: il Giubileo

Fra pochi giorni si aprirà il Giubileo. Siamo nel momento giusto per far crescere in noi la speranza e aprire le nostre porte a Gesù. Farlo non solo per noi, ma per tutta l’umanità!

Gesù è la Speranza per il mondo, l’unico capace di trasformarci e migliorarci, anche se dobbiamo affrontare prove e sofferenze. Dentro di noi, però, c’è il dono del suo amore, che TUTTO CAMBIA!

 

 

 

Proponi di pregare ogni giorno con la preghiera del Calendario dell’Avvento 

 

 

Continua la Novena di Natale
nella tua comunità o in famiglia

Insieme, in questa Novena di Natale, stiamo scoprendo dove nasce la nostra speranza e quale stella seguire per riconoscerla nel bambino Gesù che viene nel mondo. Se incontriamo Lui e ci lasciamo guidare lungo il suo cammino TUTTO CAMBIA!

Stiamo imparando che per aprire la porta della santità e dell’incontro con Dio, dobbiamo mettere in pratica alcuni atteggiamenti: la fiducia, lo spirito di accoglienza, la disponibiltà ad aiutare gli altri, l’impegno nei nostri doveri quotidiani, il ricordo di quanto di buono ci è stato dato e delle persone che ci vogliono bene, la gioia che si prova nel riconoscersi amati.
Davvero, esercitandoci in questi atteggiamenti, in questi ultimi giorni, prima di Natale e dell’inizio del Giubileo, potremo fare in modo che Gesù entri nella nostra vita e la cambi in mondo sorprendente. Ci sarà facile, se esercitiamo il cuore, aprire le porte a Gesù. Speranza per l’umanità.

 

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