Desideriamo augurare a tutti un Santo Natale e un buon anno: il Giubileo del 2025, che il 24 dicembre avrà inizio con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano, sia occasione per "un incontro vivo e personale con il Signore Gesù" (Bolla di indizione del Giubileo 2025, Spes non confundit, 1). E "che il 2025 sia per tutti un anno in cui cresca la pace!" (Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale della Pace, Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace, 13)


La vigilia di Natale Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano: avrà così inizio il Giubileo ordinario dell’Anno 2025.

Quelli che seguiranno, fino alla chiusura della stessa Porta Santa il 6 gennaio 2026, saranno mesi da viversi secondo la virtù della speranza, tema centrale dell’Anno Santo, sul quale siamo e saremo chiamati a riflettere a partire dai contenuti della Bolla di indizione Spes non confundit.

Tra gli appuntamenti giubilari in calendario non possiamo non ricordare il Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile) ed il Giubileo dei giovani (28 luglio-3 agosto), ai quali già da tempo ci stiamo preparando con diverse iniziative e proposte pastorali, certi che potranno essere “un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9)” (Spes non confundit, 1).

Lungo il cammino che ci condurrà pellegrini a Roma, desideriamo essere segni di speranza per la nostra Chiesa ambrosiana, per quella universale e per il mondo intero, purtroppo segnato da tanti drammatici eventi, a cominciare dalla guerra che sta segnando tragicamente la vita di tanti popoli.

Il Natale di Gesù porti luce laddove ci sono le tenebre e la stella di Betlemme, che rischiara la notte, possa illuminare i nostri passi sulla via della fratellanza e della giustizia nella libertà, affinché il nuovo anno possa vedere sorgere un’alba di pace, come si augura anche Papa Francesco: “Che il 2025 sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato: un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri; un cuore che non esita a riconoscersi debitore nei confronti di Dio e per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo; un cuore che supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo” (Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale della Pace, Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace, 13).

A nome di don Stefano Guidi, don Marco Fusi e don Marco Cianci, nonché di tutti i collaboratori/collaboratrici della Fondazione diocesana per gli Oratori Milanesi e della Pastorale Giovanile e Universitaria diocesana, è questo l’augurio che facciamo di cuore ai ragazzi/e, agli adolescenti, ai giovani e a tutti coloro che quotidianamente sono impegnati nell’educazione delle giovani generazioni sul territorio della nostra Diocesi. 

Unitamente a quello di riuscire a ritagliarsi nei prossimi giorni, durante i quali gli impegni quotidiani saranno meno impellenti del solito, un tempo più prolungato di preghiera davanti a Gesù Bambino, al quale chi lo vorrà potrà rivolgersi con queste parole, che vi lasciamo come un piccolo, ma sincero dono di Natale, carico di affetto, riconoscenza e stima:

Signore Gesù,
hai attraversato la porta della nostra vita
per venirci incontro e donarci la tua presenza.
Tu sei nato in mezzo a noi,
sei morto e sei risorto.
E ora vivi per sempre e ci doni la speranza!
La speranza che anche
noi vivremo per sempre insieme a Te.
La speranza che ogni giorno
Tu ci porterai nel tuo cuore
e ci camminerai accanto.
Anche noi come Te,
vogliamo essere pellegrini di speranza
e trasformare questo mondo
con l’amore che ci insegni Tu.
Con Te, tutto cambia. Amen

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