#oramiformoacasa giunge al suo terzo appuntamento. La serata del 5 maggio ha riguardato i mezzi e i modi adatti a come comunicare e mantenere i rapporti con i ragazzi e nella comunità educante durante questo periodo particolare. Nozioni di teoria e molta pratica per capire come interagire al meglio con chi ci sta attorno, ed essere al passo coi più giovani. Sulla piattaforma di OraMiFormo si può accedere ai materiali che sono stati resi disponibili e presentati nel corso della serata (link in allegato).
La scorsa settimana abbiamo avuto l’onore di avere con noi per una serata speciale #kaire il nostro Arcivescovo, in collegamento con le comunità educanti degli oratori, nell’ambito della formazione online #oramiformoacasa.
Ci ha consegnato riflessioni preziose e un messaggio che riproponiamo, perché può rivelarsi davvero lo stile contagioso per le nostre giornate: il segreto della felicità di questi giorni… nel desiderio di trasmettere gioia agli altri. Chi posso rendere contento oggi e come? È l’impegno che rinnoviamo: da assumersi personalmente, ogni mattina, appena svegli, ma anche come gruppo, ad esempio come animatori dell’oratorio! Ci stiamo tutti mettendo in moto e l’entusiasmo cresce, insieme al desiderio di rendere bella e significativa, nel modo che sarà possibile, l’esperienza dell’estate per tutti i ragazzi dei nostri oratori. Sarà sicuramente diversa, ma sarà, forse ancora di più, un’occasione per crescere, per tutti i ragazzi coinvolti e per gli animatori che si metteranno in gioco nel loro servizio.
Quali situazioni “inventare”, nella pratica, in questo tempo? #oraminvento… per stare vicino ai ragazzi dei nostri oratori!
Se proviamo a riflettere, un momento, su qual è stato l’evento più significativo per noi riguardo il 2020 (e, forse del decennio), probabilmente ci troveremo d’accordo nel considerare la preghiera di Papa Francesco di venerdì 27 marzo, in una Piazza San Pietro deserta. L’assenza fisica ha riempito ancor più di valore quel momento: tutti l’abbiamo visto, pur non essendo lì. Questa è la straordinarietà di un evento che ci ha coinvolto, intensamente, e che è stato di una portata globale.
Che cos’è, allora, un evento? Un avvenimento o un’iniziativa di particolare rilievo, che si caratterizza nell’incontro di più persone, in un momento prestabilito, in uno spazio fisico oppure virtuale (ed è quello a cui la situazione, al momento, ci obbliga, nell’impossibilità di realizzare eventi nella modalità consueta), scelto e voluto da un ente, un’impresa, un’associazione o un singolo, che prevede il coinvolgimento di un pubblico. La durata è limitata nel tempo ed è finalizzato al raggiungimento di uno scopo o un obiettivo, nel rispetto del budget prefissato.
Negli eventi virtuali la componente della “comunicazione” gioca un ruolo determinante, fino a diventare l’unica componente costitutiva dell’evento stesso, ma risulta molto importante anche negli eventi tradizionali, per un ampio coinvolgimento del target cui siamo interessati.
Quali eventi online possiamo proporre in questo periodo? Quale tipo di partecipazione immaginare per coinvolgere i ragazzi? E quali, soprattutto, gli strumenti a disposizione?
Sono Gabriele e Marianna a condurre i partecipanti nell’appuntamento di #oramiformoacasa di martedì 5 maggio in una accurata presentazione delle possibilità più interessanti per entrare in relazione con i ragazzi in questa situazione e, addirittura, attivarli in un’animazione.
Il nostro desiderio di continuare a rimanere vicini ai ragazzi ci ha portato, in questi mesi, ad utilizzare tantissimi strumenti diversi.
A cominciare dalla piattaforma di Zoom, con la quale si svolgono anche le formazioni online proposte dalla FOM: uno degli strumenti più largamente usati per gli incontri organizzati dalle singole realtà dei nostri oratori.
A questo proposito sottolineiamo la differenza di un Webinar: il tipo di incontro creato per #oramiformoacasa; rispetto a un Meeting: un incontro in cui un gruppo si collega, e si possono vedere con la videocamera tutte le persone partecipanti, che godono degli stessi permessi per poter attivare microfono, videocamera, condividere materiale, chattare ecc. Con il Webinar, invece, esiste una divisione tra Panelists (cioè le persone che conducono/intervengono: possono, ad esempio, attivare o disattivare la videocamera, porre domande, chattare tra di loro) e Attendees (la grande maggioranza dei partecipanti: posti in una modalità di ascolto, possono parlare nel momento in cui viene loro concesso). Le possibilità di interazione dei partecipanti con un Webinar di Zoom sono diverse: oltre alla chat, si possono invitare i partecipanti ad utilizzare Q&A (ovvero “Question & Answer”, “domande e risposte”; possono essere rivolte a tutti o solamente a un partecipante con il Meeting; nel Webinar possono essere viste da tutti o solo da chi la pone), rispondere a Polls (“sondaggi”, lo strumento per avere immediatamente un rimando dagli uditori; ad esempio, sulla Zona pastorale maggiormente rappresentata all’incontro, come viene proposto nella serata, con il risultato di ben un 12% di collegamenti da altre Diocesi); è possibile effettuare uno streaming dell’incontro su YouTube e Facebook.
Breakout Room è invece la possibilità di Zoom di creare incontri di gruppo, non nel Webinar ma nel Meeting: interessante per esempio per chi, come educatore degli adolescenti, preado, di un gruppo giovani ecc., desideri proporre un incontro con un momento iniziale insieme e poi attraverso questa modalità (attivabile tramite un’abilitazione attraverso il setting di Zoom) suddividere in gruppetti più piccoli il gruppo più grande.
Oltre a Prezi video, con cui poter creare facilmente un video, con la camera dell’applicazione Snapchat è possibile aggiungere creatività, applicando sfondi e filtri durante l’utilizzo della webcam del computer per rendere più divertente e coinvolgente un «Meeting» di Zoom. Dal sito di Sanpchat si può scaricare Snap Camera, scegliere i filtri (si possono cercare con il motore di ricerca interno) e per utilizzarli su Zoom selezionare “start video”, tra le videocamere possibili scegliere «Snap Camera»: automaticamente verrà applicato il filtro scelto.
L’avevamo accennato e ora lo approfondiamo. Si possono utilizzare gli strumenti per organizzare incontri e riunioni ma si può proporre anche, in una modalità diversa, animazione. Il classico «racconto» si trasforma in un vero e proprio videoracconto per l’animazione dei ragazzi.
Nel corso della serata, a titolo d’esempio, viene messa in scena la favola di Esopo della lepre e della tartaruga, con la partecipazione di un narratore, e due collaboratori, opportunamente caratterizzati con i filtri di Snapchat. Ecco così come con due semplici strumenti, facilmente utilizzabili, si potrebbe proporre il racconto dell’Oratorio estivo, quest’anno.
Interessante per stimolare la partecipazione il concetto dell’applicazione Droidcam (sul sito Aranzulla ne sono presentate a decine, similari): con questa applicazione e un cellulare si può realizzare animazione, a distanza. Così, ad esempio, anche con uno strumento come Zoom, gli animatori durante l’Oratorio estivo possono proporre un ban, attivando i microfoni dei partecipanti e invitando a ballare e a cantare.
Kahoot è lo strumento migliore per realizzare quiz, gare, multiplayer online, in tempo reale o in differita. Tutti quanti, inserendo il game pin corretto, possono rispondere, man mano, alle domande che compariranno; le domande, ad esempio, possono essere mostrate da uno schermo tramite Zoom e ogni partecipante è invitato a rispondere dal proprio dispositivo. L’altra modalità possibile prevede la creazione di un quiz che, tramite un link, viene inviato per un gioco singolo individuale: ognuno in questo caso “gioca” per sé e non contemporaneamente ad altre persone.
Uno spazio online condivisibile e collaborativo in cui è possibile inserire link, elementi multimediali e interagire con altre persone, è Padlet (www.padlet.com). Una sorta di grande “lavagna” o grande “muro” sul quale si può scrivere, condividere, commentare ecc. Durante l’incontro viene inviato il link a “Distanti… ma divertenti!”: il Padlet per condividere con tutti gli altri oratori (e con la FOM) spunti per giochi, attività, laboratori e animazioni per un oratorio al tempo del Covid-19. Da adesso in poi (il documento resterà aperto anche dopo l’inizio dell’Oratorio estivo) siete invitati a scrivere e a condividere materiali utili e idee praticabili per i nostri oratori, secondo la situazione che stiamo vivendo. È un impegno che chiediamo, per riempirlo (senza ripetere ciò che già è stato segnato), condividendo anche fotografie, immagini, file pdf, con proposte utili e belle idee.
Un’applicazione molto usata dagli insegnanti (che magari i ragazzi già conoscono per la scuola) è Learningapps. Il sito è molto semplice e permette di costruire applicazioni e creare codici Qr ad esse associati. Ci sono tantissime “app” già pronte, che possono essere utilizzate per i giochi, oppure ognuno può realizzarne una propria utilizzando schemi di gioco (come ordinare le coppie, risposte a testo libero, quiz a scelta multipla…). Ad esempio si può inserire il link di una canzone e far compilare il testo del ritornello, mettere in ordine i temi degli Oratori estivi precedenti ecc.
Questo strumento può rivelarsi interessante magari anche durante le prossime fasi: le applicazioni possono essere collegate a un codice Qr e si può immaginare, ad esempio, una semplice caccia al tesoro, evitando assembramenti, organizzandola con piccolissimi gruppetti che in spazi ampi inquadrano il codice Qr, l’applicazione fornisce così la soluzione per proseguire e cercare il successivo codice Qr ecc.
Ogni mezzo ha il suo scopo e anche se lo scopo è lo stesso bisogna sempre tener presente che, per comunicare e coinvolgere nel migliore dei modi, ad ogni mezzo corrisponde uno scopo specifico. Anche se lo scopo è lo stesso (comunicare) bisogna tenere presente che ogni mezzo continua ad avere un pubblico differenziato in base a età ed abitudine, di conseguenza anche il tono con cui si parla cambia. Calibriamo sempre ogni comunicazione in base al mezzo e al target specifico di riferimento. Sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda dei ragazzi che vogliamo raggiungere significa tener presente che ogni target ha un modo di esprimersi. Per raggiungere tutti nel modo migliore occorre essere curiosi, pronti ad imparare, senza aver paura di chiedere aiuto, oppure disponibili a dare consigli agli oratori vicini che magari sono meno esperti in alcune modalità.
Tutto questo vale a prescindere dalla quarantena.
A spiegarci le potenzialità di YouTube non poteva che essere don Alberto Ravagnani, che con la quarantena ha scoperto la possibilità di realizzare dei video (su tematiche varie, da quelle più strettamente religiose e spirituali fino ad argomenti più leggeri), particolarmente apprezzati, per rimanere vicino ai ragazzi. «YouTube si è rivelato uno strumento davvero utile – racconta don Alberto, in collegamento durante l’appuntamento di martedì 5 maggio – perché permette, usato in un certo modo, di “arrivare” ai ragazzi in maniera non immediata ma sicuramente efficace. É necessario utilizzare bene il canale: sapere come funziona il canale, adottare un certo tipo di comunicazione e alcune accortezze tecniche (buona illuminazione, audio che permetta di distinguere bene le parole, con un minimo di attrezzatura). L’aspetto principale è però, sempre, avere qualcosa da dire. E, poi, trovare il modo per comunicarlo, procedendo verso l’obiettivo costruendo una sorta di “scaletta mentale” per tenere alta l’attenzione nei pochi minuti a disposizione. Il grosso del lavoro è dato comunque dal montaggio del video (tagliare, inserire eventuali musiche ed effetti ecc.): per una qualità discreta è necessaria una giornata, ma, con l’esperienza, si diventa sempre più pratici dello strumento».
Tra i Social Network più utilizzati in questo momento troviamo sicuramente Facebook: un social molto usato, l’età media di chi ne fruisce si è alzata; permette di postare video/foto/link/creare gruppi/dirette ecc.; Instagram: l’età media è più bassa, è usato principalmente dagli adolescenti, con qualche preado, fino ai giovani; un social basato su immagini/fotografie/brevi video; la regola fondamentale è postare contenuti in forma fotografica con poche scritte e messaggi diretti… può creare un grande coinvolgimento; Tik Tok invece è usato soprattutto dai giovanissimi, basato sulla possiblità di fare video e pubblicarli su tracce audio che possono essere registrate, disponibili online o proprie; per la maggior parte si tratta di video divertenti e simpatici, ma può avere una grande risonanza se usato correttamente.
WhatsApp e Telegram (qui il link per accedere al canale Telegram della Fom) sono sistemi di messaggistica che conosciamo tutti (in particolare WhatsApp), abbastanza simili (su entrambi si possono creare dei gruppi) ma con una differenza fondamentale: Telegram può essere usato anche in assenza del contatto del numero telefonico (messaggiando con qualcuno anche solamente sapendo il nickname dell’altra persona e ha più possibilità, come la creazione di canali per la condivisione di file e messaggi, riservata all’amministratore del canale, una specie di “chat a senso unico”). Con WhatsApp utile è la realizzazione di “liste broadcast” che permettono di mandare messaggi identici a una serie di persone, senza creare gruppi appositi, l’unico vincolo di questo metodo è che i destinatari devono aver salvato il numero del mittente per ricevere i messaggi.
Un’altra applicazione molto utilizzata in questo periodo è Houseparty: molto semplice, permette le videochiamate di gruppo e fornisce dei giochi (ma disponibili solo in inglese) che possono essere giocati online di partecipanti della chat.
Alcuni strumenti, soprattutto quelli più particolari, non sono gratuiti. Per alcuni esiste un periodo di prova, ma poi hanno un costo. Segnaliamo a questo proposito un sito: www.techsoup.it attraverso il quale è possibile acquistare pacchetti per creare Webinar a prezzi scontati; può essere interessante per parrocchie, enti religiosi ecc. Nella sezione specifica è possibile anche acquistare dell’hardware: computer, stampanti e altri componenti a prezzi convenienti.
Dopo la presentazione degli strumenti più opportuni, occorre tenere sempre presenti gli ingredienti fondamentali per gli eventi, in particolare quelli che la Fom ha utilizzato per la progettazione dei suoi eventi virtuali: preparazione (bisogna prepararsi, fare la scaletta, essere pronti); momenti a gruppi (abbiamo stimolato per gli eventi diocesani virtuali i gruppi degli oratori a ritrovarsi online); momenti di gioco (necessari, soprattutto non essendo in presenza, per coinvolgere i ragazzi); momenti di preghiera (con videochat, si possono seguire e si può partecipare anche online a celebrazioni, preghiere, ascolto della parola di Dio ecc.); il tempo del ricordo (ricordare quanto fatto, facendolo risuonare con confronti e riflessioni oppure semplici testimonianze quali foto, video, articoli pubblicati durante i giorni seguenti).
Per la Preadocaching, la caccia al tesoro che abbiamo proposto in occasione del Pellegrinaggio preadolescenti di Roma, e quest’anno organizzata in forma virtuale, è stata invece utilizzata la piattaforma «Weebly» (così come esistono altri siti che offrono questo servizio gratuitamente), con cui si possono creare rapidamente siti internet e può risultare utile per qualsiasi iniziativa.
Le challenge su Instagram sono la moda del momento e, in questa quarantena forzata, ne abbiamo viste davvero tante lanciate sui social dai nostri oratori. Sara, educatrice dell’oratorio Pier Giorgio Frassati di Sesto Calende, praticamente da subito, con altri educatori, ha ideato numerose challenge: con #orasestoacasa si sono sentiti tutti più uniti. «Con trame e sfondi tratti da Pinterest (un sito molto interessante per idee di qualsiasi natura) ne abbiamo create di simpatiche e divertenti. Tutti, preado e ado, son stati molto attivi – racconta – ultimamente abbiamo provato dei quiz e tramite un sondaggio sono risultati addirittura più apprezzati. Al termine decretiamo un vincitore. Le storie le mettiamo in evidenza così i ragazzi possono rivederle con facilità».
Quella organizzata dalla Fondazione Oratori Milanesi nel giorno in cui si sarebbe dovuto tenere l’Incontro dei Cresimandi a San Siro, domenica 29 marzo, ha avuto una grandissima risposta: tantissimi tra figuranti, catechisti, sacerdoti (persino vicari episcopali) e ragazzi hanno pubblicato storie e condiviso contenuti.
Anche le sfide dedicate agli #adolucenti, proposte di venerdì, sono una serie di challenge, piccole sfide, per metterli in gioco e coinvolgerli: il culmine sarà la Notte bianca della fede adolescenti, dal titolo Ora corri e vivi, che vivremo dal 9 al 10 di maggio (le iscrizioni sono già aperte) con diverse fasi: una serata di animazione e testimonianza che prevede il coinvolgimento anche dei gruppi e degli educatori, poi una notte specialissima con una staffetta di preghiera che ci accompagnerà fino al mattino. Abbiamo pensato di vivere insieme anche la Messa, nel modo in cui possiamo, virtualmente: ci collegheremo alle 10.30 della domenica con Seveso dove don Stefano Guidi presidierà la “Messa per gli adolescenti”.
I monologhi sono un’altra delle tante possibilità. Noi ne abbiamo creati alcuni sulle curiosità e gli aneddoti più interessanti della vita di San Francesco, in preparazione al Pellegrinaggio virtuale Assisi 2020, allo scopo di presentarli ai ragazzi e stimolare il loro protagonismo, affinché potessero rifarli, con la loro fantasia e capacità.
Giochi da tavolo? In videochat si può giocare a qualsiasi gioco da tavolo: battaglia navale, Indovina chi, mimo, Pictionary, Trivial pursuit, tombola… Ma anche festeggiare compleanni, di ragazzi o educatori!
Tante le possibilità, forse difficilmente immaginabili, ma che grazie agli strumenti e alle modalità presentate, possono aiutare a creare iniziative speciali online. Ma ci chiediamo, in prospettiva, cosa si spera si potrà fare “in presenza”?
Per questa estate, lo abbiamo ormai intuito tutti, se sarà concesso di avere dei tempi di oratorio in presenza, saranno sicuramente possibili solamente a distanza e occorrerà garantire tutte le misure precauzionali necessarie. Grande fantasia con giochi e sport a distanza: nascondino, sacco pieno sacco vuoto, gimkana, giochi con “braccialetti bluetooth” sono solo esempi… e poi atletica, tennis, tennistavolo, arrampicata, ciclismo sui rulli ecc.
Sarà l’occasione, probabilmente, anche per valorizzare le attività espressive e manuali, usando tanta inventiva e la distanza tra le persone: realizzazione di video, laboratori musicali (costruire strumenti e fare musica), la redazione di un giornalino dell’Oratorio estivo (stampato o solo online).
Se si potessero realizzare delle piccole gite saranno a piedi, nella propria zona, a piccoli gruppi, con la possibilità così di riscoprire il territorio (musei o monumenti della città, parchi, montagne e fattorie…).
Si potranno magari utilizzare le Webradio, creandole con Spreaker, questa estate. Ne esistono tante, gratuite o a pagamento. Potranno essere utili, per esempio per inviare il racconto, attraverso una modalità meno impegnativa di YouTube, solo con la voce tramite podcast.
Answergarden è un “giardino di risposte ”. Con questo sito si può porre una domanda e chiedere a tutti coloro a cui si invia il link di rispondere (con massimo 20 caratteri) per formare una nuvola di parole (wordcloud).
Tante le ipotesi e le idee che stiamo raccogliendo e che presentiamo alle istituzioni per comprendere le possibilità reali che quest’estate potremo mettere all’opera con i nostri ragazzi e di cui daremo man mano informazione. Tante anche le domande, legittime, raccolte durante serata.
«Perché stiamo facendo tutto questo? L’oratorio non si ferma, mai. Non si è fermato e continua a stare vicino ai ragazzi, sempre! Non possiamo non esserci dove ci sono i ragazzi. Con il nostro stile e la nostra capacità di fare animazione, ci saremo, nel modo più creativo possibile.
Per la questione della “Privacy”, che più volte viene sollecitata, possiamo già comunicare che siamo in contatto costante con l’Avvocatura della Diocesi: in questo momento tutto quello che riusciamo a fare avviene grazie a un’alleanza e a una fiducia reciproca che riusciamo a instaurare con i genitori dei ragazzi della nostra comunità. Senza il loro accordo non possiamo fare nulla. “Bisogna essere rigorosi e prestare ogni attenzione. Per problemi particolari, questioni aperte, scriviamoci, informiamoci, chiediamo… – insiste don Stefano Guidi – anche per adattare le nostre attenzioni alla situazione inedita che stiamo vivendo».
Sono aperte le iscrizioni per i prossimi momenti formativi online: il prossimo appuntamento, martedì 12 maggio, #oraperdomani riguarderà la progettazione educativa e come continuare la riflessione di Oratorio 2020 e la progettazione. Invitati in particolare educatori e membri dei consigli degli oratori.
Il Webinar successivo, il 19 maggio, #orapergliado, sarà dedicato agli educatori degli adolescenti, con proposte per questo tempo.
L’ultimo, il 26 maggio, a chiusura del percorso #oramiformoacasa, sarà il grande lancio del nuovo itinerario preadolescenti: #oraandiamo!