Pubblichiamo le riflessioni di Valentina e Stefano a seguito della loro partecipazione alla prima edizione del laboratorio di Pastorale Giovanile "Provocati da giovani: quale Chiesa sta nascendo?"
Siamo Valentina e Stefano, sposati da 19 anni, con quattro figli di 19, 17, 14 e 6 anni. Siamo impegnati in oratorio: Stefano è stato per 9 anni responsabile del nostro oratorio e Valentina è educatrice dei giovani. Facciamo parte del Movimento dell’Equipe Notre Dame, movimento di spiritualità coniugale e siamo stati coppie guida del corso fidanzati.
Abbiamo sempre cercato di stare vicino ai giovani: lo stare insieme a loro ci ha sempre nutrito, grazie alla loro vitalità, forza, sete di radicalità e autenticità. Crediamo fermamente che i giovani siano la linfa vitale della Chiesa, senza i quali non può avere futuro.
Quando abbiamo notato la proposta del laboratorio di Pastorale Giovanile: “Provocati dai giovani: quale chiesa sta nascendo?” abbiamo subito deciso di metterci in gioco, sperando di trovare qualche altro strumento per cercare di conoscere e avvicinare maggiormente il loro mondo.
Il metodo del discernimento comunitario e della conversazione spirituale dinamica ci ha positivamente sorpreso, aiutandoci nel fare silenzio, nell’ascoltare i professionisti esperti che hanno toccato differenti temi, nell’ascolto dei fratelli che abbiamo conosciuto e nell’ascolto dello Spirito.
È stato un percorso interessante e coinvolgente, che ci ha permesso di conoscere maggiormente la realtà dei giovani di oggi, e dal quale è emersa in noi qualche nuova consapevolezza, che proviamo a riassumere:
1) È necessario smantellare e scardinare i pregiudizi che spesso si insinuano in noi adulti. Gli adulti appaiono spesso supponenti e giudicanti, apertamente ostili ed accusatori verso i giovani, ritenendosi quasi sempre dalla parte del giusto, del “passato buono e bello che non tornerà più”. I pregiudizi ci rendono spesso svalutanti, ostacolando il vero incontro con l’altro. È necessario guardare oltre le apparenze! Non bisogna essere spaventati nei confronti del cambiamento, della carica di novità e vitalità che i giovani portano.
2) Le domande di senso e i bisogni di cui i giovani sono portatori, sono esattamente gli stessi di noi adulti: bisogno di auto-realizzazione, di riconoscimento, di sicurezza, di trascendenza, di appartenenza…siamo tutti in cammino! La differenza sta nella diversa risposta che le differenti generazioni danno agli stessi bisogni. E allora proviamo a camminare insieme! Anche i giovani di oggi hanno un forte desiderio di spiritualità ed hanno sete di Dio: se non se ne vedono molti in Chiesa è perché sono a volte sfiduciati nei confronti dell’istituzione, delle liturgie ingessate e dell’ipocrisia di alcuni fedeli/sacerdoti.
3) I giovani hanno bisogno di essere considerati, ascoltati, accolti, valorizzati; è necessario dar loro senso e valore in una società che non li mette al centro e non li valorizza in nulla. C’è un grande bisogno di adulti che possano camminare con coraggio insieme ai giovani; adulti che possano essere punti di riferimento saldi, affidabili, accoglienti, liberi da pregiudizi, che li sostengano nei loro fallimenti, nella loro ricerca di senso, che dedichino loro tempo e ascolto, lasciando loro spazio e posto anche nella Chiesa, accogliendo loro proposte e innovazioni.
4) A volte come cristiani lo dimentichiamo: Dio ha già vinto! Discernere i segni dei tempi significa cercare di ascoltare lo Spirito che parla anche attraverso i giovani. Gesù va cercato e accolto anche nei segni e nei tempi di oggi, nei segni e nei tempi dei giovani, il che significa in un mondo confuso, caotico, incerto, fluido, precario, social.
5) La Chiesa ha più che mai bisogno di rinnovamento. Camminiamo accanto e insieme ai giovani con coraggio e nuovo slancio! Accompagniamo-ci! Ascoltiamo-ci! Raccontiamo-ci le nostre fatiche/paure/fallimenti e i nostri desideri! Condividiamo tempo e vita insieme, non perché bisogna organizzare qualcosa in parrocchia, ma perché “mi interessi tu come persona, con la tua storia”. Largo a ruoli nuovi, linguaggi nuovi, spiritualità più vibrante e pulsante, fuoco nuovo che possa permettere l’incontro con Gesù che vive e viene per starci accanto anche oggi, nel 2024! Largo ad adulti desiderosi di mettersi in cammino condividendo fede e radicalità. Largo ad altri laboratori e gruppi di confronto che possano sempre più pensare e ideare proposte, percorsi, possibilità per farsi vicini ai giovani, prendersi cura di loro e della nostra Chiesa del futuro.