Oltre ad alcuni spunti di riflessione sulla figura di Samuele, rendiamo disponibili gli audio delle meditazioni che padre Francesco Cavallini ha offerto ai giovani della zona I (città di Milano) in occasione degli Esercizi spirituali di Avvento.
di don Matteo
Baraldi
Coordinatore Pastorale Giovanile Città di Milano
La prima serata degli Esercizi Spirituali di Avvento a Milano ha visto radunarsi, come ormai da lunga tradizione, i giovani della città nella Basilica di Sant’Ambrogio. I circa 900 giovani presenti hanno potuto aprire la loro mente e il loro cuore alla pagina della vocazione di Samuele (1Sam 3,1-4,1).
Il predicatore, il gesuita padre Francesco Cavallini, nel suo intervento ha fin da subito indicato perché anche oggi sia utile, ed anzi necessario, accostarsi alle pagine della Scrittura, in particolare a racconti apparentemente molto lontani nel tempo: non per qualche curiosità, neppure per gusto di erudizione, ma perché la modalità con cui Dio ha agito nella vita dei personaggi biblici, come Samuele, è la stessa modalità con cui egli agisce oggi nella vita di ciascuno.
Samuele è un giovane, e come tutti i giovani è pieno di energie, di entusiasmo, ma allo stesso tempo è ancora inesperto, non sa cosa fare della sua vita. A lui Dio rivolge la sua chiamata, una chiamata ripetuta nella notte, come a dire la necessità di un continuo discernimento. Samuele ha bisogno dell’aiuto di Eli, l’anziano sacerdote, per interpretare quella voce come un’autentica chiamata di Dio, così come ciascuno di noi ha bisogno di lasciarsi accompagnare da una persona adulta nella fede per imparare a discernere la voce di Dio nella propria vita. Così Samuele è invitato da Eli a porsi nella disposizione dell’autentico ascolto, a partire dallo stare in silenzio davanti alla voce di Dio.
A seguito della chiamata ricevuta, si dice che Samuele cresceva: come a dire che il momento della vocazione non esaurisce l’esperienza spirituale di ciascuno, ma anzi si attua nell’intero processo di crescita. Le caratteristiche di una crescita autentica sono la generatività, cioè il far crescere qualcosa di altro da sé, e anche la capacità di tagliare con ciò che condiziona e limita. L’esito positivo è un progressivo diventare autorevoli, cioè credibili agli occhi degli altri a motivo della serietà dell’esperienza vissuta.
Padre Francesco ha così invitato i giovani di Milano a lasciarsi interpretare dalla Parola di Dio, ma anche ad imparare a leggere la propria vita, per riconoscervi come Dio sia già presente e all’opera, e per lasciarsi così guidare non dalle paure e dai condizionamenti, ma da ciò che nella propria esperienza diventa creativo e generativo di bene per i fratelli.
Per far questo, la proposta di actio è stata quella di imparare, al termine della giornata, a ripercorrere quanto vissuto per riconoscere ciò che ha lasciato una risonanza più profonda (come stati d’animo o riflessioni), così da ritrovare nella quotidianità ciò che orienta il nostro discernimento e le nostre scelte.
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Intervista a padre Francesco Cavallini sugli Esercizi spirituali di Avvento 2019
L’audio della prima meditazione di padre Francesco Cavallini: “Samuele” (18 novembre 2019)
L’audio della seconda meditazione di padre Francesco Cavallini: “Davide” (19 novembre 2019)
L’audio della terza meditazione di padre Francesco Cavallini: “Salomone” (20 novembre 2019)