Il tema della vocazione sarà declinato durante l'anno oratoriano e soprattutto nei tempi di Avvento e di Quaresima e poi nel tempo pasquale sottolineando alcune parole chiave che fanno delle nostre scelte delle scelte di bene, fatte bene: la gioia, la libertà, la vita buona e la vita comunitaria.


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Le ragazze e i ragazzi saranno chiamati a scegliere bene per scegliere (Colui che è il) bene. Lo slogan si può estendere nella sua parte tra parentesi dando il senso a un percorso che coinvolge i ragazzi in prima persona e per i quali serve una cura personale.
La proposta “Scegli (il) bene” svilupperà il tema della vocazione, facendo riferimento ad alcune implicazioni che verranno prese in considerazione nel corso dell’anno oratoriano 2016-2017.

 

TEMPO DI AVVENTO

• Innanzitutto, la gioia. L’orizzonte ampio che il Signore Gesù offre con la sua chiamata. Una gioia che ha il sapore dell’incontro con l’amore di Dio e dà una prospettiva nuova che dura all’infinito e ci immette nella «vita eterna». Ci impegneremo ad educare alla speranza di una felicità che dura per sempre, che è possibile nel cuore di chi sceglie bene e sceglie il bene. Sarà nel tempo di Avvento soprattutto che metteremo in gioco il tema della gioia vissuta in questo modo.

 

TEMPO DI QUARESIMA

La libertà. È la promessa che Gesù fa ad ogni suo discepolo: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8, 31). È questa la prospettiva che il Signore ha dato al giovane ricco non forzando la mano, proprio perché la libertà è prima, durante e dopo la scelta. Ci impegneremo ad educare ad una libertà che implica scelte e rinunce, che si costruisce nella coerenza e nella costanza, ma anche nella capacità di rialzarsi di fronte ad ogni caduta o errore, grazie alla forza che viene dalla misericordia del Padre. Sarà nel tempo di Quaresima che chiederemo ai ragazzi di esercitare il dono della libertà, fondamento di ogni autentica vocazione.

 

TEMPO PASQUALE

La vita buona e la vita comunitaria. La proposta “Scegli (il) bene” chiederà ai ragazzi di esercitarsi nella vita buona del Vangelo. Quella che sa confrontarsi con il dono di sé per il bene di tutti e che, di fronte alla richiesta del sacrificio o della carità, non si tira indietro ma si mette in gioco anche “vendendo quello che si possiede”. Attraverso l’attenzione radicale nei confronti dei poveri, possiamo costruire un mondo nuovo capace di accoglienza reciproca, di ascolto e quindi di pace. La vita buona è una vita di relazione che si esercita, innanzitutto, nella comunità cristiana, là dove si possono incontrare persone esemplari che si sforzano di realizzare la propria vocazione. Per tutto l’anno e nel tempo pasquale terremo conto di queste dimensioni che fanno della vocazione un tema accessibile per i ragazzi perché a contatto con esperienze di carità, di servizio e di dono di sé e in relazione con persone giovani e adulte che si sforzano di dire “sì” all’invito del Signore che dice: “Seguimi!”.

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