La proposta «Solo insieme» si svilupperà lungo un cammino che animerà tutti i tempi dell'anno liturgico, secondo alcune attenzioni che condurranno i ragazzi a scoprire la bellezza della vita comunitaria come luogo di incontro con Gesù, di educazione all'amore e alla bontà, di «partenza» per il mondo come testimoni del Risorto. Ecco la scansione temporale dell'itinerario pensato a partire dall'Icona evangelica di quest'anno.


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L’animazione in oratorio è fatta di continui «rilanci» e di periodici «affondi» sul tema e la proposta dell’anno.

In particolare per il 2014-2015, come abbiamo già ribadito, più che approfondire una «teoria» siamo chiamati a fare in modo che la pratica della vita comunitaria prenda sempre più corpo nei nostri oratori, grazie soprattutto al «metodo» e allo «stile» delle comunità educanti.

Tracciamo dunque un cammino che ci orienta tutti e che coinvolge ogni fascia d’età e le singole figure educative presenti in oratorio, sperando che diventi «concreto» in ciascuno dei nostri oratori, dando una chiave di lettura speciale ai percorsi formativi ordinari.

È un percorso che «accomuna» tutti e che permette di parlare lo stesso linguaggio e di intendersi negli obiettivi, nelle finalità e nelle azioni: è l’itinerario dettato dalla Parola di Dio che la liturgia ambrosiana ci propone lungo l’anno liturgico di domenica in domenica.

Sono soprattutto i tempi forti di Avvento, di Quaresima e di Pasqua a tracciare la strada che poi ogni comunità potrà seguire in comunione con tutte le altre sul territorio diocesano.

La proposta dell’anno oratoriano «Solo insieme» si lascerà orientare dall’anno liturgico e man mano si svilupperà a partire da quanto il Vangelo ogni domenica ci dirà.

Tutti gli sviluppi del tema «Solo insieme» saranno presentati su Il Gazzettino della Fom. Per ogni tempo (Avvento, Quaresima, Pasqua) metteremo a disposizione online diversi materiali: preghiera, giochi, attività, laboratori, proposte, stili e animazioni.

Diamo di seguito una impostazione di massima dell’andamento con cui si articolerà il percorso «Solo insieme» per l’anno oratoriano 2014-2015.

Ottobre/Novembre
Tempo di Avvento
Tempo di Quaresima
Tempo di Pasqua

 

OTTOBRE/NOVEMBRE
Solo insieme… così ci ha voluti

Abbiamo iniziato, grazie alla Festa di apertura degli oratori, a presentare alla comunità la proposta «Solo insieme». Qualcosa dovrà cambiare nel nostro modo di vivere comunitariamente l’oratorio e in oratorio. Ce la metteremo tutta per rendere l’ambiente comunitario ancora più accogliente, più coinvolgente e più responsabilizzante, punto di «partenza» e di «ritorno» per la nostra testimonianza nella Chiesa e nel mondo. Abbiamo vissuto un oratorio estivo in cui il tema ha fatto riscoprire l’oratorio come «casa da abitare». Sarà facile partire da questa consapevolezza per rendere l’oratorio un luogo non solo che ci appartiene ma a cui apparteniamo! Dentro l’oratorio metteremo in pratica un costante esercizio del comandamento dell’amore, quello che ci verrà presentato nella liturgia ambrosiana di domenica 28 settembre 2014, giorno dedicato alla Festa dell’oratorio nella nostra diocesi.

Il doppio comandamento dell’amore: «Amerai il Signore tuo Dio… Amerai il tuo prossimo come te stesso» (cf Mt 22, 34-40) sarà la base per vivere comunitariamente tutto l’anno. Poi verrà la consapevolezza che nella comunità tutti ci poniamo al servizio gli uni degli altri, con estrema gratuità, senza bisogno di eccessive gratificazioni; poi verrà la responsabilità di far fruttare la Parola in noi affinché la comunione fra di noi si fondi sulla nostra fedeltà a Dio e al prossimo; poi verrà l’idea di sentirci parte di una comunità sempre più grande che ha il suo centro in Gesù e la sua periferia nel mondo intero: l’appartenenza alla Chiesa e la chiamata alla missione ci faranno rendere conto che facciamo parte di un disegno in cui la nostra vita di relazione punta a qualcosa che dura per sempre e a una verità che si fonda nell’amore che Dio ha per noi.

TEMPI DI AVVENTO E NATALE:
Ne chiamò Dodici perché stessero con lui…

Dio vuole stare con noi! Per questo manda il suo Figlio unigenito nel mondo. Il sipario si apre su Gesù il Signore, venuto nella storia per trasformarla. Possiamo riconoscerlo perché lui per primo si è fatto conoscere. Ora noi possiamo corrispondere al desiderio di Dio e decidere di stare con lui, rimanendo con Gesù. Ma per rimanere, cioè per perseverare, occorre imparare a vivere questo tempo e a costruire il proprio futuro secondo il Vangelo che ci ha affidato. Come fare da soli? Il Signore lo sa che in fin dei conti la perseveranza non è possibile senza un sostegno, senza l’amore reciproco e soprattutto senza qualcuno che per noi «prepari la via»… Ed ecco che Gesù ci vuole insieme, costituiti come comunità!

Potremo allora chiedere ai ragazzi di affinare la virtù della costanza, anche nella frequentazione dei sacramenti e della comunità cristiana attraverso l’oratorio, ma solo se porremo accanto a loro dei testimoni credibili. I ragazzi potranno sentirsi vicini anche a quei discepoli del Signore che nella storia recente o passata hanno dato la loro testimonianza. Potremo chiedere ancora ai ragazzi di andare a fondo nelle loro radici (da dove proveniamo? Perché siamo cristiani? Chi ci ha voluto così? Chi ci ha accompagnato e ancora ci accompagna?): il Battesimo ci ha inserito in una famiglia più grande della nostra a cui «apparteniamo»; siamo uniti gli uni gli altri dallo Spirito Santo che ci è stato dato in dono e che ci è stato promesso per conoscere tutta la verità su Dio e su noi stessi.

Diventa allora quasi una condizione impellente quella di «formarci» in questo corpo o famiglia che è la Chiesa: per farlo, è necessario «stare insieme con Gesù», ascoltare la sua voce e credere che con lui possiamo realizzare la nostra vita ed essere felici. Insieme, allora possiamo trovare motivi per gioire e per crescere nella gioia e nell’esultanza. I cristiani stanno con Gesù e per questo non sono tristi. In Avvento proporremo ai ragazzi di manifestare la loro gioia e di alimentarla in momenti di gruppo e di comunità in cui è bello condividere, in cui si gustano insieme momenti di divertimento e di amicizia, esportabili in qualsiasi ambiente in cui viviamo e ci impegniamo.

Il Natale di Gesù è fatto per goderne insieme, per scambiarci doni che possono mettere in moto la tenerezza,  la reciproca stima, l’attenzione e la cura che siamo chiamati ad avere verso il nostro prossimo e tutti gli altri. Con questa gioia e questa disponibilità al dono, ci rendiamo insieme «testimoni»; in qualche modo ci rendiamo «contagiosi» di una vita possibile e ci esprimiamo come Chiesa che accoglie, che nutre le differenze, che valorizza le particolarità.

Ci affideremo alla Madre di Dio e impareremo a chiamarlaMadre della Chiesa, prima discepola del Signore e regina degli apostoli: con lei possiamo davvero imparare a condividere la vita e a stare con Gesù «solo insieme».

TEMPO DI QUARESIMA:
…col potere di scacciare i demoni

Gesù condivide la sua vita con noi. La condivide conoscendo ciascuno per nome, avendo un progetto su ciascuno che si chiama «vocazione». Dietro a lui possiamo comprendere davvero tutto su noi stessi: la sua presenza è evidente! Lo ritroviamo e riconosciamo nella vita sacramentale, nelle sue parole, nella preghiera insieme e nel dono della comunione e della fraternità! Gesù è venuto adincontrarci e a liberarci da tutto ciò che ci impedisce di essere in pace con noi stessi e con gli altri.

La sua strada passa attraverso la Croce, il sacrificio e il dono di sé ma giunge al dono grandissimo della risurrezione, della vita nuova per cui già ora siamo il «popolo dei risorti»! Questo comporta una lotta che ci faccia superare ogni compromesso, ogni divisione e, in fin dei conti, tutto ciò che riconosciamo come male.

Con l’adeguato accompagnamento da parte delle comunità educanti, i ragazzi possono mettere in atto quello che hanno ricevuto in dono: la capacità di lottare contro il male, di riconoscerlo (cf. proposta «A tutto campo»), affrontarlo e quindi sconfiggerlo. Non da soli naturalmente, anzi «solo insieme».

La Quaresima in oratorio del 2015 sarà all’insegna della speranza e dell’ottimismo, perché il male del mondo può davvero essere sconfitto; anche il male che noi stessi procuriamo può essere allontanato dalla nostra vita e rifiutato da parte nostra con sempre nuovi «affondi»; persino la tentazione può essere superata, se davvero facciamo come il Signore, ci rendiamo forti con la preghiera, il digiuno e la carità e impariamo a fidarci e ad affidarci all’Altro e agli altri!

Gli incontri di Gesù che sono al centro del tempo di Quaresima ambrosiano (con la samaritana, con i giudei che si credono suoi discepoli, con il cieco nato, con Marta e Maria) ci aiuteranno a comprendere che davvero si può cambiare e si può lottare se si ha il cuore aperto alla relazione, se si compie la scelta libera di credere e davvero «ci si schiera» decisamente con Gesù e con la comunità dei suoi discepoli, esercitando a pieno titolo ciò che, in un certo senso, è stato «passato» alla Chiesa e che consiste nel «vincere il male con il bene».

La proposta «Solo insieme» in Quaresima ci chiederà di non lasciare nessuno da solo ad affrontare il suo male, ma a trovare le forme per condividere le sofferenze e le fatiche gli uni degli altri, anche in oratorio, portando insieme i pesi di tutti, e vivendo la corresponsabilità che vince l’indifferenza e la passività. Sarà una quaresima di speranza perché sapremo che è possibile vivere nella grazia e nel dono, quello che si alimenta proprio frequentando assiduamente la comunità, che consiste nella comunione con il Risorto. 
 

TEMPO DI PASQUA:
…e per mandarli

Nella proposta «Solo insieme» vorremmo valorizzare il tempo di Pasqua come occasione per praticare la vita comunitaria nel migliore dei modi: è il tempo della preparazione prossima e delle celebrazioni dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, delle feste in oratorio, di prime possibili «uscite» insieme, del rilancio della domenica come opportunità per celebrare l’eucaristia in tono festoso e ritrovarsi in cortile a giocare all’aperto e infine di una rinnovata convocazione del gruppo animatori che, in vista dell’estate, può esercitarsi sul campo organizzando giochi e attività. Un tempo che in oratorio non può essere «in discesa» ma che richiama l’importanza di fare sintesi di un cammino compiuto… perché «Solo insieme» è necessariamente una spinta a vivere il mondo annunciando la «buona notizia» del Vangelo con la forza di una comunità e con la tenacia di ciascuno dei suoi membri. Proprio in questo tempo ciascuno, chiamato per nome, potrà rispondere «eccomi», pronto a mettere in gioco le sue potenzialità, qualità e aspirazioni per il bene di tutti! La frequentazione costante e regolare di Gesù nella comunità cristiana ha aiutato i ragazzi a crescere un poco nella fede, a restare anche un po’ stupiti da come sia possibile «volersi bene» in un ambiente diverso da quello di casa e magari hanno trovato dei modi per contribuire a rendere l’oratorio ancora più bello e attraente. Sarà l’occasione anche per provare a condividere l’esperienza oratoriana con l’intera comunità cristiana e anche con la comunità civile, nel proprio territorio: l’oratorio e l’intera comunità possono promuovere momenti di condivisione a «porte aperte», di festa in piazza, di partecipazione agli eventi promossi in altri ambiti come la scuola, lo sport, le feste civili, ecc..

La gioia di chi si sente amato non può che essere «contagiosa» ovunque e, nello specifico, proprio negli ambiti della vita dei ragazzi che hanno bisogno di specchiarsi con lo stile bello della vita cristiana, che si esercita proprio nella comunione di vita, quella che abbiamo imparato dall’amore del Padre e del Figlio nello Spirito Santo. L’amore è la vocazione di ciascuno! Essere una «sola cosa» con gli altri e sentirli fratelli è la conseguenza della Pasqua che determina uno stile di vita che anche i ragazzi possono imparare e realizzare. «Solo insieme» ci invita a portare nel mondo tutto quello che siamo per trasformarlo con una forza che riceviamo continuamente dallo Spirito Santo.#

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