Dopo i laboratori pomeridiani, il «mandato» dall’Arcivescovo ai diecimila animatori della Diocesi convenuti per il clou di “Tuttiatavola”, l’incontro diocesano degli animatori dell’oratorio estivo. «Siate dei giovani presi a servizio», ha detto Scola ai ragazzi
di Francesca LOZITO
«Ragazzi, buttatevi in questa esperienza giocandovi di persona per imparare ad amare». L’arcivescovo di Milano Angelo Scola sprona i ragazzi che dalla prima settimana di giugno saranno animatori negli oratori estivi della diocesi di Milano. E’ una fredda serata di maggio e, nonostante questo, si sono radunati in diecimila sulla piazza del Duomo di Milano. «Datemi un cinque» chiede a loro a inizio serata, e un boato gioioso accompagna il suo invito.
«Devo dirvi solo una parola di grande riconoscenza – continua l’Arcivescovo di Milano -. Questo momento è solo l’ inizio del vostro stupendo lavoro con 400 mila ragazzi delle terre ambrosiane».
Scola non ha mai fatto mistero di avere una autentica riconoscenza nei loro confronti «quello che fate – dice ancora – è commovente». E poi aggiunge: «La mia riconoscenza va verso la vostra responsabilità. E la riconoscenza si trova vivendo una esperienza bella».
E allora si sofferma a spiegare ai ragazzi il pane più importante: «Noi mangiamo il corpo di Gesù ma non è come il resto del cibo. Lo assumiamo e Gesù ci trasforma».
Gratuità, gioia, desiderio di essere per gli altri: l’animatore è questo.
«Non dite più “io servo”, perché ponete sempre davanti voi stessi. Dite, invece, “Io sono preso a servizio”» spiega ancora loro l’Arcivescovo di Milano.
Il tema dell’oratorio estivo 2015 è “Tutti a tavola. Non di solo pane vivrà l’uomo”. Un esplicito richiamo all’impegno della Chiesa di queste settimane nella sensibilizzazione nei confronti dei temi del diritto al cibo per tutti in occasione di Expo 2015. E Scola definisce «Geniale la scelta di quest’anno di partire da Expo per cercare di legare questa vostra responsabilità educativa ai grandi bisogni dell’umanità di oggi».
Perché è nella relazione che le persone crescono: «La tentazione – conclude Scola – è quella di credere di sapere amare da soli. Ma come dice una delle canzoni che questa sera avete cantato l’amore vero deve vincere in te».
Una vera e propria serata di festa è stata quella degli animatori con la presentazione delle canzoni che aiuteranno a creare il clima di gioia all’oratorio 2015. Ma anche con la partecipazione di ospiti come il commissario generale di Expo Giuseppe Sala, che ha invitato tutti i ragazzi degli oratori, entro l’estate ad andare all’Esposizione universale.
Don Samuele Marelli, direttore della Fom ha chiesto a Sala quale sarà l’eredità dell’Esposizione. Il commissario ha auspicato che al termine dell’esposizione il sito possa diventare una cittadella universitaria.
Alla serata hanno partecipato anche i cuochi di tre collegi arcivescovili: Saronno, Varese e Seregno. Hanno preparato con tre euro dei piatti buonissimi, che sono stati sottoposti ad una votazione su facebook. Vincente è risultato il piatto di Saronno.
Anche l’assessore regionale allo sport Antonio Rossi è intervenuto sul palco di piazza Duomo ricordando come la Lombardia sostiene il progetto del servizio civile in oratorio con un contributo per 350 animatori.
L’oratorio San Giovanni Bosco di Seregno si è poi esibito nella canzone finale del musical Aggiungi un posto a tavola, Massimo Achini presidente nazionale Csi e Giuseppe Valori, presidente provinciale hanno presentato le due serate per oratori il 26 giugno e il 3 luglio ad Acquatica. Marco Cagliani, cugino di padre Fausto Tentorio, il missionario ucciso nelle Filippine, ha presentato il progetto musicale tratto dalle parole e dagli insegnamenti di quest’uomo che ha “rischiato” la sua vita fino alla fine in nome dell’amore. Il progetto si chiama proprio “Ama tu”.
Infine, oltre a fare il selfie con i diecimila animatori l’Arcivescovo di Milano ha inviato il primo tweet dall’account twitter della Fom @fommilano.