«Ciao, ti ascolto, ti chiedo» sono le parole chiave della prossima Festa della famiglia in oratorio, prevista per domenica 25 gennaio 2015. Seguendo il tema presentato dal Servizio per la famiglia sul «custodire le relazioni», coinvolgeremo i ragazzi e le loro famiglie in una giornata insieme da vivere «Solo insieme».
Preghiera e gioco in oratorio da scaricare
La Festa della famiglia che coinvolge tutta la comunità può trovare nell’oratorio il luogo dell’animazione, dell’incontro, della condivisione, del gioco e quindi delle «relazioni».
Nel contesto delle Quattro giornate speciali sul tema «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli. L’Annuncio del Vangelo attraverso stili di vita», la Festa della famiglia si terrà domenica 25 gennaio 2015 sottolineando l’aspetto del «custodire le relazioni».
Il Servizio diocesano per la Famiglia suggerisce tre «gesti» come buoni esercizi per la famiglia che possono diventare dei «segnali di stile» che riguardano anche l’oratorio e che quindi potranno essere «vissuti» e «presentati» concretamente – in modo animato – proprio in occasione della Festa della famiglia. I verbi sono: salutare, ascoltare, chiedere che noi per i ragazzi possiamo tradurre con: «Ciao, ti ascolto, ti chiedo».
Possiamo fare in modo che le comunità educanti dell’oratorio – in particolare animatori, catechisti ed educatori – possano lavorare insieme per valorizzare queste tre forme di relazione con un’animazione che coinvolga i ragazzi e le loro famiglie. Potremmo ambientare l’oratorio con mani che salutano o con video-messaggi di saluto o foto in cui i gruppi salutano o chiedere ad alcuni animatori di passare a salutare tutti o in chiesa prima della messa (nella forma dell’accoglienza) o durante la giornata in oratorio, in un «ciao» che si moltiplica per tutta la festa.
Possiamo poi prevedere dei momenti in cui ci si possa ascoltare reciprocamente. Si potrà sottolineare la Liturgia della Parola durante la messa come luogo di ascolto (si potrebbe chiedere a tutti, con monizioni guidate, di fermarsi un attimo in silenzio prima delle letture, rendendosi conto che si sta per ascoltare qualcosa di importante e poi alla fine di ogni lettura ancora invitare a un breve silenzio che sottolinei la ricezione di quanto proclamato). Dopo la messa in oratorio si può pensare ad un’animazione in cui ci si scambi delle semplici domande (scritte su foglietti colorati) che piccoli e grandi dovranno farsi reciprocamente.
Il gioco del pomeriggio o in un altro momento potrà sottolineare il gesto del «chiedere», con prove di abilità che possono essere svolte grazie all’aiuto che ci si chiede reciprocamente. Nella celebrazione eucaristica il «ti chiedo» può essere svolto durante la presentazione delle offerte, quando ciascun ragazzo (si potrà coinvolgere un gruppo specifico ma consistente) potrà andare da uno o più adulti a chiedere l’offerta (in segno di richiesta e di povertà) per poi metterla nei soliti cestini di raccolta che si troveranno fermi davanti all’altare.
Invitiamo a prendere visione delle proposte online del Servizio per la Famiglia.