Il cammino di Quaresima in oratorio è inserito nella proposta «Solo insieme». La convinzione che il male può essere sconfitto, scacciato, superato e vinto darà forma all’animazione di questo tempo. Il Vangelo delle Beatitudini sarà la risposta ad ogni vizio che è nel cuore delle persone. È così che anche i ragazzi potranno vivere un serio cammino di conversione, scoprendo quante potenzialità abbia una comunità che ha Gesù come unico Maestro e Signore.


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«Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.» (Mc 3, 13-15)

Il male di questo mondo può davvero essere sconfitto. È il senso della Pasqua che ci prepariamo a celebrare al termine del cammino della Quaresima. L’incontro con il Signore Gesù può scacciare anche il male che è dentro di noi, perché la sua Parola ci trasforma, ci fa vedere le cose in modo nuovo e ci fa agire secondo la verità e la giustizia. Grazie ai sacramenti, che ci sono donati da Lui, la nostra vita può cambiare e diventare un segno del suo amore, della sua misericordia e, persino, del suo sacrificio.

A noi dunque che viviamo insieme nella comunità cristiana è dato un «potere» che ci viene dall’Alto e che ci permette addirittura di «scacciare i demòni». La vittoria sul male e sul peccato, che Gesù realizza sulla croce con la sua morte e risurrezione, viene trasmessa a tutti i battezzati che vivono la comunione fraterna come dono e come possibilità reale, per la vita di ciascuno di noi e quella delle persone che incontriamo.

La convinzione che il male può essere sconfitto, scacciato, superato e vinto darà forma all’animazione della Quaresima in oratorio, tempo in cui anche i ragazzi sono chiamati a vivere un percorso serio di conversione, in cui sia possibile correggere qualche abitudine non ancora corrispondente al Vangelo delle Beatitudini e riscoprire la bellezza della vita nuova che abbiamo ricevuto grazie al Battesimo.

La lotta nei confronti dei vizi, del peccato, del male e della tentazione non si improvvisa né tantomeno è possibile se si è da soli, se ci si basa solo sulle proprie forze o non si è per nulla accompagnati.

A noi è dato il «potere di scacciare i demòni», così come ci dice l’icona evangelica dell’anno oratoriano (cf. Mc 3, 13-19), Tuttavia non possiamo dimenticare che esso ci è dato all’interno di una comunità in cui si condivide lo stile di Gesù, lo si mette in pratica sorreggendosi gli uni gli altri, esercitandosi nella correzione fraterna e nel perdono reciproco e creando le condizioni favorevoli per affrontare insieme le difficoltà della vita, le fatiche del crescere, le ansie per il futuro, la ricerca della vocazione personale di ciascuno.

Per questo, nel tempo di Quaresima in oratorio, diremo: «Solo insieme… SI PUÒ!»

 

Si può!

Si può innanzitutto se tutti sono accompagnati all’incontro con il Signore e a fare un cammino di conversione e di avvicinamento verso Lui, grazie ad una preghiera più costante, all’ascolto della Parola, alla frequenza dei sacramenti, a qualche rinuncia o impegno da mantenere, insieme a piccole forme di digiuno. Il luogo in cui vivere questi esercizi di Quaresima è innanzitutto la comunità e poi ogni ambito dove si vivono le relazioni: la famiglia, la scuola, lo sport, il tempo libero.

Si può se si alimenta la carità come spinta per ogni opera buona. Punteremo a fare della Quaresima una scuola in cui l’amore fraterno e l’attenzione ai poveri e ai sofferenti sono il compito principale, perché diventino uno stile permanente nella vita di ciascuno.

Si può se si impara a credere che il male è già stato sconfitto da Gesù, il Salvatore potente, e che è quindi possibile mettersi nelle sue mani, per schierarsi decisamente dalla parte del bene, della verità e della giustizia. Ci aiuteremo reciprocamente ad affidarci al Signore Gesù, Colui che ha voluto «stare con noi», per essere segni della sua presenza in mezzo agli altri e contribuire a trasformare il mondo secondo il suo volere.

Si può se il male, quello del cuore e quello che ci circonda, lo si impara a riconoscere, dandogli un nome e una definizione, e se insieme si scopre quale sia l’«antidoto» perché sia messo da parte e il più possibile eliminato, prima che diventi abitudine e disorienti le nostre scelte. Abbiamo individuato questo antidoto nelle Beatitudini che sono la cartina di tornasole che misura il grado di fedeltà al Battesimo e quindi di bontà e di amore che c’è nel cuore di ciascuno.

Si può se ognuno di noi si scopre parte di una comunità che ha deciso di andare controcorrente perché si schiera con decisione dalla parte del Vangelo, lo sceglie per educarsi alla scuola dell’unico Maestro, e sta «dietro» a Lui per aderire alla sua stessa missione. Il percorso della liturgia della Parola delle domeniche ambrosiane è un cammino da fare «solo insieme», per scovare quei vizi che possono ingannare e darci un’alternativa al modo di vivere e pensare che non ha la Parola di Dio come riferimento e rischia di dominare il mondo.

 

Il percorso di animazione

Gli incontri del Signore Gesù al centro del tempo di Quaresima ambrosiano (con il maligno, con la samaritana, con i giudei che si credono suoi discepoli, con il cieco nato, con Marta, Maria, Lazzaro, ecc.) ci aiuteranno a comprendere che davvero SI PUÒ cambiare e SI PUÒ lottare, se si ha il cuore libero, accogliente nei confronti della Parola di Dio e aperto alla relazione. SI PUÒ davvero vincere il male se si compie la scelta di credere, riscoprendo il proprio Battesimo e quindi la propria chiamata, e «ci si schiera» decisamente con Gesù, colui che ha sconfitto il peccato e la morte, e con la comunità dei suoi discepoli, di cui facciamo parte, esercitando a pieno titolo ciò che, in un certo senso, è stato passato dal Signore alla Chiesa e, quindi, alle nostre comunità: la forza di «vincere il male con il bene».

Vorremmo proporre ai ragazzi di credere nella potenza del Salvatore e Redentore, nella sua superiorità di fronte ad ogni male, nella sua capacità di fare «nuove tutte le cose» (Ap 21,5). Il modo più bello per esprimere la propria fede in Lui è l’affidamento. Il fidarsi e l’affidarsi sono a fondamento della vita di relazione e quindi della vita della comunità.

Educare alla fiducia nell’altro, credendo nelle sue potenzialità e accogliendo la novità che porta nel mondo, a partire da Gesù e pensando poi ad ogni nostro fratello, è uno degli impegni che ci prendiamo per questa Quaresima, con un riferimento all’azione delle comunità educanti che stiamo formando insieme.

La fede dunque fa da sfondo al nostro percorso «Solo insieme… si può!», esercitandoci reciprocamente nella convinzione che, grazie alla salvezza che Gesù è venuto a portare, «tutto è possibile per chi crede» (cf. Mc 9, 23).

Questa possibilità ci è data dal nostro sforzo quotidiano nel vivere la vita buona del Vangelo e in particolare nel lasciarci trasformare e convertire dalla forza delle Beatitudini. Saranno le otto beatitudini (cf. Mt 5, 3-11) ad essere l’«antidoto» alla malvagità degli uomini che non smette di tentarci, dal di dentro e attorno a noi.

Ogni settimana presenteremo ai ragazzi, in negativo, un vizio da combattere e in positivo una beatitudine che ci presenta il modo per vincere proprio quel vizio attraverso un atteggiamento nuovo che è quello che Gesù ci offre.

I vizi (i così detti «vizi capitali», estesi ad otto secondo un’antica classificazione) verranno presentati nell’ordine che è dato dai brani evangelici delle domeniche della Quaresima ambrosiana. In essi possiamo rintracciare, ogni domenica, proprio quegli atteggiamenti negativi – vizi – che Gesù prima mette in luce e poi scaccia via con il suo desiderio di salvezza e il suo richiamo continuo al Padre.

Ognuno degli otto vizi (o, secondo la tradizione, «spiriti malvagi») è un chiaro riferimento all’egoismo che c’è nel cuore dell’uomo e nel mondo; con l’egoismo non si costruisce nessuna vita insieme e nessun tipo di relazione. L’umanità nuova che vogliamo costruire «solo insieme» si ritrova invece contemplando e mettendo in pratica le Beatitudini, che sono il cammino che il Signore Gesù ha voluto tracciare per noi, perché vivessimo il suo stile e convertissimo all’amore il nostro cuore e il mondo intero.

 

I domenica di Quaresima: «Di’ che queste pietre diventino pane»
Vizio: Gola – Antidoto: «Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia»

II domenica di Quaresima: «Hai detto bene: “io non ho marito”»
Vizio: Lussuria – Antidoto: «Beati i puri di cuore»

III domenica di Quaresima: «Noi siamo discendenti di Abramo… mai schiavi di nessuno»
Vizio: Vanagloria – Antidoto: «Beati i miti»

IV domenica di Quaresima: «Suo discepolo sei tu! …e lo cacciarono fuori»
Vizio: Collera – Antidoto: «Beati gli operatori di pace»

V domenica di Quaresima: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?»
Vizio: Accidia – Antidoto: «Beati i misericordiosi»

Domenica delle Palme: «Non si poteva venderlo e darlo ai poveri?»
Vizio: Avarizia – Antidoto: «Beati i poveri in spirito»

Triduo pasquale: «Fa’ il profeta per noi…! Chi è che ti ha colpito?»
Vizio: Superbia – Antidoto: «Beati i perseguitati»

Pasqua: «Donna, perché piangi?»
Vizio: Tristezza – Antidoto: «Beati quelli che sono nel pianto»

 

La presentazione dell’itinerario settimanale sarà disponibile, insieme agli altri materiali che via via saranno pubblicati, sulla pagina dedicata «Solo insieme… si può!».

 

 

Si può… con le comunità educanti

Le Beatitudini sono il cammino tracciato da Gesù per la vita dei suoi discepoli nel mondo e quindi per la comunità chiamata ad essere segno del suo amore. Per questo gli educatori, chiamati a rapportarsi con i ragazzi, sono innanzitutto invitati a confrontarsi con quanto andranno a proporre ai più piccoli nell’itinerario di animazione della Quaresima in oratorio.

Sarà utile ritrovarsi insieme per mettere a tema la proposta di Quaresima e rapportarla al vissuto dei ragazzi. Quali sono i vizi che più li coinvolgono? Come aprire loro gli occhi a riconoscere i segnali che conducono ad abitudini che possono allontanare da uno stile di vita buona? Quali le possibilità di bene che vanno esercitate perché siano l’«antidoto» ai mali che realmente li minacciano? Che cosa possono fare insieme gli educatori, in un’autentica alleanza, per proporre un cammino di conversione che faccia leva sulla speranza che il male può davvero essere scacciato con l’affidamento al Padre e il sostegno reciproco? Come far sì che la Quaresima sia cammino di conversione anche per i ragazzi pensando alle dimensioni della preghiera, del digiuno, della carità? Che tipo di conversione possiamo chiedere alle nostre comunità educanti perché facciano trasparire lo stile di Gesù?

Queste sono solo alcune domande che possono fare da traccia ad un percorso che necessariamente va rielaborato in ogni singola realtà perché sia efficace per il cammino dei ragazzi che ci sono affidati.

 

I suggerimenti per l’animazione del tempo di Quaresima in oratorio «Solo insieme… si può» (preghiera settimanale, ritiro e giornata speciali, celebrazione penitenziale, giochi, attività e animazione a tema, laboratori, proposte per i preado) saranno disponibili online.

 

Il gadget «La croce del Risorto»

 

Materiali per l’animazione
(ultimo aggiornamento)
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