È a disposizione presso la libreria di via Sant'Antonio 5 a Milano il testo per la preghiera e la meditazione degli educatori, consigliato per i giorni della Settimana dell'educazione 2015. In questa edizione ci metteremo alla scuola del beato Paolo VI perché ci indichi il segreto per vivere e trasmettere l'amore per la Chiesa e per il Signore Gesù.
Anche quest’anno, in particolare per i giorni della Settimana dell’educazione (21-31 gennaio 2015), proponiamo agli educatori di vivere un percorso di riflessione e di preghiera, mettendosi alla scuola di un testimone della fede che possa dare nuove motivazioni alla scelta di servire i più giovani nella comunità cristiana.
Quest’anno ci affideremo alle parole di Paolo VI, proclamato beato lo scorso 19 ottobre da Papa Francesco, e pubblicheremo il nuovo libretto di preghiera per gli educatori dal titolo «Segni di unità. Educatori alla scuola di Montini» (ed. Centro ambrosiano).
Il volumetto proposto alle comunità educanti è disponibile presso la libreria di via Sant’Antonio 5 a Milano.
Prima di essere Papa, Giovanni Battista Montini è stato Arcivescovo di Milano in tempi di profondo cambiamento nell’ambito sociale e anche dentro la comunità cristiana. Montini ha saputo rispondere con profonda sapienza e con nuove intuizioni alle sfide del suo tempo ma soprattutto ha voluto chiedere ai credenti di condividere con lui il suo amore appassionato per Gesù, la Chiesa e l’intera umanità.
La sua vicinanza ai problemi ha trovato delle risposte che sono ancora valide per gli educatori di oggi.
Montini, prima come Arcivescovo e poi come Papa, ha camminato cercando in tutti i modi di essere un segno di unità in mezzo a tensioni e contraddizioni che ostacolavano il dialogo e addirittura la comunione.
Gli educatori di oggi sono chiamati, mettendo al centro il Vangelo e l’incontro con la persona di Gesù, a fare lo stesso: ad essere insieme segni di unità, per indicare ai più giovani un senso per vivere e per crescere, là dove le proposte risultano frammentate e le risposte molto spesso inadeguate.
