Terza sezione dell’anno III «Amare» all’interno dell’itinerario diocesano adolescenti «È bello con Te».


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Nell’esistenza umana, l’amore occupa sicuramente un posto privilegiato: ciascuno, infatti, nel lento fluire dei giorni ha desiderato ardentemente conoscere e seguire la sua voce. La natura antropologica ci spinge a ricercare perennemente qualcuno che ci aiuti a rispondere al desiderio di essere amati ossia – come ci ricorda Aristotele – a scoprire giorno dopo giorno la bellezza di essere il “fine dell’amore altrui”; infatti, proprio grazie alla relazione con il diverso da me che fin dalle origini assume le sembianze del genitore, dell’amico, del compagno di vita, io “imparo cosa significa essere amato, percepisco, cioè, gli effetti di questa particolare virtù.

Per il cristiano, il centro dell’amore risiede in Dio. L’origine del nostro essere prossimi ha il suo fulcro nell’amore agapico di Dio: un amore oblativo che si dona a tutti indistintamente, che non trattiene nulla per sé fino ad arrivare alla morte in Croce. Papa Francesco ci ricorda continuamente che l’amore di Dio è in grado di superare ogni nostro peccato, manchevolezza, perdizione. Ritornano in mente le parole di Isaia (Is 49,14-16): “Il Signore mi ha abbandonato? Il Signore mi ha dimenticato? Si dimentica forse una donna del suo bambino (…)? Anche se si dimenticasse io non ti dimenticherò mai”. La certezza di sapere che c’è Qualcuno che si ricorda di me, che “non lascerà vacillare il tuo piede, (che) non si addormenterà” (Salmo 120), mi porta ad abbandonarmi tra le sue braccia.

La scoperta dell’amore, le relazioni, il senso e la radice .. ecco la sfida di questa sezione!

 

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