L'animazione dell'Avvento in oratorio si concretizza con delle proposte che devono essere realizzate dalle comunità educanti e dal gruppo animatori insieme. Ne suggeriamo alcune, con l'idea di fornire a breve alcuni approfondimenti sul tema con delle schede scaricabili. Per l'impegno quotidiano dei ragazzi secondo la proposta dell'Avvento abbiamo elaborato il nuovo Calendario dell'Avvento ambrosiano 2015.


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Proposte e materiali da scaricare

 

La proposta di animazione dell’Avvento in oratorio parte dallo stupore per ciò che il Signore è venuto a portare. Il mondo è cambiato radicalmente dopo la sua venuta in mezzo a noi. I segni di questo cambiamento sono i «figli del Regno», siamo noi, tracce della sua presenza che dura per sempre, perché impegnati a mettere in pratica i suoi comandamenti, secondo la grazia che ci è stata concessa.

 

• Insegneremo ai ragazzi a meravigliarsi soprattutto della potenza della misericordia. Quanto può fare un cuore ricco di misericordia e sempre pronto al perdono? I ragazzi lo potranno scoprire attraverso gli impegni quotidiani che, ad esempio, riceveranno grazie al Calendario dell’Avvento ambrosiano 2015 che potrà essere consegnato loro all’inizio del tempo di Avvento, con la responsabilità che la comunità educante si assumerà di sostenere e facilitare gli esercizi di misericordia, di perdono, di «meraviglia» che il Calendario dell’Avvento porta con sé.

 

• Per i ragazzi animeremo ancora la domenica in oratorio. La potremo considerare come l’occasione evidente per aprire nuove porte che ci fanno sempre più assomigliare al Signore Gesù e ci mostreranno la grandezza del suo volto e il cambiamento che è venuto a portare con la sua Incarnazione.

 

• L’immagine della «Porta della Misericordia» può essere ripresa nell’ambientazione dell’oratorio: si può ad esempio pensare ad una porta dietro alla quale viene allestita una zona dedicata al sacramento della Riconciliazione che sarà punto di riferimento per tutto l’Anno Santo. Questa «Porta della Misericordia» in oratorio può essere inaugurata all’inizio della Novena di Natale o nella Domenica dell’Incarnazione e può essere preparata nelle settimane precedenti con un’attività laboratoriale che può coinvolgere i ragazzi e i loro genitori (allestimento della sala delle confessioni, addobbi attorno alla porta, corridoi colorati e dipinti con disegni che richiamano i temi della misericordia e del perdono, ecc.)

 

• Il tema «Come Gesù» prende nel tempo di Avvento la sfumatura della misericordia: se nel Giubileo che stiamo iniziando siamo chiamati ad essere «misericordiosi come il Padre», basta insegnare ai ragazzi ad essere misericordiosi come Gesù, Lui è Dio che si è incarnato perché lo potessimo conoscere come Egli è veramente.

Prendiamo in considerazione, nelle forme che troveremo più adeguate, le opere di misericordia corporale e spirituale e di offrire ai ragazzi la possibilità di esercitarsi in esse, ritraducendole per loro e riproponendole perché siano alla loro «portata». Ecco alcuni esempi: campagna di attenzione ai bisogni dei compagni, aguzzando lo sguardo e fornendo i «segreti» di una pronta risposta; dare cibo a chi non ne ha con una raccolta fondi e con «rinunce» quotidiane; impegno a non reagire alle offese; rendere esplicito l’invito a lasciarsi educare da persone adulte che possono dare consigli; campagna di aiuto nelle faccende domestiche; esercizi di correzione fraterna.

 

• E poi procuriamo loro delle storie che siano esemplari nel presentare la ricchezza del perdono e la gioia che da esso deriva, sia esso donato o ricevuto.

 

• A partire da questo Avvento potremo trovare delle forme perché il Sacramento della Riconciliazione sia sempre più accessibile ai ragazzi (cfr. sopra la «Porta della Misericordia in oratorio»). Potrebbe essere la cadenza mensile delle Celebrazioni penitenziali o la presenza fissa del sacerdote in orari determinati, in modo tale che il prete ci sia e si faccia trovare, in un luogo preciso. Sarà cura delle comunità educanti suggerire ad ogni singolo ragazzo la possibilità di confessarsi. L’abitudine della Confessione frequente può essere una buona pratica che, durando per tutto il tempo in cui i ragazzi frequentano l’oratorio, può rimanere radicata nella loro esperienza di fede anche da adulti. La fantasia degli educatori e la disponibilità dei presbiteri a moltiplicare i momenti per la Riconciliazione saranno il dono prezioso che daremo ai ragazzi a partire dall’inizio di questo Anno Santo della Misericordia.

 

• Le domeniche speciali saranno un’occasione per incontrare anche i genitori, per parlare loro della necessità di procurare per i ragazzi  – a partire dalla loro casa – un ambiente dove si respiri la pace, perché in esso si trovano praticati il perdono, la carità, la benevolenza nei confronti di tutti.

 

• Sarà questo il clima che i ragazzi dovranno trovare in oratorio, insieme a sempre nuove opportunità per sperimentare la gioia che nasce dalla vita buona del Vangelo, a partire dalla pratica della carità e dalla consapevolezza che in oratorio ci si prende cura di tutti, soprattutto degli ultimi, dei poveri, di quelli che per gli altri sono degli esclusi. Che cosa possiamo realizzare? Le comunità educanti si confrontino su questi temi.

 

• Infine, ribadiamo la necessità – già presentata nel sussidio «Come Gesù (che certamente riporta spunti anche per l’animazione dell’Avvento in forme da riadattare) – di aiutare i ragazzi a giudicare la realtà con gli occhi nuovi che ci ha fornito il Signore Gesù nel suo Vangelo. L’attesa del Natale può essere il momento propizio per affrontare alcuni temi e alcune questioni che hanno bisogno di una nostra rilettura in chiave di accoglienza, prossimità, educazione alla carità, purificazione del cuore. Il suggerimento è quello di riprendere l’iniziativa dell’«Edicola» oppure del «vaso delle “nonsoloidee”» (cfr. pp. 39-46 del sussidio «Come Gesù») oppure di altre iniziative che le comunità educanti riterranno utili per generare una «cultura della misericordia» in oratorio.

 

• Un ultimo aspetto è quello di prendere in considerazione tutto il bello del Natale. I valori che questa festività porta con sé sono da valorizzare in tutto il loro aspetto culturale, risalendo all’origine di tante tradizioni che rischiano di venire snaturate oppure assunte da forme di consumismo che non ci possono appartenere. Il Natale ha in sé tutto un «potenziale» che può diventare animazione.

Pensiamo solo alla «cultura del presepe» e alla bellezza di costruirlo insieme pezzo per pezzo. La Fom realizza da più di sessant’anni il Concorso Presepi proprio con lo scopo di fare educazione attraverso la costruzione del presepe in oratorio o in casa, in famiglia, dove genitori e figli possono lavorare insieme per realizzare una piccola opera d’arte dove al centro c’è la Natività e il Mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, fatto uomo. Invitiamo tutti a promuovere il Concorso Presepi in oratorio (indicazioni precise per la partecipazione saranno date prossimamente su Il Gazzettino della Fom e sul nostro sito www.chiesadimilano.it/pgfom).

 

I materiali per l’animazione del tempo di Avvento in oratorio secondo lo slogan «Porta la pace… come Gesù» saranno a disposizione a novembre sul nostro sito www.chiesadimilano.it/pgfom (nella sezione Oratorio e ragazzi).

 

Animazione delle domeniche d’Avvento

 

Avvento di carità in oratorio

In oratorio faremo della carità il nostro stile di vita. È questo il modo per essere «come Gesù» accogliendo la sua presenza in mezzo a noi e facendo della sua opera nel mondo la nostra opera. È attraverso i nostri gesti di carità e di perdono che noi possiamo «portare la pace».

Anche quest’anno aderiamo alla campagna dell’Avvento di Carità 2015 promossa da Caritas ambrosiana e dall’Ufficio per la Pastorale missionaria. Inviteremo i ragazzi e le loro famiglie a raccogliere i fondi per aiutare le donne migranti e i minori in Libano, ricostruire una chiesa in Niger distrutta dai terroristi, sostenere il lavoro educativo di un centro giovanile in Georgia e contribuire all’avvio di una casa famiglia per ragazze adolescenti in Albania (cfr. Progetti Avvento di Carità 2015).

Non ci limiteremo però alla raccolta fondi ma troveremo forme di animazione affinché si possa favorire il coinvolgimento di tutti sui temi della mondialità e della missionarietà.

Grazie all’aiuto di Animondo e dell’area minori della Caritas, troviamo qui una scheda con i suggerimenti per animare la carità in oratorio in questo tempo di Avvento 2015.

Il gruppo Animondo è a disposizione per proporre direttamente una animazione in oratorio (informazioni al n. 0276037241 – animondo@caritasambrosiana.it).

Inoltre, è utile riprendere i suggerimenti e i percorsi che sono delineati nel sussidio Fom-Caritas «Oratorio è carità» (ed. Centro ambrosiano) che è disponibile presso la nostra Libreria Il Cortile.

 

 Proposte e materiali da scaricare:

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