Visitare il Memoriale della Shoah è certamente un passaggio obbligato per degli adolescenti che stanno cercando di attraversare le loro esperienze di vita, dandone un senso. È quello che ha pensato l'Arcivescovo Mario Delpini chiedendo di visitare il Binario 21 insieme ad alcuni gruppi di adolescenti, indicando questo luogo come una delle "tappe" obbligate per far vivere un'esperienza che sottolinei l'importanza di abitare il proprio territorio - la propria città - e le proprie relazioni con consapevolezza, pensando che «costruire un'altra storia è possibile».


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Abitare la città riconoscendo i luoghi che non possono lasciarci indifferenti e mettendoli in relazione con la propria crescita anche come credenti.
È questo l’intento delle iniziative volute dall’Arcivescovo Mario Delpini per gli adolescenti, andando con loro a visitare e incontrare tre luoghi significativi: una comunità di accoglienza per minori non accompagnati (nel dicembre scorso, leggi qui l’articolo), il Memoriale della Shoah, ieri, lunedì 15 gennaio (alla presenza anche del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo) e, nel prossimo appuntamento il 20 marzo 2024 al Giardino dei Giusti (le iscrizioni per i gruppi ado sono ancora aperte per questa ultima tappa: clicca qui).

Questi luoghi come altri a Milano e sul territorio ambrosiano sono aperti a un’esperienza di incontro da preparare-vivere-rileggere dentro il percorso adolescenti che gli educatori pensano per i gruppi degli oratori. L’Arcivescovo Mario Delpini desidera che siano inseriti come “tappe” importanti da considerare camminando con gli adolescenti delle nostre comunità.

 

La visita al Memoriale della Shoah è un’esperienza che va preparata e può essere inserita nel percorso di gruppo degli adolescenti, sviluppando un certo “modo di essere e stare al mondo” da credenti, che è fra gli scopi della pastorale adolescenti.
Interrogare la realtà o avere consapevolezza del tempo e dell’ambiente in cui si vive, incontrare altre persone e situazioni per crescere e apprezzare “le differenze” sono quelle “competenze” che questo e altri luoghi significativi possono contribuire a educare, generando un cambiamento che permetta a ogni adolescente di accogliere sempre di più la dimensione del Vangelo nella vita.

 

La visita al Memoriale della Shoah – Binario 21 – ha contribuito e può contribuire a cancellare negli ado ogni sentimento che sia “anti”, che sia contro qualcun altro, a lasciare i pregiudizi, a vincere l’INDIFFERENZA e accogliere con umiltà gli eventi che accadono, imparandoli a leggerli con una chiave di lettura che, per noi, sia aderente al Vangelo.

 

L’Arcivescovo ha camminato con gli adolescenti in uno dei tre turni di visita che erano previsti per l’occasione. Con lui alcuni hanno pregato un Padre nostro per tutte le vittime della Shoah. I gruppi si sono ritrovati poi tutti insieme nell’auditorium del Memoriale per mettersi in ascolto delle parole dell’Arcivescovo.

 

 
Intervento dell’Arcivescovo

Scarica qui il pdf dell’intervento completo dell’Arcivescovo al Memoriale della Shoah con gli adolescenti della Diocesi di lunedì 15 gennaio 2024 (vedi il video sul canale Youtube ChiesadiMilano: clicca qui).

L’Arcivescovo ha chiesto agli adolescenti di costruire un’altra storia, una storia che è possibile, un mondo diverso da questo che si può realizzare, partendo dal proprio impegno personale, sapendo che “non possiamo essere indifferenti“. Innanzitutto mons. Delpini ha consigliato di “abitare la città“, imparando a “toccare il luogo in cui uno abita”, soffrendo o meravigliandosi delle situazioni che in esso accadono, vicino agli altri e nella storia che quel luogo esprime, imparando a considerare la vita delle altre persone con interesse: «la vostra vita diventa bella e interessante se vi interessate gli uni degli altri e degli altri». 
Rispetto anche a quello che accade, alla guerra e al male del mondo, occorre superare il senso di colpa che porta alla depressione e il risentimento che porta a fare male agli altri, ma impegnarsi a costruire un mondo diverso.

Ma come possono degli adolescenti costruire un’altra storia?
 L’Arcivescovo ha dato tre indicazioni: studiare per sapere e capire le cose e ricordarsi di quello che si è sbagliato per evitarlo; porre delle domande alle persone che sanno dare le risposte su ogni aspetto della vita; cercare l’incontro costruttivo, anche in oratorio, per aprire degli orizzonti e diventare migliori, non dimenticando di rileggere le esperienze che ciascuno ha vissuto, personalmente e in gruppo.

 

Leggi l’articolo di ChiesadiMilano

 

Vai su Instagram @fondazioneoratorimilanesi e guarda le Storie e il post che raccontano l’esperienza di ieri al Memoriale della Shoah. 

 

Visita il sito www.memorialedellashoah.it

 

 

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