Predisposte nuove linee diocesane. Sabato 6 giugno incontro di presentazione generale in Curia, fino al 12 giugno incontri nelle Zone pastorali. Intervista a don Samuele Marelli
di Stefania CECCHETTI
Non più bambini, ma non ancora adolescenti. È questa l’identità incerta dei ragazzi che frequentano le scuole medie. Età di passaggio, e per questo molto delicata, ma anche ricca di grandi potenzialità. Età alla quale la Diocesi ambrosiana dedica una rinnovata attenzione pastorale ed educativa. Saranno infatti presentate a partire dal 3 giugno, in una serie di incontri nelle diverse Zone pastorali, le linee guida del nuovo itinerario di fede rivolto ai preadolescenti. Durante l’incontro, a cui sono invitati i responsabili di oratorio e gli educatori dei preadolescenti, sarà possibile acquistare il sussidio Perché porti molto frutto. Itinerario di fede per i preadolescenti. Linee guida (Centro Ambrosiano, 5 euro), poi disponibile presso la libreria il Cortile (via Sant’Antonio 5, Milano).
In seguito alla recente scelta della Diocesi di anticipare l’età della Confermazione alla quinta elementare, l’itinerario di fede per i preadolescenti passerà da biennale a triennale, venendo a coincidere esattamente con i tre anni della scuola secondaria inferiore. Come spiega don Samuele Marelli, responsabile del Servizio per i ragazzi, gli adolescenti e l’oratorio della Diocesi, «si tratta di una fase delicata della crescita. Già il termine “preadolescenza” è riduttivo: definisce l’età non in se stessa, ma in riferimento a un’altra e questo la dice lunga su quanto questa fase dello sviluppo dei ragazzi sia sottovalutata, “schiacciata” com’è tra l’infanzia e l’adolescenza. In realtà è una fase che ha caratteristiche proprie, è un’età di grandi trasformazioni, di cui bisogna tenere conto se vogliamo che la nostra proposta di fede sia adeguata».
L’itinerario di fede per i preadolescenti, sottolinea ancora don Marelli, «arriva alla fine del cammino per i sacramenti e ne rappresenta l’ideale proseguimento». Ma per molti ragazzi la fine del percorso di iniziazione cristiana segna anche l’abbandono di qualsiasi percorso di fede. Per questo il cammino dei preadolescenti rappresenta una vera scommessa per le comunità educanti: «La scelta della Diocesi di anticipare la Confermazione alla quinta elementare è una grande sfida. Significa non cedere alla logica del tenere i ragazzi legati all’oratorio “per forza”, ma entrare nella logica della proposta bella, il più possibile integrata e integrale, che sappia parlare davvero a tutto il ragazzo e a tutti i ragazzi».
Proprio per garantire la massima flessibilità e adattabilità della proposta alla realtà concreta delle parrocchie, alle linee guida, che definiscono gli orizzonti di senso della proposta educativa, seguiranno, a partire da settembre, altri sussidi più operativi e applicativi, destinati agli educatori. Come spiega ancora don Samuele, questi sussidi «risponderanno a una logica modulare: ciascun modulo avrà un approccio diverso e un tema diverso. Questo significa che ogni comunità educante potrà costruire il suo itinerario personalizzato a partire dalla proposta diocesana».