Nella Basilica di Sant’Ambrogio la prima serata di Esercizi spirituali per i giovani della Zona I predicati da don Luca Violoni: «Risvegliate la domanda di Cristo e sentitela dentro di noi in ogni momento della vita»
di Annamaria BRACCINI
Sono in molti, moltissimi, a centinaia i ragazzi che arrivano nella Basilica di Sant’Ambrogio, per gli Esercizi spirituali di Avvento – ormai un appuntamento atteso e tradizionale – che quest’anno, vengono proposti, attraverso tre sere di meditazione e preghiera, contemporaneamente in ciascuna delle sette Zone pastorali della diocesi. Per Milano, Zona I, l’appuntamento è nella Basilica dedicata al santo Vescovo patrono; titolo del percorso 2013, “E venne ad abitare in mezzo a noi”. Il canto alternato al silenzio e il Rito della luce, con l’accensione delle candele da parte del Vicario episcopale di Zona, monsignor Carlo Faccendini, aprono la prima serata, dedicata a “Il mondo è stato fatto per mezzo di lui”.
La meditazione di don Luca Violoni prende avvio dal Vangelo della “genealogia”. «La prima sfida è quella di andare all’origine del Signore, ma anche a quella personale di ognuno di noi, ritrovare il punto di partenza da cui prendono origine le nostre scelte e si illuminano i nostri cammini. Se non andiamo al fondamento, alla radice, tutti i percorsi di impegno, tutte le vie incontro all’umano che possiamo e dobbiamo percorrere, divengono pii desideri e mancano di concretezza», spiega. «Il Vangelo della genealogia di Gesù dimostra come il Signore sia l’origine della storia e come ogni cosa ed evento tendano a Lui, perché tutto è stato fatto per mezzo della sua esistenza viva. Quindi niente e nessuno è veramente distante da Dio».
Da qui il monito e l’auspicio: «Il punto su cui giocarsi è risvegliare questa domanda di Cristo e sentirla dentro di noi in ogni momento della vita, negli affetti, nello studio, nel progettare il futuro, che, oggi, è particolarmente difficile. In voi vedo un entusiasmo straordinario, una grande energia, ma pare che il mondo e la società continuamente vi ripetano: “Non stiamo preparandovi un futuro”. Sappiate, allora, che il Signore, che vi conosce a uno a uno, ha certamente in serbo per voi un progetto. Non abbassate “il tiro”, non abbandonate i vostri sogni, continuate a cercare gli spazi per vivere la fede nelle comunità, in parrocchia, tra gli amici. Non sentitevi mai soli».
Tema della seconda serata (19 novembre, ore 20.45 – 22.30) sarà “Veniva nel mondo la luce vera” (Mt 2, 1-12).