Presentiamo gli appuntamenti diocesani del percorso «Seguimi» rivolto ai giovani e i quattro criteri di discernimento che quest'anno li guideranno nella loro sequela di Gesù.
Il cammino dell’anno per i 18/19enni e i giovani è connotato dalla sequela («Seguimi! E in ogni istante sarà Tutto perchè Sono qui»), che diviene reale scegliendo il “bene”, cioè educandosi al “Pensiero di Cristo”. Tutti insieme desideriamo invitarci e accompagnarci a “fare discernimento”, ad “essere sequela”, conoscendo e riconoscendo almeno quattro criteri di discernimento che l’esperienza quotidiana ci presenta ed offre.
– PRIMO CRITERIO DI DISCERNIMENTO
Redditio Symboli (30 settembre 2016)
Cosa possiamo fare di buono?
Non ci sono parentesi nella vita ed anche l’esperienza della “mancanza” rivela la “presenza di Dio”. Questa “mancanza o inquietudine” è un primo criterio di discernimento nel cammino di sequela.
– SECONDO CRITERIO DI DISCERNIMENTO
Esercizi spirituali di Avvento (14, 15, 16 novembre 2016)
“Come avverrà questo?” Lc 1,34
L’intuizione del vero
Attraverso la contemplazione della vicenda di Maria, ci proponiamo di considerare, dopo l’esperienza della “mancanza”, quella della “presenza di Dio”, della sua “irruzione” nella nostra vita. Viene così offerto questo secondo criterio di discernimento: le intuizioni del vero, le esperienze di “Gesù nella mia vita”.
– TERZO CRITERIO DI DISCERNIMENTO
Esercizi spirituali (Quaresima 2017)
“Ne proposero due” (At 1,23)
Nella comunione, me stesso
La vicenda di Mattia sarà occasione per riconoscere nell’esperienza dell’essere preso a servizio un terzo criterio di discernimento. La chiamata della Chiesa, nelle sue varie forme, non è infatti il tentativo di riempire una casella rimasta vuota. Inoltre, la sequela non è mai individuale, ma sempre ecclesiale.
– Via Crucis guidata dall’Arcivescovo con il Santo Chiodo e la Croce di San Carlo nelle zone pastorali (Quaresima 2017)
“Comincia oggi e continua domani” (Francesco, Omelia, 31 luglio 2016)
Nella scarsa presenza del mondo giovanile alla vita ecclesiale si attesta in modo drammatico la separazione tra fede e vita. La partecipazione entusiasta, tra il milione di giovani a Cracovia, di circa seimila ragazze e ragazzi provenienti dalla nostra diocesi è un segno incoraggiante cui dobbiamo dare continuità. (A. Scola, Indicazioni per Educarsi al pensiero di Cristo, Anno Pastorale 2016-2017, pag. 15.).
Queste due occasioni e appuntamenti ci consegnano quindi il terzo criterio di discernimento: la comunità o la comunione.
– QUARTO CRITERIO DI DISCERNIMENTO
Traditio Symboli (8 aprile 2017)
“Un segno evidente è avvenuto per opera loro” (At 4,16)
La testimonianza pubblica nell’ambiente (scuola, lavoro, quartiere) in cui la comunione tra cristiani – nel rispetto della pluriformità nell’unità – si manifesti come conveniente alla felicità e alla libertà di ogni uomo, è il frutto della sequela, è la sequela nella sua luminosa pienezza.
Un discernimento, una sequela, che non conduce ad una “visibilità”, a delle evidenze, è un discernimento “bloccato”, “limitato” o addirittura “non reale”. Questo sarà il quarto Criterio.