Sarà un anno oratoriano PIENO DI VITA non solo per le attività e le proposte che faremo a ragazzi e ragazze ma soprattutto per la testimonianza che sapremo dare del dono di una vita piena, che abbiamo saputo riempire di significato e di azioni buone, incontrando il Signore Gesù. È Lui il Pane della vita, il Pane dal Cielo, che ci viene donato perché la nostra vita sia stracolma del suo amore. La vita è un dono ricevuto da restituire spendendolo per gli altri, imparando che cosa significa "dare la vita". Chiederemo a ragazzi e ragazze di incamminarsi con entusiasmo in compagnia di Gesù Risorto alla scoperta della vocazione ad amare, che vale per tutti e che prende forma nell'esistenza di ciascuno. La proposta dell'anno oratoriano PIENO DI VITA è presentata nel fascicolo che abbiamo inviato nel mese di agosto 2023, in allegato a Il Gazzettino della Fom n. 6.
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Abbiamo ricevuto dal Signore Gesù una pienezza di vita che si traduce in dono e nella vocazione ad amare, che è comune a tutti noi che abbiamo creduto nel Risorto. Lui dà la vita in abbondanza e ci nutre con il “Pane dal Cielo” che è il dono di sé stesso per la vita del mondo.
Il cuore dell’anno oratoriano 2023-2024 PIENO DI VITA starà nella nostra capacità di dare testimonianza ai più giovani che la vita è un dono ricevuto, qualcosa di prezioso che rende ciascuno di noi unico e originale! Abbiamo buone ragioni per comunicare a ragazzi e ragazze la gioia del Vangelo. Abbiamo una proposta che tende a valorizzare la vita di ognuno di loro, nel quale ciascuno viene chiamato a partecipare e a vivere la gioia di una comunità che si apre agli altri.
Ai ragazzi proponiamo di fare esperienza dell’incontro con Gesù. Lui è il PIENO DI VITA! Chiediamo ai ragazzi di credere in Lui, di sforzarsi e darsi da fare per seguirlo e realizzare la loro vita con Gesù, fino alla fine.
Per farci carico della proposta della fede, non ci tiriamo indietro e tiriamo fuori tutte le nostre forze migliori, perché i ragazzi possano farne esperienza. Lo facciamo perché crediamo che ne va della loro stessa vita, perché crediamo che il Vangelo sia la migliore scommessa per una vita buona e sia la promessa che si realizza di una vita felice, che dura per sempre!
L’anno oratoriano PIENO DI VITA è come un vortice che potrà travolgere la vita dei ragazzi? Dipende dalle comunità educanti e dall’impegno e dalla generosità di tanti che si metteranno all’opera per dare testimonianza di una vita piena.
Siamo chiamati ancora una volta ad annunciare Gesù. Ad annunciare che possiamo incontrare Gesù perché Lui per primo desidera incontrarci e donarci la sua vita in «pienezza».
In questa ricerca di un incontro, che è reciproca, possiamo chiedere a ragazzi e ragazze di entrare nelle «condizioni» (da creare e favorire per loro da parte nostra!) che mantengono la nostra amicizia con il Signore: l’ascolto della sua Parola; la frequenza della preghiera e della vita sacramentale; la vita nella comunità per celebrare insieme e, soprattutto, esercitarci insieme nella fraternità; la pratica della carità, sia nel servizio in oratorio e verso i poveri e i sofferenti sia nelle azioni quotidiane relative ai nostri impegni e alle nostre relazioni, in famiglia, a scuola, nello sport.
L’oratorio si confermerà così espressione di una comunità che educa e accoglie il protagonismo di ragazzi, preadolescenti e adolescenti, stando loro accanto, dimostrando loro che «ci sono», non lasciandoli soli in quei passaggi di vita dove la presenza di una figura più grande può fare la differenza.
Per favorire il PIENO DI VITA si può lavorare come comunità educante su quell’iniezione di fiducia e di vita che è la stima. Insieme possiamo costruire modalità per fortificare la stima di sé e alimentare la stima verso gli altri. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno della nostra stima e di lavorare sulla stima reciproca, riscattando la loro vita dalla mediocrità e puntando in alto, avendo chi li sostiene nello slancio.
Un oratorio PIENO DI VITA che vive la fede sa che il Signore agisce nella vita delle persone, non solo quelle che sono «arrivate» o hanno già fatto chissà quale «professione di fede», ma tutte quelle che si stanno sforzando di fare del bene, di accettare una richiesta di aiuto, di farsi dono per gli altri, di accogliere un invito con generosità, che si stanno sforzando di vivere una vita buona.
Un oratorio PIENO DI VITA è un’esplosione di vita! Ama la vita di ogni ragazzo o ragazza, desidera incontrarla e farne esperienza. Vuole arricchirsi della vita degli altri e dell’Altro. Non si stanca di convocare e proporre nuove possibilità di incontro. Si tratta di avere una tensione continua perché, dentro l’oratorio, non ci sia mai il senso di «vuoto», soprattutto il senso di «vuoto di vita», vuoto esistenziale, di noia, di indifferenza, di maldicenza, di lamento, di mediocrità, di tristezza.
Al vuoto di vita si risponde con il PIENO DI VITA, che prende corpo dal «nutrimento» che ciascuno di noi fa della vita del Signore Gesù e si manifesta con il «frutto del suo Spirito», che è «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5, 22). Contro queste cose non ci sono limiti!
L’icona biblica dell’anno oratoriano 2023-2024 PIENO DI VITA sarà il brano tratto dal Vangelo secondo Giovanni al capitolo 6 (vv. 24-35). È il vangelo della IV domenica dopo il Martirio (24 settembre 2023), giorno fissato per la Festa di apertura degli oratori. Potrà essere ripreso durante l’anno pastorale, riportando l’attenzione sul Signore Gesù, l’unico che è PIENO DI VITA, perché Lui è il «Pane della vita», il «Pane dal Cielo», che colma ogni nostra fame e ogni nostra sete!
È così, attraverso l’eucaristia e il dono della sua stessa vita, che noi possiamo ricevere da Lui la vita piena, fare il PIENO DI VITA. La vita che ci dona il Signore proviene dal suo sacrificio, dall’offerta di sé stesso per amore; ha questa caratteristica: è una vita donata, consumata per essere dono, offerta in sacrificio, che ha preso la forma del pane, per diventare nutrimento di vita per tutti!
Il logo PIENO DI VITA rappresenta un vortice alimentato dal «Pane dal Cielo», che è il Signore Gesù, il Figlio di Dio inviato dal Padre, per dare la vita al mondo. È lui che dona sé stesso perché noi possiamo avere la vita e averla in abbondanza. È lui il «Pane di Dio, Colui che discende dal cielo» e che si mette in mezzo alle nostre vicende quotidiane, per riempirle della sua stessa vita e del dono luminoso dello Spirito Santo.
Con Gesù possiamo fare il PIENO DI VITA e metterci in movimento, con una forza capace di contagiare di vita il mondo.
Introduzione di don Stefano Guidi
Messaggio per la Festa di apertura degli oratori