Attraverso alcuni appuntamenti proponiamo al giovane di "uscire" attraverso la comunione educandolo, contemporaneamente, ad una appartenenza.
I giovani, se da una parte hanno allergia alle istituzioni, è altrettanto vero che sono alla ricerca di relazioni significative in comunità autentiche e di contatti personali con testimoni luminosi e coerenti (cfr. RP 5.1.10). Il rischio di rinchiudersi in un’appartenenza elitaria e giudicante fu già una grande tentazione presente nella cerchia dei discepoli di Gesù. La comunità cristiana è chiamata ad uscire dalla presunzione di vedere con i propri occhi (cfr. Gv 9,41) e di giudicare con criteri diversi da quelli che vengono da Dio. «Rispetto al passato, dobbiamo abituarci a percorsi di avvicinamento alla fede sempre meno standardizzati e più attenti alle caratteristiche personali di ciascuno» (DP III, 4). La comunità cristiana vive così di diversi livelli di appartenenza, riconosce con gratitudine i piccoli passi di ognuno e cerca di valorizzare il seme della grazia presente in ciascuno, offrendo a tutti rispetto, amicizia e accompagnamento. (Instrumentum laboris, n.175, 176, 177)
L’educatore conosce che il cammino non è solitario, ma è di un popolo. Ecco che gli appuntamenti diocesani degli Esercizi di Avvento e della Via Crucis nella propria Zona pastorale, delle Veglie di Redditio Symboli, Missionaria e in Traditione Symboli, ne saranno la plastica manifestazione, proponendo così al giovane di “USCIRE” attraverso la comunione ed educandolo, contemporaneamente, ad una appartenenza.
Ecco le iniziative finalizzate ad “uscire” nel corso dell’anno pastorale 2018-2019:
– Redditio Symboli
– Tempo di Avvento: gli esercizi spirituali
– Veglia missionaria
– Via Crucis nelle zone pastorali
– Traditio Symboli