Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi

di Michelangelo Longo
Alleanza Cattolica Milano

 

Nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, Papa Francesco ripropone il tema del “tempo superiore allo spazio”. Per spiegarne il significato, al numero il Papa propone la parabola del grano e della zizzania (cfr Mt 13, 24-30): il nemico può occupare lo spazio del Regno e causare danno con la zizzania, ma è vinto dalla bontà del grano che si manifesta con il tempo. Più nel concreto, “Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi”.

 

Nella Milano sempre affannata a risolvere problemi si nasconde la drammatica realtà del nostro prossimo, vittima dell’ossessione di ottenere risultati immediati, della cultura dell’effimero, dell’immediato, della occupazione dello spazio. L’efficienza senza anima ci ha resi “sazi e disperati”. Una disperazione talmente profonda che solo il tocco dell’Infinito può scuotere e può iniziare quel processo di “rientro in sé” necessario alla ricostruzione della nostra vita, a riorientare il nostro dinamismo verso le “cose” che contano, alzando lo sguardo verso l’orizzonte che può ridare un senso al nostro agire: la salvezza eterna.

 

In questo senso, la visita del Papa è il segno da cui ripartire per rinnovare lo slancio verso la nuova evangelizzazione. Misericordia e Bellezza, specchi della grandezza di Dio, il solo capace di rompere il turbinio della conquista degli spazi, sono le vie indicate per rispondere al desiderio di senso che solo riposa in Dio.