La struttura è quella della tradizione dell’opera lirica e il testo manzoniano è stato rispettato. Eppure i Promessi Sposi di Michele Guardì si confermano un’opera moderna. Della modernità ha sicuramente le musiche vigorose e coinvolgenti di Pippo Flora, ma soprattutto i temi affrontati: la fede, la giustizia, il potere, l’amore… In effetti, «nei Promessi Sposi c’è tutto», ha dichiarato Guardì, già protagonista di produzioni per il piccolo schermo, per il quale trasformare in musical il capolavoro manzoniano è stato realizzare un sogno.
La tournée ha già portato lo spettacolo in giro per l’Italia in prestigiosi teatri. A Milano sarà al Teatro Arcimboldi dal 22 al 25 marzo. Quello milanese, in realtà, è un ritorno, dopo il trionfale debutto del 2010 prima in Duomo, quindi allo stadio di San Siro e infine agli Arcimboldi. Per celebrare il grandioso romanzo italiano, saliranno sul palco dieci protagonisti, dieci comprimari, quaranta ballerini e coristi. Uno spettacolo davvero in grande, per cui sono stati realizzati costumi, coreografie e una scenografia tipici di un imponente teatro musicale.
«Lo spettacolo è arricchito da una nuova messa in scena – ha annunciato il regista -, che sottolinea gli aspetti più emotivi oltre che spettacolari». Rimane invariato il cast, che vedrà Graziano Galatone nel ruolo di Renzo, Noemi Smorra in quello di Lucia e Giò Di Tonno nelle vesti di Don Rodrigo. La novità riguarda la Monaca di Monza, che nella tappa milanese,sarà interpretata da Rosalia Misseri.
Info: www.teatroarcimboldi.it