La fede è incontro personale con Gesù e decisione di affidarsi a lui per avere speranza di vita, per avere vera conoscenza di Dio, per riconoscere la verità di noi stessi.
Gesù rivolge a tutti coloro che si lasciano raggiungere dalla sua parola l’invito a rinnovare l’alleanza con Dio: questa è la sua missione. Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. … Tutto questo però viene da Dio che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione(cfr 2Cor 5,15.18).
Come scrive Papa Benedetto XVI: «La Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento. La Chiesa “prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”, annunziando la passione e la morte del Signore fino a che egli venga (cfr 1Cor 11,26). Dalla virtù del Signore risuscitato trae la forza per vincere con pazienza e amore le afflizioni e le difficoltà, che le vengono sia dal di dentro che dal di fuori, e per svelare in mezzo al mondo, con fedeltà anche se non perfettamente, il mistero di lui, fino a che alla fine dei tempi esso sarà manifestato nella pienezza della luce». L’Anno della fede, in questa prospettiva, è un invito a un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo. Nel mistero della sua morte e risurrezione, Dio ha rivelato in pienezza l’Amore che salva e chiama gli uomini alla conversione di vita mediante la remissione dei peccati (cfr At 5,31) (Porta Fidei,6).
La Chiesa ha dunque ricevuto il ministero della riconciliazione e perciò mi rivolgo a tutti i fedeli all’inizio di questo tempo di Quaresima per rinnovare l’invito dell’apostolo: lasciatevi riconciliare con Dio!
(tratto dalla lettera per la Quaresima 2013)