La porta San Michele, le arcate e la Grotta formano insieme il terzo luogo giubilare. I sette archi, che conducono alla grotta, richiamano le “porte sante” che i pellegrini a Roma ben conoscono. Sotto ciascuna arcata è stato collocato un mosaico che raffigura la Madonna con il Bambino. La madre di Gesù invita pertanto anche oggi, come già fece 150 anni fa con i piccoli, ad «Andate a bere alla sorgente» come gesto di purificazione che porta salute e salvezza. Il Figlio di Dio che ci accompagna verso la grotta, invece, chiede di ripetere, lungo il cammino, l’invocazione che ha contraddistinto i credenti d’ogni tempo: «Il Signore è la mia roccia!». Così, sul tema, Benedetto XVI ha ricordato ai giovani incontrati in Polonia nel 2006: «Cari amici, meditando le parole di Cristo sulla roccia come fondamento adeguato per la casa, non possiamo non rilevare che l’ultima parola è una parola di speranza. (…) In questa sua parola c’è una straordinaria fiducia nella forza del fondamento, la fede che non teme smentite perché confermata dalla morte e risurrezione di Cristo».