10 Agosto
S. LORENZO, DIACONO E MARTIRE
festa
UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
La nostra lode accogli,
o Creatore eterno delle cose,
che, notte e giorno avvicendando, rendi
più vario e grato il tempo.
Alta regna la notte
e già s’ode il canto del gallo,
gioioso presagio di luce
all’ansia del viandante.
Si desta allora e ad oriente appare
la stella palpitante del mattino,
la torma squagliasi dei vagabondi,
abbandonando i vicoli del male.
Il gallo canta. La sua voce placa
il furioso fragore dell’onda;
e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,
la colpa asterge con lacrime amare.
Orsù leviamoci animosi e pronti:
tutti risveglia il richiamo del gallo
e gli indolenti accusa che si attardano
sotto le coltri dormigliando ancora.
Il gallo canta. Torna la speranza:
l’infermo sente rifluir la vita,
il sicario nasconde il suo pugnale,
negli smarriti la fede rivive.
Gesù Signore, guardaci pietoso,
quando, tentati, incerti vacilliamo:
se tu ci guardi, le macchie si dileguano
e il peccato si stempera nel pianto.
Tu, vera luce, nei cuori risplendi,
disperdi il torpore dell’anima:
a te sciolga il labbro devoto
la santa primizia dei canti.
Gloria a Dio Padre
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito Santo
nella distesa dei secoli. Amen.
Vita dei santi, Cristo, unica via,
o sola speranza del mondo,
o sorgente di pace e di giustizia,
voci e cuori a te inneggiano.
Se qualche luce di virtù tu vedi,
ogni parola vera,
ogni infiammata volontà di bene,
è, Signore, tua grazia.
Dona quiete ai tempi incerti, salda
custodisci la fede,
rinvigorisci i deboli,
perdona i peccatori.
Gloria si canti al Padre
e all’unico suo Figlio,
dolce si levi la lode allo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Cantico Sap 3,1-9
Ant. 1 Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, * non le toccherà nessun tormento. †
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, *
non le toccherà nessun tormento.
† Agli occhi degli stolti parve che morissero; *
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro dipartita da noi una rovina, *
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, *
piena di immortalità è la loro speranza.
In cambio di una breve pena *
riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati *
e di sé li ha trovati degni;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo *
e li ha graditi come un olocausto.
I giusti nel giorno del loro giudizio risplenderanno; *
correranno qua e là, come scintille nella stoppia.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli *
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Comprenderanno la verità quanto confidano in lui; *
coloro che gli sono fedeli
vivranno presso di lui nell'amore,
perché grazia e misericordia *
sono riservate ai suoi eletti.
Gloria.
Ant. 1 Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, * non le toccherà nessun tormento.
Cantico Sap 5,1-6.14-15
Ant. 2 Rallegratevi ed esultate, martiri santi di Cristo: * grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Il giusto starà con grande fiducia †
di fronte a quanti lo hanno oppresso *
e a quanti han disprezzato le sue sofferenze.
Costoro vedendolo
saran presi da terribile spavento, *
saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa.
Pentiti, diranno fra di loro, *
gemendo nello spirito tormentato:
«Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso *
e che stolti abbiam preso a bersaglio
del nostro scherno;
giudicammo la sua vita una pazzia *
e la sua morte disonorevole.
Perché ora è considerato tra i figli di Dio *
e condivide la sorte dei santi?
Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; †
la luce della giustizia non è brillata per noi, *
né mai per noi si è alzato il sole.
La speranza dell'empio
è come pula portata dal vento, *
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta,
come fumo dal vento è dispersa, *
si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno.
I giusti al contrario vivono per sempre, †
la loro ricompensa è presso il Signore *
e l'Altissimo ha cura di loro.
Gloria.
Ant. 2 Rallegratevi ed esultate, martiri santi di Cristo: * grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Cantico Sir 51,1-12
Ant. 3 Allietatevi, santi, al cospetto dell’Agnello: * dal principio del mondo vi è preparato il regno.
Ti glorificherò, Signore mio re, *
ti loderò, Dio mio salvatore;
glorificherò il tuo nome, *
perché fosti mio protettore e mio aiuto
e hai liberato il mio corpo dalla perdizione, †
dal laccio di una lingua calunniatrice, *
dalle labbra che proferiscono menzogne;
di fronte a quanti mi circondavano *
sei stato il mio aiuto e mi hai liberato,
secondo la tua grande misericordia *
e per il tuo nome,
dai morsi di chi stava per divorarmi, *
dalla mano di quanti insidiavano alla mia vita,
dalle molte tribolazioni di cui soffrivo, †
dal soffocamento di una fiamma avvolgente, *
e dal fuoco che non avevo acceso,
dal profondo seno degli inferi, *
dalla lingua impura e dalla parola falsa.
Una calunnia di lingua ingiusta *
era giunta al re.
La mia anima era vicina alla morte, *
la mia vita era alle porte degli inferi.
Mi assalivano dovunque *
e nessuno mi aiutava;
mi rivolsi per soccorso agli uomini, *
ma invano.
Allora mi ricordai delle tue misericordie, Signore, *
e delle tue opere che sono da sempre,
perché tu liberi quanti sperano in te, *
li salvi dalla mano dei nemici.
Ed innalzi dalla terra la mia supplica; *
pregai per la liberazione dalla morte.
Esclamai: «Signore, mio padre tu sei *
e autore della mia salvezza,
non mi abbandonare nei giorni dell'angoscia, *
nel tempo dello sconforto e della desolazione.
Io loderò sempre il tuo nome; *
canterò inni a te con riconoscenza».
La mia supplica fu esaudita; †
tu mi salvasti infatti dalla rovina *
e mi strappasti da una cattiva situazione.
Per questo ti ringrazierò e ti darò lode, *
benedirò il nome del Signore.
Gloria.
Ant. 3 Allietatevi, santi, al cospetto dell’Agnello: * dal principio del mondo vi è preparato il regno.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA At 6,1-6;8,1.4-8
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
(Dopo l’uccisione di Stefano) scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria.
Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio.
Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo. E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva. Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati. E vi fu grande gioia in quella città.
RESPONSORIO
Martire degno di Cristo, il levita Lorenzo
nell’infocato spasimo non rinnegò il Signore.
Così divenne vittima e ministro del sacrificio.
O splendido spettacolo!
Raduna le schiere dei poveri
e additandole dice:
«Ecco il vero tesoro della Chiesa».
Così divenne vittima e ministro del sacrificio.
SECONDA LETTURA
Dal trattato su «I doveri» di sant’Ambrogio, vescovo.
Preferii consegnarvi uomini liberi che conservare dell'oro. Questa moltitudine di prigionieri, questo schieramento è più bello della bellezza dei calici. A tale scopo l'oro del Redentore doveva servire a riscattare coloro che erano in pericolo. Riconosco che il sangue di Cristo versato nell'oro non solo rosseggiò, ma anche col dono del riscatto vi impresse la virtù della carità divina.
Tale oro il santo martire Lorenzo conservò per il Signore. Infatti, a chi gli chiedeva i tesori della Chiesa promise di mostrarli. Il giorno seguente condusse i poveri. Interrogato dove fossero i tesori promessi, indicò i poveri dicendo: «Questi sono i tesori della Chiesa». E sono veramente tesori quelli in cui c'è Cristo, in cui c'è la fede di Cristo. Infine l'Apostolo dice: «Abbiamo codesto tesoro in vasi di coccio» (2 Cor 4, 7). Quali tesori più preziosi ha Cristo di quelli nei quali ha detto di trovarsi? Così infatti sta scritto: «Ho avuto fame, e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete, e mi avete dato da bere; ero pellegrino, e mi avete ospitato» (Mt 25, 35). E più sotto: «Ciò che avete fatto ad uno di questi, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40). Quali tesori più preziosi ha Gesù di quelli nei quali ama mostrarsi?
Tali tesori mostrò Lorenzo e vinse perché nemmeno il persecutore potè sottrarglieli. Ioachin, che durante l'assedio custodiva l'oro invece di distribuirlo per procurare cibo, si vide spogliato dell'oro e trascinato in schiavitù (cfr. 2 Re 24, 13-15). Lorenzo, che aveva preferito distribuire ai poveri l'oro della Chiesa piuttosto che metterlo da parte per il persecutore, ottenne, per la singolare accortezza della sua preveggenza, la ricca corona del martirio. Forse fu detto a san Lorenzo: «Non avresti dovuto distribuire i tesori della Chiesa, vendere i vasi dei sacramenti»?
Bisogna che quest'incarico sia compiuto con fede sincera e saggia previdenza. Certamente, se uno ne ricava vantaggio personale, commette un delitto; ma se distribuisce ai poveri il ricavato, riscatta un prigioniero, compie opera di misericordia. Nessuno può dire: «Perché il povero vive?» Nessuno può lamentarsi perché sono stati allargati gli spazi per seppellire le spoglie dei fedeli; nessuno può dolersi perché i cristiani defunti riposano in una tomba. In questi tre casi è lecito spezzare, fondere, vendere i vasi della Chiesa, anche se già consacrati.
Bisogna che non esca di chiesa il vaso sacro nella sua forma, perché la funzione del sacro calice non si trasformi in usi empi. Perciò, prima di tutto, si cercarono nell'ambito della chiesa vasi non consacrati; poi ridotti in pezzi, infine fusi, furono distribuiti ai bisognosi in particelle e servirono anche al riscatto dei prigionieri. Se poi mancano vasi nuovi e sicuramente non consacrati per gli usi sopra ricordati, penso che tutti possano essere trasformati senza offesa di Dio.
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra di adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
Lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
Dio, creatore e ordinatore del mondo, che hai santificato questo giorno col martirio del santo levita Lorenzo, libera, ti supplichiamo, dal fuoco eterno quanti onoriamo i meriti di questo grande testimone di Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. «Per la grazia di Dio sono quello che sono, * e la sua grazia in me non è stata vana».
Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. «Per la grazia di Dio sono quello che sono, * e la sua grazia in me non è stata vana».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
Dio, creatore e ordinatore del mondo, che hai santificato questo giorno col martirio del santo levita Lorenzo, libera, ti supplichiamo, dal fuoco eterno quanti onoriamo i meriti di questo grande testimone di Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Sap 10,15-21;11,1-4
Ant. 1 Provami col fuoco, o Dio, * non troverai malizia.
La Sapienza liberò un popolo santo
e una stirpe senza macchia *
da una nazione di oppressori.
Entro nell'anima di un servo del Signore *
e si oppose con prodigi
e con segni a terribili re.
Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, *
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne loro riparo di giorno *
e luce di stelle nella notte.
Fece loro attraversare il Mar Rosso, *
guidandoli attraverso molte acque;
sommerse invece i loro nemici *
e li rigettò dal fondo dell'abisso.
Per questo i giusti spogliarono gli empi †
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo *
e lodarono concordi
la tua mano protettrice,
perché la sapienza
aveva aperto la bocca dei muti *
e aveva sciolto la lingua degli infanti.
Essa fece riuscire le loro imprese *
per mezzo di un santo profeta:
attraversarono un deserto inospitale, †
fissarono le tende
in terreni impraticabili, *
resistettero agli avversari,
respinsero i nemici.
Quando ebbero sete,
ti invocarono *
e fu data loro acqua
da una rupe scoscesa,
rimedio contro la sete
da una dura roccia.
Gloria.
Ant. 1 Provami col fuoco, o Dio, * non troverai malizia.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Egli donò largamente ai poveri, * la sua giustizia rimane per sempre.
Sal 149
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Egli donò largamente ai poveri, * la sua giustizia rimane per sempre.
Salmo diretto Sal 111
Beato l’uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
Il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s’innalza nella gloria.
L’empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Ravviva nella tua Chiesa, o Dio, gli esempi sublimi del diacono Lorenzo, che per l’amore verso di te e verso il prossimo gloriosamente rifulse; fa’ che, imitandone la carità e la costanza nel sopportare il dolore, ci conformiamo sempre più a Cristo crocifisso, che vive e regna nei secoli dei secoli.
INNO
Il capo dei diaconi Lorenzo,
glorioso quasi come i santi apostoli,
l’identica fede romana
onorò di un’eguale corona.
A lui, sulla via del martirio,
il vescovo Sisto predisse:
“Non piangere, figlio mio,
che fra tre giorni mi segui”.
Così, mistico erede,
impavido assiste al supplizio
e pietosamente contempla
la sorte che sarà sua.
E già si allieta del suo martirio:
non è impugnabile la successione,
dichiarata da un testamento
che fu segnato col sangue.
Dopo i tre giorni gli impongono
di consegnare i tesori:
docile e mite annuendo,
prepara un’arguta vittoria.
O splendido spettacolo!
Raduna le schiere dei poveri
e additandole dice:
“Ecco il vero tesoro della Chiesa”.
Ricchezze nostre giuste e perenni
sono davvero i poveri;
ma la derisa avidità di indigna,
con le fiamme si vendica.
Però si ustiona da sé il carnefice
e fugge dalla sua vampa.
“Eccomi a punto – Lorenzo dice –,
mangiatemi, se volete”.
Al Padre, all’unico Figlio,
allo Spirito santo
gloria lieti cantiamo
per tutti i secoli. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, morto e risorto, unica ragione della nostra vita, si levi la voce dei redenti:
Gesù, vero Dio, che ti sei umiliato nell’obbedienza, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima sacra, che hai effuso il tuo sangue sull’altare della croce, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Figlio di Dio, fortezza dei martiri, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Signore, che hai sofferto e sei stato riconosciuto re dell’universo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Salvatore crocifisso, che sei stato assunto nella gloria, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Sposo della Chiesa, che sempre le sei vicino, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118,97-104 XIII (Mem)
Ant. 1 Sono più saggio dei miei maestri, * perché medito i tuoi insegnamenti.
Quanto amo la tua legge, Signore; *
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, *
perché sempre mi accompagna.
Sono più saggio di tutti i miei maestri, *
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani, *
perché osservo i tuoi precetti.
Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, *
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi, *
perché sei tu ad istruirmi.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: *
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, *
per questo odio ogni via di menzogna.
Gloria.
Ant. 1 Sono più saggio dei miei maestri, * perché medito i tuoi insegnamenti.
Salmo 73
I (1-12)
Ant. 2 Dio è il nostro re, * ha operato la salvezza sulla terra.
O Dio, perché ci respingi per sempre, *
perché divampa la tua ira
contro il gregge del tuo pascolo?
Ricordati del popolo *
che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, *
il monte Sion, dove hai preso dimora.
Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: *
il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, *
issarono i loro vessilli come insegna.
Come chi vibra in alto la scure *
nel folto di una selva,
con l’ascia e con la scure *
frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, *
hanno profanato e demolito
la dimora del tuo nome;
pensavano: «Distruggiamoli tutti»; *
hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.
Non vediamo più le nostre insegne, †
non ci sono più profeti *
e tra di noi nessuno sa fino a quando.
Fino a quando, o Dio, insulterà l’avversario, *
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
Perché ritiri la tua mano *
e trattieni in seno la destra?
Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, *
ha operato la salvezza nella nostra terra.
Gloria.
Ant. 2 Dio è il nostro re, * ha operato la salvezza sulla terra.
II (13-23)
Ant. 3 Non abbandonare alle fiere, Signore, * la vita di chi ti loda.
Tu con potenza hai diviso il mare, *
hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.
Al Leviatàn hai spezzato la testa, *
lo hai dato in pasto ai mostri marini.
Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire, *
hai inaridito fiumi perenni.
Tuo è il giorno e tua è la notte, *
la luna e il sole tu li hai creati.
Tu hai fissato i confini della terra, *
l’estate e l’inverno tu li hai ordinati.
Ricorda: il nemico ha insultato Dio, *
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda, *
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sii fedele alla tua alleanza; *
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L’umile non torni confuso, *
l’afflitto e il povero lodino il tuo nome.
Sorgi, Dio, difendi la tua causa, *
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici; *
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
Gloria.
Ant. 3 Non abbandonare alle fiere, Signore, * la vita di chi ti loda.
Terza
LETTURA BREVE 2 Cor 9,6
Fratelli, tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.
Ai poveri donò largamente.
Ai poveri donò largamente. * Alleluia, alleluia.
La sua giustizia rimane per sempre.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ai poveri donò largamente. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Fratelli, tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Sir 51,8.12
Mi ricordai delle tue misericordie, Signore, e delle tue opere che sono da sempre, perché tu liberi quanti sperano in te, li salvi dalla mano dei nemici. Per questo ti ringrazierò e ti loderò, benedirò il nome del Signore.
I poveri mangeranno e saranno saziati.
I poveri mangeranno e saranno saziati. * Alleluia, alleluia.
Loderanno il Signore quanti lo cercano.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
I poveri mangeranno e saranno saziati. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Ravviva nella tua Chiesa, o Dio, gli esempi sublimi del diacono Lorenzo, che per l’amore verso di te e verso il prossimo gloriosamente rifulse; fa’ che, imitandone la carità e la costanza nel sopportare il dolore, ci conformiamo sempre più a Cristo crocifisso, che vive e regna nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Sir 31,8-9
Beato il ricco, che è trovato senza macchia, che non corre dietro all'oro. Chi è costui? noi lo proclameremo beato, perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
Provami col fuoco.
Provami col fuoco. * Alleluia, alleluia.
Non troverai malizia.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Provami col fuoco. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Dio, creatore e ordinatore del mondo, che hai santificato questo giorno col martirio del santo levita Lorenzo, libera, ti supplichiamo, dal fuoco eterno quanti onoriamo i meriti di questo grande testimone di Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
Ravviva nella tua Chiesa, o Dio, gli esempi sublimi del diacono Lorenzo, che per l’amore verso di te e verso il prossimo gloriosamente rifulse; fa’ che, imitandone la carità e la costanza nel sopportare il dolore, ci conformiamo sempre più a Cristo crocifisso, che vive e regna nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioSECONDI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
Più che per messe copiosa
o vendemmia felice,
il nostro cuore in festa
canti di gioia
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
INNO
Il capo dei diaconi Lorenzo,
glorioso quasi come i santi apostoli,
l’identica fede romana
onorò di un’eguale corona.
A lui, sulla via del martirio,
il vescovo Sisto predisse:
“Non piangere, figlio mio,
che fra tre giorni mi segui”.
Così, mistico erede,
impavido assiste al supplizio
e pietosamente contempla
la sorte che sarà sua.
E già si allieta del suo martirio:
non è impugnabile la successione,
dichiarata da un testamento
che fu segnato col sangue.
Dopo i tre giorni gli impongono
di consegnare i tesori:
docile e mite annuendo,
prepara un’arguta vittoria.
O splendido spettacolo!
Raduna le schiere dei poveri
e additandole dice:
“Ecco il vero tesoro della Chiesa”.
Ricchezze nostre giuste e perenni
sono davvero i poveri;
ma la derisa avidità di indigna,
con le fiamme si vendica.
Però si ustiona da sé il carnefice
e fugge dalla sua vampa.
“Eccomi a punto – Lorenzo dice –,
mangiatemi, se volete”.
Al Padre, all’unico Figlio,
allo Spirito santo
gloria lieti cantiamo
per tutti i secoli. Amen.
RESPONSORIO
«Non temere, mio servo – dice il Signore –.
Se dovrai passare in mezzo al fuoco,
la fiamma non ti potrà bruciare.
Non ti avvolgerà l’odore del rogo.
Vieni, amministratore buono e fedele;
ti accolgano i miei angeli.
Non ti avvolgerà l’odore del rogo».
SALMODIA
Ant. Scrutami, Signore, e mettimi alla prova; * raffinami al fuoco il cuore e la mente.
Salmo 25
Signore, fammi giustizia: †
nell’integrità ho camminato, *
confido nel Signore, non potrò vacillare.
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, *
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi *
e nella tua verità dirigo i miei passi.
Non siedo con uomini falsi *
e non frequento i simulatori.
Odio l’alleanza dei malvagi, *
non mi associo con gli empi.
Lavo nell’innocenza le mie mani *
e giro attorno al tuo altare, Signore,
per far risuonare voci di lode *
e per narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove dimori *
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non travolgermi insieme ai peccatori, *
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,
perché nelle loro mani è la perfidia, *
la loro destra è piena di regali.
Integro è invece il mio cammino; *
riscattami e abbi misericordia.
Il mio piede sta su terra piana; *
nelle assemblee benedirò il Signore.
Salmo 133
Ecco, benedite il Signore, *
voi tutti, servi del Signore;
voi che state nella casa del Signore *
durante le notti.
Alzate le mani verso il tempio *
e benedite il Signore.
Da Sion ti benedica il Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Salmo 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. Beati gli operatori di pace, beati i puri di cuore, * perché vedranno Dio.
PRIMA ORAZIONE
Tu che rinvigorisci la fede e sorreggi la nostra stanchezza, o Dio forte e buono, sull’esempio e per le preghiere del martire Lorenzo donaci di partecipare alla passione del tuo Unigenito e di conseguire nella tua gloria la gioia della beata risurrezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. «Son divenuto vittima del sacrificio santo, e rendo grazie al mio Dio; * sotto le accuse non ho rinnegato, ho confessato Cristo Signore».
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. «Son divenuto vittima del sacrificio santo, e rendo grazie al mio Dio; * sotto le accuse non ho rinnegato, ho confessato Cristo Signore».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Il fuoco della tua carità, o Dio, ha ottenuto a san Lorenzo la fedeltà nel tuo servizio, e la gloria del suo martirio mirabile; concedi anche a noi di amarti con fede limpida e ardente e di offrire al mondo una chiara testimonianza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
SALLENDA IN ONORE DEL SANTO
I poveri mangeranno e saranno saziati,
quanti lo cercano loderanno il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
quanti lo cercano loderanno il Signore.
Orazione
Sii propizio al tuo popolo, o Dio, in virtù dei meriti di san Lorenzo, che fu ministro diligente dei divini misteri e fedele dispensatore dei beni della Chiesa, e dona ai tuoi figli di ardere intimamente al fuoco della carità di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente, rivolgiamo la nostra preghiera:
Lode a te, o Cristo, testimone fedele.
Nessuna tentazione poté separare il martire san Lorenzo dall’unità del tuo corpo;
raccogli nel vincolo della carità quanti credono nel tuo nome.
Questo martire ha sopportato con coraggio la persecuzione per il vangelo;
sostieni con la tua grazia chi soffre a causa della fede.
Egli, per darti testimonianza, ha disprezzato ogni mondano valore;
libera i nostri cuori dall’amor proprio e dal desiderio di dominare sugli altri.
Forte della speranza di risorgere un giorno, non ha esitato a dare la vita per te;
fa’ che viviamo nell’attesa della tua gloriosa venuta.
Tu che hai chiamato tutti gli uomini alla gioia del tuo regno,
dona ai fedeli defunti l’eredità promessa del cielo.
Spronati dalla parola di Cristo, rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:
Padre Nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.
Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.
Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.
A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 142,1-11
Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele, *
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
nessun vivente davanti a te è giusto.
Il nemico mi perseguita, *
calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
come i morti da gran tempo.
In me languisce il mio spirito, *
si agghiaccia il mio cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue opere, *
medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani, *
sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
viene meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo volto, *
perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada da percorrere, *
perché a te si innalza l’anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
a te mi affido.
Insegnami a compiere il tuo volere,
perché sei tu il mio Dio. *
Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.
Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
liberami dall’angoscia, per la tua giustizia.
Gloria.
Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.
LETTURA BREVE 1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.
A quanti invocano il Signore.
A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
Egli si fa vicino.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.
ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.