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Ogni anno sempre più oratori decidono di buttarsi nella sfida educativa di un oratorio estivo veramente inclusivo. Questa è l'esperienza di un'animatrice di Corsico

Da Corsico raccogliamo la testimonianza di Elena Zaia, di 17 anni, animatrice dell’oratorio. Come lei, nel corso di questa estate sono stati migliaia gli adolescenti impegnati in particolare negli oratori feriali e come lei, molti hanno deciso di stare accanto ai bambini e ragazzi con disabilità. Elena ha incontrato Gabriele e lasciamo che siano proprie le sue parole a raccontarci la bellezza di questo incontro: “…Gabriele, un bambino speciale, e non voglio definirlo tale per la sua disabilità, mi piace chiamarlo così, perché è speciale davvero.  Inizialmente, quando ci hanno annunciato il suo arrivo nel nostro oratorio eravamo tutti spaesati, non sapevamo come sarebbe stato il primo approccio con lui e se fossimo stati all’altezza di questo compito. Essendo abituati a dover pensare ai giochi o attività non sapevamo ancora che questa volta, non c’era nulla da pianificare o organizzare, dovevamo solo imparare ad amare. Gabriele aveva bisogno unicamente di qualcuno che gli prendesse la mano e che lo ascoltasse. Non mi sembra poi così lontano da noi, chi non ha bisogno di essere ascoltato? In poco tempo ho capito quanta tenerezza e quanto amore riuscisse a diffondere Gabriele. Passavamo le ore a ridere, a parlare, camminando mano nella mano, cercando qualcuno da abbracciare. È stato magico vedere la sua e la nostra crescita in così poche settimane. Inizialmente non è stato tutto rosa e fiori, capitava spesso che volesse chiamare sua mamma e che il rapporto con i suoi coetanei non fosse così semplice. Con il passare dei giorni però il legame con tutti noi diventava sempre più forte, persino gruppetti di bambini iniziavano a prendersi cura di lui, e c’erano giorni in cui non voleva più tornare a casa. Gabriele ha fatto bene a tutti, a noi animatori, agli adulti e ai bambini. Parlando personalmente, mi sono accorta che non era lui ad avere bisogno di me, ma io avevo bisogno di passare del tempo con lui. Gabriele mi ha insegnato che si può essere amati, così come si è, senza dover organizzare o pianificare tutto. Da lui ho imparato l’immediatezza e la spensieratezza dell’amore. Tutti dovremmo essere un po’ speciali.

Ed io sono felice di essere cresciuta insieme a lui.

Grazie Gabri, ti voglio bene”.