1Gv 2, 12-17; Sal 35 (36); Lc 16,16-18
Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! (1Gv 2,15-17)
Il cristiano è chiamato a distinguere con chiarezza, non ama una vita fatta di mezze misure in cui tutto è accettabile. Giovanni invita ciascuno a definire con attenzione se ciò che incontra venga dal Signore o al contrario si opponga a lui, si tratta di capire se si vuol passare ogni giorno seguendo un’attrattiva differente, spesso destinata ad appagare una voglia passeggera e privata, oppure se si vuole costruire un’esistenza che diventa storia perché si basa sul Signore e a partire da quel centro si allarga ad ogni essere umano.
Preghiamo con il Salmo
Signore, il tuo amore è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi,
la tua giustizia è come le più alte montagne,
il tuo giudizio come l’abisso profondo.