Il testo di don Alberto Curioni di Lodi, responsabile diocesano della pastorale della salute, ci invita a riflettere sul fenomeno del pianto, atto squisitamente umano.
Le lacrime di felicità o di gioia, le lacrime orgogliose di un genitore, le lacrime di cordoglio, di delusione, di sconfitta… cosa hanno in comune?
Si piange per la perdita di qualcuno o di qualcosa che amavamo, ma si piange anche perché ci si sente inadeguati, perché si è combattuto invano una battaglia, perché si provano gratitudine intensa ed orgoglio, perché si è frustrati o impauriti o arrabbiati…
Di fronte alla sofferenza, poi, le lacrime si moltiplicano e sempre mostrano la nostra debolezza e fragilità, ma anche la richiesta di un senso e di una risposta dal cielo.