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Sirio 18 - 24 novembre 2024
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Ne costituì dodici perché stessero con lui

Il Seminario è un luogo in cui si impara a vivere una profonda relazione con il Signore

17 Settembre 2008

17/09/2008

di don Alberto COLOMBO

Il tema della Giornata per il Seminario di quest’anno sottolinea un aspetto fondamentale: il Seminario è un luogo in cui si impara a vivere una profonda relazione con il Signore Gesù. Certo, stare con il Signore è in vista dell’essere mandati in missione. Guai a pensare un Seminario chiuso su se stesso. Eppure le radici più profonde, che poi sosterranno tutto il ministero, nascono proprio durante il tempo del Seminario: èqui che si impara a conoscere in profondità il volto di Dio attraverso la preghiera, lo studio e le prime responsabilità in parrocchia.

Mi diverto adesso a guardare i volti dei seminaristi che sono nel manifesto di questa giornata. Per quanto ognuno provenga da una storia personale unica, intravedo in ogni loro sguardo una gioia profonda che dice l’aver scoperto un tesoro: la relazione col Signore sta riempiendo il cuore di questi uomini. Nello stesso tempo, il loro sguardo ci interpella, quasi che il loro sorriso diventi già un modo per essere missionari. Mi sembra che dica a ciascuno di noi: «Desidero raccontarti del tesoro che ho scoperto, perché anche tu possa vivere la gioia che nasce dall’incontro con il Signore! Hai scoperto qual è la tua vocazione?».

Proprio perché ciascuno possa scoprire la propria vocazione, il Cardinale stesso, come dice nel Messaggio per questa giornata, invita le diverse realtà ecclesiali a un momento di preghiera corale per le vocazioni: «Chiedo comunque che a livello diocesano sia dato un segno concreto e forte della nostra comunione nella preghiera per le vocazioni: invito per questo tutte le comunità parrocchiali a prevedere ogni primo giovedì del mese un’adorazione eucaristica per il dono di nuove vocazioni e per la santificazione dei sacerdoti. Ogni realtà ecclesiale si senta coinvolta in questa grande e corale preghiera per le vocazioni, che ogni primo giovedì del mese si eleverà al Signore con un cuor solo e una voce sola».