La Scuola iconografica di Seriate, la prima sorta in Italia, nel 1978, nell’ambito dell’attività culturale ed ecumenica di Russia Cristiana, presenta una nuova mostra di opere realizzate su tavola, dedicate al tema della santità.
L’inaugurazione è prevista per domenica 5 ottobre alle 17, con la presenza di Mons. Francesco Braschi, Presidente dell’Associazione “Russia Cristiana” e Direttore della Classe di Slavistica dell’Accademia Ambrosiana, che proporrà una lettura delle icone alla luce della sapienza spirituale dell’Oriente cristiano, e di Paola Cortesi, Direttore della Scuola iconografica.
Oltre 80 icone e crocifissi, dipinti da Maestri della Scuola secondo gli antichi canoni della tradizione bizantina, delineano attraverso un percorso ideale – che prende le mosse dal sacrificio redentivo di Cristo per narrare tipi e carismi di santità sorti nella Chiesa del primo millennio, la Chiesa indivisa – il volto dell’uomo plasmato a “immagine e somiglianza” del suo Creatore.
Protagonista dell’esposizione è il “Volto” che si rispecchia nei “volti”, nella concretezza della storia e delle epoche in cui i santi si inseriscono, creando una suggestiva galleria di volti dai tratti fisionomici ben definiti, ma che nel contempo rimandano all’Unico di cui tutto consiste, “Cristo tutto in tutti”.
Una testimonianza di ecumenismo e missionarietà, dunque, che trova un segno particolarmente attuale in due monumentali icone degli apostoli Pietro e Andrea (patroni e fondatori rispettivamente della Chiesa d’occidente e d’oriente), dipinte dagli iconografi della Scuola per la cattedrale cattolica di Mosca, ed esposte in mostra prima di raggiungere la loro destinazione russa.
Oltre ad alcuni grandi crocifissi, che ricordano un’antica tradizione italiana che affonda le radici nell’arte sacra comune del primo millennio, l’esposizione rievoca i familiari e i contemporanei di Gesù (sant’Anna, la Madonna, san Giuseppe, Marta, Maria Maddalena), i suoi amici più fedeli, i dodici apostoli, gli evangelisti, san Paolo.
Segue la Chiesa dei martiri (Stefano, Demetrio, Giuditta e Quirico, per ricordarne solo alcuni), dei monaci, eremiti e padri: Antonio è ricordato come fondatore del monachesimo, Maria egiziaca, convertitasi al cristianesimo, è esempio di vita eremitica nel deserto, Basilio e Giovanni Crisostomo come autori dei testi liturgici.
Un posto particolare va in mostra a san Nicola di Mira (è presente anche un’icona con scene della sua vita), tra i più venerati in Oriente, e a sant’Ambrogio: questi, patrono della Chiesa milanese, costituisce fino ai giorni nostri un ponte prezioso con la tradizione del mondo bizantino.
È prevista la possibilità di visite guidate per gruppi, parrocchie e centri culturali che ne faranno richiesta (per info: 347.1435207)