«Una stagione di grande travaglio, segnata da gravi contraddizioni», nella quale «aumentano i bisogni, nuove forme di povertà si affacciano, crescono sempre più le situazioni di emergenza», richiede di «porci in pieno ascolto dell’altro», in una sintesi «tra carità e competenza».
Parte da queste considerazioni il messaggio del cardinale Angelo Scola per la Giornata diocesana della Caritas, che si celebra domenica 6 novembre, Solennità di Cristo Re dell’universo, sul tema “40 anni di Caritas in Italia. Con i poveri verso la terra promessa”.
Qual è il fine ultimo del “fare la carità”? «Imparare il significato e la legge della vita: l’amore, il dono totale di sé», è la risposta dell’Arcivescovo, che pone «l’educazione al gratuito» al centro «della cura pastorale delle nostre Parrocchie, Unità e Comunità pastorali, e anche di tutte le forme aggregative che arricchiscono la nostra Chiesa». È quindi necessario – sottolinea ancora il Cardinale – «promuovere uno stile e un metodo di lavoro: educare alla carità secondo lo stile della comunione-collaborazione-corresponsabilità».