I terremotati del Mantovano hanno bisogno dell’aiuto dei cittadini e dei fedeli della diocesi ambrosiana. Dopo i primi interventi, ora parte un piano coordinato di gemellaggi fra le parrocchie.
A quasi due mesi dal sisma, sono ancora profonde le ferite in questo estremo lembo di Lombardia, il solo di tutta la regione ad aver risentito delle scosse che il 20 e il 29 maggio hanno fatto tremare la terra soprattutto in Emilia. Benché in questi luoghi non ci siano stati lutti, il terremoto ha lasciato dietro di sé una lunga scia di distruzione a danno di abitazioni, cascine e dei luoghi simbolici dell’identità comunitaria (chiese, campanili, edifici pubblici, centri storici). Secondo un report di Caritas Mantova risultano distrutti o inagibili oltre 110 edifici di culto, mentre si stima che circa 1.800-2000 persone si troveranno senza casa, alla conclusione delle verifiche di agibilità.
Una situazione particolarmente grave soprattutto per gli anziani soli e le famiglie immigrate. Realtà che diverse parrocchie ambrosiane, mobilitate dai primi giorni, hanno già potuto toccare con mano. Proprio per valorizzare questi rapporti di aiuto la Caritas di Mantova ha affidato alla cura della Diocesi di Milano otto parrocchie. Si tratta di piccole comunità nei comuni di Borgoforte, Suzzara, Gonzaga, Moglia, Villa Poma, Ostiglia, Magnacavallo, Felonica, che punteggiano la campagna nella pianura a sud di Mantova.
Con queste comunità si potranno formalizzare veri e proprio gemellaggi. Gli interventi potranno essere sia di tipo economico e materiale, sia animativo e sociale. Tutte le oltre mille parrocchie della diocesi di Milano sono invitate ad avanzare proposte alla Caritas Ambrosiana, che le vaglierà e inserirà i progetti all’interno di un piano di interventi concordato con Caritas Mantova, tenendo conto delle esigenze espresse dal territorio.
Nel frattempo continua l’intervento di Caritas Ambrosiana in Emilia, in particolare a favore dei Comuni di Mirandola, Rolo e Novi della Diocesi di Carpi, complessivamente 14 parrocchie per un totale di circa 40 mila abitanti. Una nuova missione operativa è prevista la settimana prossima. Dall’inizio dell’emergenza Caritas Ambrosiana ha inviato aiuti per circa 110 mila euro. In particolare ha distribuito 1.500 kit igienici e sanitari, 150 kit di vestiario intimo; ha montato 7 tende pneumatiche con 84 brande (4 nei comuni di Cavezzo, Rivara, Carpi, Midolla in provincia di Modena e 3 a Reggio Emilia) e 30 tende in nylon da quattro posti ognuna a Finale Emilia; ha allestito 2 centri-comunità per la celebrazione della liturgia e lo svolgimento della vita comunitaria e sociale, una nella parrocchia della Sacra Famiglia a Ferrara, l’altra nel Comune di Coronella.
Le parrocchie interessate ad aderire al gemellaggio con le 8 comunità mantovane possono contattare l’ufficio emergenze nazionali di Caritas Ambrosiana: tel 02.76.037.277, emergenze@caritasambrosiana.it.
Chi intende sostenere i progetti di Caritas Ambrosiana già in corso in Emilia può donare attraverso le seguenti modalità:
Tramite carte di credito: sul sito www.caritas.it (transazione sicura) oppure con una donazione telefonica chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio
Donazione diretta presso l’Ufficio Raccolta Fondi in via S. Bernardino, 4 a Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30)
Conto corrente postale n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS – C/C presso il Credito Artigiano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT16P0351201602000000000578
C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT51S0558401600000000064700
C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348
C/C presso IW Bank, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT92M0316501600000071002700.
Causale: Terremoto Emilia Romagna 2012.
L’offerta è detraibile/deducibile fiscalmente