13/01/2009
Sarà esposto a Desio fino a domenica 18 gennaio, presso la casa natale di Pio XI, il manto che il Pontefice brianzolo indossò in occasione dell’Anno Santo 1925. «Èun evento eccezionale e unico», spiega Agostino Gavazzi, presidente del Centro internazionale studi e documentazione Pio XI. Grazie alla speciale concessione da parte del Vaticano, «per la prima volta il paramento lascia la sacrestia della Cappella Sistina e giunge proprio dove ebbe inizio il cammino terreno di Achille Ratti».
Il Papa aveva ricevuto in dono la cappa pontificalis da alcune famiglie milanesi il giorno del suo onomastico, il 15 dicembre. Al prezioso paramento sacro lavorarono il comasco Guido Ravasi, che realizzò il tessuto, e Alfredo Ravasco di Milano, che contribuì come orafo. Si tratta di «un manto di una leggerezza inimmaginabile per una cappa della circonferenza di 12 metri divisa in 9 spicchi», dicono gli esperti. Un vero capolavoro di rara fattura in cui la seta, i coralli e i fili d’oro e d’argento si combinano creando una vera opera d’arte.
Con questa iniziativa il Centro studi di Desio, oltre a festeggiare i dieci anni di attività, vuole ricordare i 70 dalla morte di Pio XI (febbraio 1939) e gli 80 dai Patti Lateranensi (febbraio 1929). Il Manto papale farà quindi ritorno in Vaticano, dove il mese prossimo sarà esposto al vasto pubblico.
Le visite alla casa natale (via Pio XI 4, Desio) sono il martedì e giovedì (dalle 16 alle 18), sabato e domenica (dalle 15 alle 19); ingresso libero.
Info: tel. 0362.303871, c.i.s.d.pioxi@virgilio.it; www.cisdpio11.it. (l.b.)