Sant’Ambrogio entra in Consiglio Comunale. L’appuntamento è per la seduta di giovedì 17 dicembre, alle 16, a Palazzo Marino, nell’Aula consiliare. Per Ambrogio non sarà difficile ambientarsi, dato che, prima di essere vescovo, a Milano era stato un politico molto importante, governatore della città e in pratica di tutta l’Italia settentrionale. E da governatore che era, amato e stimato dai cittadini, fu quasi “costretto” ad accettare la nomina a vescovo per metter pace in una Chiesa milanese in grande subbuglio. Cose che potevano accadere nel IV secolo, in una Milano che era capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Dunque per Ambrogio sarà in un certo senso una rentrée, e l’occasione è offerta da un allestimento speciale dello spettacolo Ambrogio di Milano cittadino della Storia di Paolo Pivetti, che cura anche la regia, creato proprio per il Consiglio comunale dall’associazione Cantori Ambrosiani.
Il racconto di un Narratore (Marco Balbi) condurrà il pubblico a rivivere alcuni momenti della vita del santo, anche con l’interpretazione di alcune tra le sue più celebri pagine. L’interpretazione dell’attore s’intreccerà con alcuni tra i più noti canti ambrosiani eseguiti dal coro Aurora Totus diretto da Laura Groppetti. Non dobbiamo dimenticare che Ambrogio, santo di straordinaria statura civile e autentico “patrono” della milanesità, fu anche un genio musicale. Traendo ispirazione dalle Chiese orientali inventò una delle forme più importanti della musica liturgica del mondo occidentale, gli inni. Il canto ambrosiano ancor oggi vive grazie all’opera di cultori appassionati come Ferruccio Ferrari, che ha recentemente pubblicato un prezioso Antifonale Ambrosiano. E l’associazione Cantori Ambrosiani, animatrice dell’evento, raccoglie diversi cori specializzati grazie ai quali il canto ambrosiano sta vivendo una nuova giovinezza nella Chiesa milanese.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.