Una figura molto significativa, nell’Italia dell’Ottocento, ma poco nota, eppure ancor oggi attualissima e, per questo, da riscoprire. Stiamo parlando di monsignor Angelo Ramazzotti, fondatore nel 1850 del Seminario lombardo delle missioni estere, oggi Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere).
Complice il fatto che, fin dai primi anni, l’attenzione della storiografia del Pime si concentrò più sui martiri dell’Istituto che sul suo fondatore, sino a poco tempo fa monsignor Ramazzotti è rimasto un uomo quasi sconosciuto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori. Eppure, oltre che iniziatore del primo istituto missionario ad gentes italiano, Ramazzotti – che ha cominciato il suo cammino spirituale come missionario nelle file degli Oblati di Rho – è stato pure uno dei pastori migliori che l’Italia del XIX secolo abbia avuto: per sette anni vescovo di Pavia e, successivamente, per tre Patriarca a Venezia. A detta degli storici dell’epoca, un uomo il cui stile pastorale fu caratterizzato da grande attenzione ai poveri e ai diseredati (oggi diremmo «un pastore con l’odore delle pecore addosso»). La morte lo colse nel 1861, quando stava quasi per essere fatto cardinale.
Di lui Giovanni XXIII, suo successore sulla cattedra di San Marco nella città lagunare, ebbe a dire che si trattava di un «santo da altare». E proprio per rilanciare la devozione e la conoscenza, dentro e fuori l’Istituto, di monsignor Ramazzotti, il Pime ha iniziato, da settembre, un anno dedicato al fondatore.
Dopo il tradizionale Congressino missionario, ecco la seconda tappa di questo cammino: sabato 15 novembre, dalle 9.30 alle 13, presso il Centro Missionario Pime di Milano, si svolge infatti un convegno dal titolo “Angelo Ramazzotti, attualità del fondatore del Pime”, al quale sono invitati innanzitutto amici e benefattori del Pime, ma anche i fedeli ambrosiani che vogliano conoscere un importante figlio della nostra diocesi (Ramazzotti è nato a Saronno nel 1800).
Al convegno partecipano qualificati relatori, del Pime e non, che indagheranno la figura di Ramazzotti da diversi punti di vista (storico e teologico), mostrando come l’intuizione missionaria di Ramazzotti sia ancor oggi attualissima. Dopo il saluto iniziale del direttore del Centro missionario di Milano padre Alberto Caccaro e di monsignor Renato Corti, già vicario generale di Milano e poi vescovo di Novara (nonché presidente della Commissione missionaria della Cei), prenderanno la parola Francesca Consolini, esperta di storia della Chiesa e autrice della Positio di Ramazzotti; padre Costanzo Donegana, direttore dell’Ufficio storico del Pime di Roma; padre Gianni Criveller, missionario del Pime a Hong Kong e teologo.
A conclusione dei lavori un dialogo tra il giornalista Gerolamo Fazzini (autore di una recente biografia di Ramazzotti, per Pimedit) e don Davide Caldirola, sacerdote diocesano, da tempo collaboratore del Pime per i cammini formativi.