Per valorizzare il ruolo strategico dal punto di vista pastorale delle Sale della comunità, è in programma una serie di incontri, legati al territorio, e quindi organizzati a livello di Zona pastorale, con il coinvolgimento attivo dei Vicari episcopali. Al primo appuntamento rivolto alla Zona VII e tenutosi in Curia lo scorso 31 agosto, alla presenza del vicario episcopale monsignor Piero Cresseri, hanno partecipato tutte le Sale attive in quella zona.
«Spesso per le comunità le Sale sono oggetto di preoccupazione soprattutto quando ci sono delle spese da affrontare – spiega Angelo Chirico, responsabile di Itl Cinema -. Con questi incontri invece si vuole mettere in evidenza il ruolo strategico delle Sale dal punto di vista pastorale. Per questo l’invito è rivolto in primo luogo ai parroci in modo che possano rivalutare questa presenza anche come una grande risorsa. Gli incontri sono declinati a livello di Zona pastorale appunto per rendere ancora più forte l’aspetto della territorialità».
Prosegue così l’attività di prossimità, accompagnamento e supporto all’esperienza delle Sale della comunità attraverso la “rete” creata dall’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Milano, l’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec) diocesana e Itl Cinema: «Un supporto a 360 gradi per gli stessi parroci, chiamati ad andare oltre l’indicatore economico, che comunque è importante ma va letto in una scala molto più ampia – prosegue Chirico -. Un cambiamento di prospettiva che coinvolge i Vicari episcopali e quindi anche il Vescovo. Non è casuale, a questo proposito, che l’apertura dell’anno pastorale sia stata lanciata dall’iniziativa “Campo totale” con tre film proiettati nel cortile della Curia»
Un anno e mezzo fa c’è stato un anticipo di questo percorso con un incontro per la Zona pastorale V e dopo la Zona VII nelle prossime settimane sono previsti altri appuntamenti. Dunque, un tavolo che si apre attorno alle Sale della comunità con il Vicario episcopale come punto di riferimento per sottolineare l’attenzione della Diocesi anche in questo campo. «L’obiettivo di questa iniziativa è anche quello di fare maturare la consapevolezza che la programmazione, la conduzione e la gestione della Sala non sono isolati ma rientrano in un progetto culturale e pastorale – conclude Chirico -. È un’occasione anche per i diretti responsabili, i parroci, per esprimere eventuali sollecitazioni in modo da orientare un sostegno in maniera puntuale».