Non è cortese rivelare l’età di una signora, ma in questo caso è doveroso farlo: la Madonnina del Duomo di Milano, infatti, sta per festeggiare 250 anni.
Era infatti la fine di dicembre del 1774 quando la celebre statua dorata, simbolo di Milano nel mondo, è stata issata in cima alla Cattedrale ambrosiana. E da allora veglia su tutti i milanesi, vecchi e nuovi, residenti e di passaggio: tutti con il naso all’insù verso l’amata immagine mariana.
A metà del Settecento la Fabbrica del Duomo pensò che fosse giunta l’ora di mettere mano alla grande impresa. Non si fecero concorsi, non si chiamarono «archistar» dall’estero, ma il tutto venne affidato al sovrintendente dell’epoca, Francesco Croce. Il quale dimostrò di essere bravo e tenace perché, nonostante le critiche, in pochi anni, tra il 1765 e il 1769, effettivamente riuscì a innalzare quella guglia maggiore che ancora oggi possiamo ammirare: alta fino a cento metri, è una mirabile ed elegante opera di equilibrio statico.
A questo punto non restava che mettere la… ciliegina sulla torta! Il modello della statua fu affidato a Giuseppe Perego, che si era già fatto apprezzare per vari lavori nel cantiere del Duomo. L’ebanista Giuseppe Antignati, quindi, ne trasse una forma in legno di noce, sulla quale gli orefici Preda e Bini modellarono le lastre di rame, che vennero poi applicate su un’intelaiatura interna di ferro, che furono quindi dorate a mordente con ben quattromila fogli di oro zecchino (pari a quasi mezzo chilo). Un’applicazione, quest’ultima, che è diventata la caratteristica più «eclatante» della Madonnina e che fu consigliata dal celebre artista tedesco Anton Raphael Mengs, il vate del Neoclassicismo, di passaggio in quei giorni a Milano.
La statua dorata venne issata sulla guglia maggiore del Duomo il 30 o il 31 dicembre 1774. Già il fatto che non si conosce la data esatta di questi lavori dimostra che l’evento non fu particolarmente pubblicizzato. Ma da allora non vi fu momento della vita della città che non sia stato condiviso con lei, la Madonnina che su tutti veglia.