Versarono il loro sangue per Cristo nella persecuzione di Diocleziano, all’inizio del IV secolo, in Palestina. Noti e venerati in oriente col soprannome di “anargìri” (“senza denaro”) essi esercitavano l’arte medica senza chiedere compenso alcuno, persuasi che così devono fare i discepoli del Signore. Grazie all’imperatore Giustiniano il loro culto divenne popolarissimo.
Sul loro sepolcro, a Ciro in Siria, fu edificata una basilica che divenne celebre nell’antichità. La data odierna ricorda la dedicazione in loro onore da parte di Papa Felice IV (530) di una chiesa nel Foro Romano. Iscritti sia nel canone romano che nel canone ambrosiano, sono venerati come patroni dei medici.