Sabato 23 gennaio, a Gallarate, sarà inaugurato il centro per senza dimora “La Casa di Francesco”. Alla cerimonia, presso il Teatro delle Arti (via don Minzoni 5) alle 10.30, interverranno il vicedirettore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti, il sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani e il decano e prevosto di Gallarate don Ivano Valagussa. Il taglio del nastro è previsto alle 11.30.
L’edificio, una casa di corte di proprietà del Comune nel cuore della cittadina, in via Ferraris 2, è stato ristrutturato da Caritas Ambrosiana. La struttura dispone di 17 posti al primo piano e di altri 6 al piano terra destinati ai casi di emergenza. Oltre al letto per la notte, il centro offre agli ospiti un servizio di lavanderia, spazi comuni per la preparazione dei cibi e per svolgere attività diurne.
Potranno ricevere accoglienza persone singole o nuclei familiari con disagio abitativo residenti a Gallarate e nei dintorni (per i Comuni del circondario è prevista una retta). Al centro lavoreranno un operatore e un custode. Gli ingressi, la verifica dei requisiti, le dimissioni delle persone accolte saranno affidati al personale del Centro di ascolto cittadino della Caritas e agli assistenti sociali del Comune. La permanenza nel centro potrà durare per un periodo di 3 mesi, eventualmente rinnovabile per una volta. Agli ospiti sarà chiesto un contributo, secondo le loro possibilità, a copertura della spese; l’accesso ai posti riservati all’emergenza sarà invece gratuito.
L’ente gestore del progetto sarà la Cooperativa Intrecci, promossa da Caritas Ambrosiana, dal 2003 specializzata in servizi alla persona realizzati in collaborazione con diverse amministrazioni comunali del Varesotto del Milanese. L’intervento di ristrutturazione è costato 839 mila euro, coperti da Caritas Ambrosiana con fondi propri, un contributo Cei e un finanziamento della Fondazione Cariplo.
Il centro potrà alleviare un problema più diffuso di quello che si pensa. Secondo l’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana, le problematiche abitative sono espresse da una persona su cinque tra coloro che si sono rivolti ai centri di ascolto del Varesotto nel corso del 2014, l’ultimo anno analizzato. Dopo l’occupazione e il reddito, la casa risulta dunque il bisogno più diffuso.