In uno sfondo che richiama i simboli della fede cattolica: la croce sul pavimento e il Cristo Salvatore che è l’emblema dello stato di El Salvador ed in particolare della sua Capitale, Mons. Romero sta in piedi non al centro ma nell’atto di mettersi da parte, ad indicare Colui che è veramente al centro della sua esistenza, della vita dei più poveri e perseguitati, di tutto il popolo salvadoregno. Cristo è il Salvatore dell’umanità e nessun altro può prendere il Suo posto
I colori caldi dello sfondo avvolgono tutti i personaggi in un’unica atmosfera che rimanda al calore dell’accoglienza tipica della gente di El Salvador; essi richiamano anche il colore del sangue versato per la libertà, la giustizia e la testimonianza della propria fede con il martirio.
La figura di Mons. Romero sembra ben salda con i piedi a terra pur se in cammino, e contemporaneamente si allunga con il braccio alzato e il dito verso l’alto, come un’asse verticale che collega la terra con il cielo, la sofferenza dei poveri, simboleggiata dalla croce bianca sul pavimento, con la gloriosa vittoria del Risorto che appare sullo sfondo. Le mani di Romero accompagnano questo orientamento dal basso all’alto e viceversa, l’una rivolta verso i bambini a terra, perché di essi è il regno dei cieli, con un gesto di benedizione e l’altra che indica la figura del Cristo nostro Re.
I volti dei personaggi sono illuminati da una luce che proviene dalla figura di Mons. Romero. E’ la Luce donata dallo Spirito Santo nel Battesimo ad ogni cristiano e che permane grazie alla fedeltà e all’amore verso Cristo fino al sacrificio della propria vita con il martirio.
Ogni personaggio rappresenta classi, condizioni ed età diverse ed appaiono collocabili in periodi storici riferibili non solo nell’arco della vita di Mons. Romero ma si spingono sino ai giorni nostri, ai giorni della sua beatificazione. La donna che allatta il bambino, è un ex combattente, abbrutita dalla guerra ma ancora in grado di esprimere ciò che caratterizza una donna: essere madre nel generare ed allattare, cioè nel prendersi cura di una nuova vita, e contemporaneamente essere capace di resilienza, cioè di contenere la sofferenza e il dolore dentro di sé ( la borsa che ha tra le gambe) e trasformarla in dono fecondo.
La ragazza rivolta verso Mons. Romero vestita in abiti contemporanei rappresenta la nuova anima pura, il popolo salvadoregno, capace di recepire il messaggio di Mons. Romero e di riconoscere in lui un modello di santità del martirio. Essa, infatti è rappresentata nell’atto di donare a Mons. Romero una palma simbolo dei martiri cristiani.
Un contadino con la sua falce, lo stesso artista sul lato opposto, Una donna che lavora al mercato, un militare alle spalle di Mons. Romero e della giovane donna, rappresentano il popolo salvadoregno stesso in un contesto socio culturale e geografico diverso ma unito da uno stesso sentimento: La fede cristiana e la devozione al martirio di Mons. Romero; i bambini davanti completano il quadro, questi ultimi rappresentano le nuove generazioni che non hanno conosciuto direttamente Mons. Romero ma sono la speranza del popolo di El Salvador, i destinatari del sacrificio di nostro San Romero
Tutti si rivolgono a Mons. Romero con sguardi di domanda quasi a chiedere, come i discepoli nel Vangelo a Gesù: “…da chi andremo?”. Padre Romero ha risposto con la sua stessa vita: “Signore, tu solo hai parole di Vita Eterna”.
En un fondo que recuerda los simbolos de la fé católica: La cruz en el suelo y el Cristo Salvador que es el emblema de El Salvador y en particular su capital, Mons. Romero está de pié afuera del centro, en el acto de ponerse a un lado para mostrar a “ ÉL “ que está verdaderamente en el centro de su existencia, de la vida de los más pobres y perseguidos, de todo el pueblo salvadoreño. Cristo es el Salvador de la humanidad y nadie puede reemplazarlo.
los colores cálidos en el cuál el fondo envuelve todos los personajes in una atmosfera única recuerda la calidéz típica de la gente de El Salvador, hace también recordar el color de la sangre derramada por la libertad, la justicia y el testimonio de la propia fé con il martirio.
La figura de Mons. Romero parece firmemente con los pies en el suelo incluso si en su camino y al mismo tiempo con el brazo levantado y con su índice hacia el alto, como un eje vertical que colega la tierra con el cielo, el sufrimiento de los pobres, simbolizado por la cruz en el suelo, con la gloriosa victoria del que Resucitó que aparece en el fondo. Las manos de Mons. Romero acompañan la orientación desde abajo hacia arriba y viceversa, con una mano bendice los niños que juegan, porque de ellos es el reino de los cielos, y con la otra indica la figura del Cristo nuestro Rey.
Los rostros de los personajes se iluminan de la luz que viene de la figura di Mons. Romero. Es la Luz dada por el Espíritu Santo con el Bautismo a cada cristiano y permanece siempre gracias a la lealtad y al amor para Cristo hasta el sacrificio de la propia vida con el martirio.
Cada personaje representa clases, condiciones y edades diferentes que pueden ser ubicables en períodos históricos relacionados no sólo en la vida de Mons. Romero sino también hasta nuestros dìas, los días de su beatificación.
La mujer que alimenta a su bebé es una ex combattente, con su rostro cansado por la guerra pero capáz de expresar lo que caracteriza a una mujer: ser madre, generar, alimentar, crecer una nueva vida y al mismo tiempo de contener el sufrimiento y el dolor dentro de si ( la bolsa situada entre sus pies) y transformarlos en un regalo que fructìfera para una nueva sociedad
La niña frente a Mons. Romero, vestida con ropa contemporanea representa la nueva alma pura, el pueblo salvadoreño, capáz de recibir su mensage y reconocer en él un ejemplo di santidàd en su martirio. Ella, de hecho, está representada en el acto de regalar a Mons. Romero una palma, símbolo de los mártires cristianos.
Un agricultor con su machete, el artista mismo en la parte opuesta, una mujer que trabaja en el mercado, un militar representan el mismo pueblo salvadoreño en un contexto socio cultural y geográfico diferente unido por un mismo sentimento: la fé cristiana y la devoción por el martirio de Mons. Romero; los niños jugando completano il quadro; estos últimos, representan las nuevas generaciones que no conocieron direttamente Mons. Romero, pero son la esperanza del popolo de El Salvador, los destinatarios del sacrificio de nuestro “San Romero”
Todos dirigen el rostro a Mons. Romero con simbolo de pregunta, como los dicipulos en el Evangelio a Jesús: …a quién iremos? Mons. Romero respondió con su misma vida: “Padre… solo tu tienes palabras de Vida Eterna”
Autore dell’opera: Eleazar Joel Sanchez Martinez
Titolo dell’opera: La bienvenida del Beato mártir Romero
Tecnica:
Olio su tela
Misure: 255cm / 153cm